ZNOJMO (ted. Znaim; A. T., 59-60)
Elio MIGLIORINI
Alzbeta BIRNBAUMOVA
Zdenaek KRISTEN
Città della Moravia meridionale, 289 m. s. m., non lontano dal confine con l'Austria, posta presso la riva sinistra [...] Basilea il primo articolo di Praga). Per contro, nel sec. XVI la popolazione di Znojmo accettò quasi tutta il luteranesimo tedesco. Solo dopo la battaglia della Montagna Bianca vi fu restaurato il cattolicismo. Nel 1628 nella dieta provinciale vi fu ...
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ALBIZZI (von Allwitz), Antonio
Delio Cantimori
Nacque da Luca di Antonio il 25 nov. 1547 "in praedio paterno non procul a Florentia".
Il Constant, nel Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., I, coll. 1703-1705, [...] terzana, ascoltando letture dl testi sacri fattegli da un gesuita, fu preso da crisi religiosa e si convertì al luteranesimo, ma non rese subito manifesta la sua conversione; solo dopo morto santamente il cardinale Andrea, in Roma, nell'autunno ...
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I protestantesimi
Gianni Long
Elementi comuni dei vari protestantesimi storici
Sin dall’età della Riforma il protestantesimo è stato plurale: ogni Chiesa nazionale fu riformata dai re, dai principi [...] fu il pietismo, che tra Seicento e Settecento influenzò profondamente diverse Chiese, pur senza mai separarsi formalmente dal luteranesimo in cui era nato. Altrettanto interna alla Chiesa d’Inghilterra fu dapprima l’esperienza del metodismo di J ...
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WÜRTTEMBERG (A. T., 53-54-55)
Elio MIGLIORINI
Carlo ANTONI
È uno dei principali Länder della Germania, al 3° posto per estensione e al 4° per numero d'abitanti, con 19.507 kmq. di superficie (pari al [...] scuola popolare obbligatoria.
Il carattere autoritario della Riforma del Württemberg contribuì all'irrigidimento dottrinale del luteranesimo, in quanto fu il duca Cristoforo ad auspicare quella concordia, quell'unificazione ufficiale della dottrina ...
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CAPELLA, Febo
Achille Olivieri
Proveniente da una famiglia di non grandi ricchezze, i cui componenti si erano distinti in incarichi amministrativi e burocratici (anche il padre Alessandro era stato [...] , sono al centro delle sue preoccupazioni; ma l'angolo di visuale resta quello di un'insistente condanna globale del luteranesimo e del calvinismo, anche se mitigata da una adesione "spirituale" ad alcune loro forme dottrinali e critiche. Per questo ...
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Carlo V - I come re di Spagna, II d'Ungheria e IV di Napoli
Carlo V -
I come re di Spagna, II d’Ungheria e IV di Napoli Imperatore del Sacro romano impero (Gand 1500-San Jerónimo de Yuste 1558). Figlio [...] , cercando di mantenersi in una posizione d’equilibrio ed evitando qualsiasi misura che significasse condanna preventiva del luteranesimo. D’altra parte l’atteggiamento ostile del pontefice costituiva una giustificazione più che plausibile alla sua ...
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Figlio (Gand 1500 - San Jerónimo de Yuste 1558) dell'arciduca d'Austria Filippo il Bello (perciò nipote dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d'Aragona e [...] ed ecclesiastico potessero essere esaurientemente dibattute, contrario invece a qualsiasi misura che significasse condanna preventiva del luteranesimo. Cercò egli insomma di mantenersi in una posizione d'equilibrio che non urtasse eccessivamente i ...
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ZWOLLE (A. T., 44)
Adriano H. Luijdjens
Città olandese, capoluogo della provincia di Overijssel, situata sul Zwarte Water, con 42.842 abitanti (1935), di cui il 22% cattolici, poco più del 2% israeliti [...] e per resistere meglio al duca, che voleva vendicarsi, nel 1527 accettò Carlo V come sovrano. Già nel 1532 il luteranesimo vi trovò aderenti; ma il governo municipale in un primo tempo fu assai severo nella lotta contro gli eretici, specialmente ...
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MALVICINI FONTANA, Valerio
Vincenzo Lavenia
Impropriamente denominato Malvicino (così egli stesso si firmava nelle carte scritte durante la persecuzione dei valdesi di Calabria), nacque intorno al 1530 [...] il priore, il M. (definito "inquisitor" e non vicario) condannò alla fustigazione pubblica i tre inquisiti per "luteranesimo", per ripetuti atti di sacrilegio e per favoreggiamento di eretici.
Dall'autunno del 1559, quando inquisitore della città ...
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DAVIA, Giovanni Antonio
Gianpaolo Brizzi
Nato a Bologna il 13 ott. 1660, secondogenito di Giovanni Battista e di Porzia Ghislieri, apparteneva ad una famiglia di origine borghese, da pochi anni nobilitata [...] di Conti. Il D. si schierò apertamente per il duca di Sassonia la cui candidatura, dopo la solenne abiura dei luteranesimo, si era notevolmente rafforzata e partecipò all'elezione che si concluse con la scelta di quello, che assunse il nome di ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...