HUTTER, Leonhard
Teologo protestante, nato a Nellingen, presso Ulm, nel gennaio 1563, morto a Wittemberg il 25 ottobre 1616. Dopo avere studiato a Lipsia, Heidelberg e Jena, nel 1596 divenne professore [...] a Wittemberg, mantenendosi fedele alla corrente luterana e "concordista", e avverso a quella melantoniana.
Scrisse: Compendium locorum theologicorum (Wittemberg 1610), ampliato in Loci communes theologici (1619); in risposta al Concordia discors di R ...
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Architetto (n. Breda 1709 - m. 1773), principale rappresentante in Olanda del classicismo di stampo francese. Studiò a Parigi con J.-F. Blondel (1745-46) e divenne architetto di corte di Guglielmo IV. [...] Opere principali: la facciata della chiesa luterana (1759) e il palazzo del principe Carlo di Nassau-Weilburg (poi Teatro Reale) all'Aia (1767-73); il palazzo del governatore militare a Boscoducale (1768-69). ...
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King’s Book Esposizione in 6 articoli della dottrina della Chiesa anglicana (propriamente Necessary doctrine and erudition of a christian man, 1543) che veniva a correggere in senso cattolico le proposizioni [...] del precedente Bishop’s Book d’ispirazione decisamente luterana. Fu compilato da una commissione presieduta da T. Cranmer. ...
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SINERGISMO (dal gr. συνεργέω "collaboro")
Con questa parola fu definito l'atteggiamento di Melantone di fronte al problema, della funzione che possono esercitare il libero arbitrio e le opere nell'economia [...] se ad gratiam". La reazione contro questo atteggiamento di Melantone da parte dei più intransigenti seguaci delle idee luterane, rappresenta la cosiddetta "controversia sinergistica" durante la quale le idee di Melantone furono difese soprattutto dai ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poesia tedesca del Seicento, come altri generi letterari, ha una traiettoria [...] con energica insistenza. La poesia religiosa in Germania ne esce rinvigorita nella sua tensione verbale e stilistica. L’innografia luterana, che già ha perduto il suo dominio lungo tutto il secolo, risulta, al confronto con la voce poetica pietistica ...
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Il primitivo elemento della leggenda faustiana è indubbiamente storico. Sicure testimonianze intorno all'uomo F. (nato, a quanto pare, intorno al 1480 in Heidelberg) si hanno all'inizio del sec. XVI. Mentre [...] di questo "potenziale" Titano, fallito per insufficienza dell'arte del narratore, non rimase entro i confini della Germania luterana. Una copia della Storia (chiusa con molta probabilità nel fardello di un attore di quelle compagnie comiche inglesi ...
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PEURL, Paul (Peuerl, Baurl, Beurlin)
Karl August Rosenthal
Organista e compositore, nato tra il 1570 e il 1580; dal 1602 sino al 1609 organista a Horn nella Bassa Austria; dal 1609 sino verso il 1625 [...] organista nella chiesa luterana in Steyr, posto che perdette con la soppressione del protestantesimo in Austria e non più rintracciabile dopo il 1625, anno in cui firma come organista e organaro in Steyr; morto quindi probabilmente nell'anno.
Il P. ...
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Pacifista liberiana (n. Monrovia 1972). Laureata presso l’Eastern Mennonite University (Virginia) e assistente sociale dal 1995, si è sempre battuta per i diritti delle donne e per la prevenzione-risoluzione [...] dei conflitti; già impegnata nel programma della chiesa luterana Trauma healing and reconciliation (1998-2003), ha fondato il Women in peacebuilding network program (2001, insieme con C. Freeman) e il movimento Women of Liberia mass action for peace ...
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Cancelliere della corte sassone (Lipsia 1550 - Dresda 1601). In Francia e in Italia aveva subito l'influsso del calvinismo, e tornato in Sassonia aveva determinato un'evoluzione del luteranesimo in senso [...] melantoniano: abolizione della formula di concordia, ecc. Travolto dalla reazione luterana, alla morte del principe Cristiano I fu giustiziato. ...
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Erudito ungherese, nato a Ocsova nel 1684, morto a Presburgo nel 1749. Laureatosi in medicina e poi in teologia a Halle (1704-1707), tornò in Ungheria dove insegnò nella scuola di Beszterczebánya (1708-14); [...] nel 1745-1761 a Vienna col titolo di Apparatus. È suo merito inoltre l'aver educato tutta una schiera di studiosi ungheresi luterani e l'averne organizzato il lavoro. Il B. va considerato come lo spirito più universale della scienza ungherese del sec ...
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ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...
consustanziazione
consustanziazióne (o consostanziazióne) s. f. [dal lat. dei teologi consubstantiatio -onis, comp. di con- e substantia «sostanza», sul modello di transubstantiatio «transustanziazione»]. – In teologia, dottrina luterana per...