Uomo politico, teologo e umanista spagnolo (Cuenca 1490 circa - Vienna 1532), fratello di Juan. Letterato di grande finezza, entrato al servizio di Carlo V ne divenne segretario e "latinista" ufficiale, [...] que particularmente se tratan las cosas acaecidas en Roma el año de 1527 (1529), per il quale fu sottoposto a un processo per luteranesimo da cui uscì assolto, e il Diálogo de Mercurio y Carón (1523). Pur tendendo a scagionare Car lo V dalle accuse ...
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Valdes, Juan de
Valdés, Juan de
Letterato e teologo spagnolo (Cuenca 1500 ca.-Napoli 1542). Fratello di Alfonso (1490 ca.-1532), uno dei segretari di Carlo V, e ammiratore di Erasmo e assai critico [...] ’alta società napoletana, nella quale diffuse il suo pensiero religioso (che dall’erasmismo originario si accostò al luteranesimo, senza però mai assumere toni polemici), insinuandolo non tanto come nuova dottrina quanto come accentuazione di alcuni ...
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Storico della Chiesa (Coblenza 1845 - Innsbruck 1932). Gesuita (1868), dal 1871 prof. di storia della Chiesa alla facoltà di teologia di Innsbruck. Concepì il vasto piano di una storia civile del papato [...] ed. it. 1930). Contributi particolari alla storia di Roma pubblicò negli Analecta Romana (1899). Dedicatosi poi allo studio del luteranesimo, pubblicò la grande monografia Martin Luthers Leben und sein Werk (1926; trad. it. 1933). n Il nipote Joseph ...
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BRIGANTINO, Giuliano
Victor Ivo Comparato
Più noto sotto il nome di Giuliano da Colle, agostiniano, nacque a Colle di Val d'Elsa nei primi anni del sec. XVI. Entrò nell'Ordine agostiniano, in data imprecisabile, [...] D. Aegidii Columnae Romani ArchiepiscopiBithuricensis ... (Patavii, apud Iacobum Fabrianum, 1549), non era tale da attirare accuse di luteranesimo. Quanto al Tractatus, di cui non si è ancora rintracciata alcuna copia, il titolo depone non tanto per ...
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Figlio (1489-1568) del duca Enrico il Maggiore, successe al padre nel 1514, e si prefisse la formazione di un'organica unità statale indivisibile tra gli eredi. Per questa ragione tenne prigioniero per [...] fronteggiare le incursioni del margravio Alberto Alcibiade di Kulmbach, che fu da lui vinto a Sievershausen (1553). Ritornato in possesso del ducato, si dimostrò più mite e si riconciliò con il figlio Giulio, suo erede, convertitosi al luteranesimo. ...
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Teologo luterano (Breslavia 1799 - Halle 1877); fu prof. di teologia a Halle (1823), provocando, con il suo insegnamento, l'opposizione sia di F. D. E. Schleiermacher, sia dei teologi razionalisti di Halle; [...] Stadiums der Aufklärung, 1865) T. si pone come uno dei principali avversarî del razionalismo o liberalismo teologico entro il luteranesimo, e uno dei maggiori rappresentanti (non dal punto di vista speculativo ma sentimentale e morale) del "risveglio ...
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Erudito e poeta tedesco (Halgehausen, Assia, 1488 - Marburgo 1540). Studiò a Erfurt, entrando a far parte del locale circolo umanistico sorto attorno a Muziano. A Erfurt, nel 1517, ottenne una cattedra [...] d'occasione, da ricordare gli Epicedien, fra cui i più notevoli quelli in memoria di Hutten (1525) e di Dürer (1528). A lui si devono inoltre pregevoli traduzioni in latino dei Salmi (1538) e dell'Iliade (1540). Aderì sin dall'inizio al luteranesimo. ...
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ALTIERI, Baldassarre (Baldisara, Baltisara in sue lettere; Baldissera Alchieri in documenti inglesi)
Delio Cantimori
Nacque all'Aquila, non si sa in che data. Nel 1536 era segretario del conte C. Rangoni [...] l'aiuto di un amico, e dove Cosimo I l'accolse benevolmente, ma non poté permettergli di fare pubblica dichiarazione di luteranesimo; e poi a Ferrara, dove trovò accoglienza identica.
Mori, probabilmente a Bergamo, nell'agosto del 1550. Era stato in ...
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ALARDET, Claudio Ludovico
Elena Fasano Guarini
Nacque probabilmente a Chambéry, da famiglia borghese, della quale almeno quattro membri ricoprirono uffici alla corte dei duchi Carlo III e Emanuele Filiberto [...] 'agosto 1527 ad Erasmo da Chambéry, nella quale si professava suo fervente ammiratore e lo informava delle accuse di luteranesimo che un francescano, S. Gacy, gli muoveva in prediche pubbliche a Chambéry. Egli consigliava di scrivere direttamente al ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] vertici trovarono da allora gli stimoli per avviare un pur lento rinnovamento e per reagire alla forza espansiva del luteranesimo, fino ad allora considerato come un problema politico più che religioso. Coinvolto in quel doloroso evento, Carafa subì ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...