Magistrato napoletano (n. 1754 - m. 1823), dei duchi di Lusciano, consultore di Stato nel 1821; fu autore dei drammi Prusia e Corradino (1815) e abile improvvisatore. ...
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MARAMALDO, Fabrizio
Maurizio Arfaioli
Nacque a Napoli da una famiglia nobile appartenente al seggio di Nido, primogenito di Francesco, signore di Lusciano, e di Francesca Aiossa. La data esatta della [...] nascita è sconosciuta ma, considerando la sua carriera militare, assai probabilmente essa fu di pochi anni antecedente al 1500.
Per quanto non verificabile, la data del 28 ott. 1494, citata in una laconica ...
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PERLA, Raffaele
Guido Melis
PERLA, Raffaele. – Nacque a S. Maria Capua Vetere (Caserta) il 23 novembre 1858 da Luigi e da Maria Papa.
Il padre, avvocato e amico del giurista Giuseppe Pisanelli, si era [...] trasferito a S. Maria Capua Vetere da Lusciano (Aversa) per esercitarvi la professione forense.
Medaglia d’oro alla licenza liceale nel 1876, specializzato in paleografia e diplomatica presso l’Archivio di Stato di Napoli, Perla coltivò inizialmente ...
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CARACCIOLO, Tristano (Caracciolus, Tristanus)
Frank Rutger Hausmann
Nacque tra il 1434 e il 1439 (probabilmente nel 1437) a Napoli da Giovanni e da Silvia Minutolo.
Suo nonno Giosuè era stato gentiluomo [...] ed ai suoi eredi il feudo di Fontanafusa, che oggi non e possibile localizzare. Un'altra proprietà è attestata a Ponte Albaneto e Lusciano. Il C. aveva due o tre fratelli, di cui uno divenne vescovo e un altro di nome Giannantonio scelse la carriera ...
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D'ELIA, Alessio
Domenica Pasculli Ferrara
Nacque il 25 giugno 1718 a San Cipriano Picentino (Salerno), da Bartolomeo e da Peregrina Sarli, secondo un documento ritrovato di recente (Cioffi, 1987, p. [...] 1740, anno della relativa grande tela per il soffitto della cattedrale di questa città.
Si deve al vescovo Bartolomeo Mollo di Lusciano la ristrutturazione della chiesa e quindi, pensiamo, la commissione al D. del grande dipinto (cm 770 x 530). Ma di ...
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lusco
agg. [dal lat. luscus] (pl. m. -chi). – Variante ant. o letter. di losco: Lazzaro, vecchiaccio e lusco, ne rimase ingannato (Lasca); guercia, bircia, orba e lusca (D’Annunzio). Di uso com. solo nella locuz. tra lusco e brusco (v. brusco1).
brusco1
brusco1 agg. [der. di brusca1, o da brusco3 «pungitopo»] (pl. m. -chi). – 1. Di sapore che tende all’aspro, senza tuttavia essere sgradevole, detto spec. del vino (contr. di abboccato). 2. a. D’aspetto, modi e parole, ruvido, severo:...