Figlio (1525-1576) di Alberto VII, salì al trono nel 1547 e introdusse il luteranesimo. Nel 1552 partecipò alla ribellione di Maurizio di Sassonia contro l'imperatore. Si interessò anche di teologia e [...] tradusse la Bibbia in latino ...
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Mistico e storico tedesco (Donauwörth 1499 - Basilea 1542 o 1543). Dapprima (1527) favorevole al luteranesimo, dal 1529 fu un isolato, per le sue idee religiose (religione interiore, Dio e Satana interni [...] all'uomo): egli professava un teismo universalistico e "spirituale" (derivato da Erasmo o dai mistici tedeschi del 14º sec. oltre che da Lutero) e un antidogmatismo assoluto (Paradoxa, 1534-35, ristampati ...
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Uomo di stato e generale danese (Steinburg, Holstein, 1492 - Breitenburg 1565); favorì la diffusione del luteranesimo nello Schleswig-Holstein e persuase il duca Federico I ad accettare la corona offertagli [...] dai Danesi ribellatisi a Cristiano II (1522). Durante la cosiddetta Guerra del conte (1533-36) appoggiò Cristiano III nella successione al trono. Governatore dello Schleswig-Holstein, ebbe nel 1559 il ...
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Figlio (Altenburg 1601 - Gotha 1675) del duca Giovanni di Sassonia-Weimar e di Dorotea Maria di Anhalt; fu educato nel più rigido luteranesimo e partecipò alla guerra dei Trent'anni quale colonnello di [...] Gustavo Adolfo. Combatté a Norimberga, Lützen e Nördlingen. Nel 1635 abbandonò l'esercito per dedicarsi alla ricostruzione del suo dominio, che ampliò notevolmente in seguito alla morte dei suoi molti ...
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Terzo figlio (Wolfenbüttel 1528 - ivi 1589) del duca Enrico il Minore di Brunswick-Wolfenbüttel, con cui venne a contrasto perché favorevole al luteranesimo. Dopo la morte dei due fratelli rinunciò (1554) [...] al vescovato di Minden, che aveva occupato per un solo anno. Salito sul trono (1568), introdusse nel ducato la Riforma con molta tolleranza verso i cattolici; si deve infatti soprattutto a lui e a Giovanni ...
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Figlio (Simmern 1515 - Heidelberg 1576) del duca Giovanni II di Simmern, educato cattolicamente, sposò (1537) Maria di Brandeburgo-Kulmbach, che influì sulla sua conversione al luteranesimo. Succeduto [...] al padre (1557) nel ducato di Simmern, poi (1559) all'elettore Ottone Enrico, nel Palatinato, ebbe vivo interesse per i problemi religiosi; dopo un profondo studio del calvinismo, ne divenne seguace e ...
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Figlio (1572-1619) dell'elettore Gioacchino Federico, cui successe (1608), accrebbe i suoi possedimenti alla morte del suocero duca Alberto Federico di Prussia (1618). Nel 1613 passò dal luteranesimo al [...] calvinismo. Malato, affidò (1619) il governo a suo figlio Giorgio Guglielmo ...
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Cancelliere della corte sassone (Lipsia 1550 - Dresda 1601). In Francia e in Italia aveva subito l'influsso del calvinismo, e tornato in Sassonia aveva determinato un'evoluzione del luteranesimo in senso [...] melantoniano: abolizione della formula di concordia, ecc. Travolto dalla reazione luterana, alla morte del principe Cristiano I fu giustiziato ...
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Smalcalda, Lega di
di Alleanza conclusa il 27 febbraio 1531 fra numerosi principi tedeschi e i rappresentanti delle città imperiali protestanti, con l’intento di opporsi all’imperatore Carlo V, che [...] aveva tentato di imporre l’abbandono del luteranesimo. Nata su un terreno confessionale, la Lega si trasformò in un blocco antiasburgico con l’adesione della Baviera, della Francia e di altre potenze (Inghilterra, Danimarca, Svezia). La fase più ...
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Forma latinizzata del nome del polemista e storico J. Becker (Nidda 1546 - Friburgo in Brisgovia 1608), detto anche Niddanus iunior per distinguerlo dal padre, dello stesso nome (detto Niddanus senior: [...] n. 1500 circa - m. Nidda 1583), che fu pastore luterano. Dal luteranesimo paterno passò prima al calvinismo, poi (1558) al cattolicesimo divenendo sacerdote (1581); fu consigliere imperiale e confessore (1601) di Rodolfo II. È autore di opere ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...