Figlio (Simmern 1515 - Heidelberg 1576) del duca Giovanni II di Simmern, educato cattolicamente, sposò (1537) Maria di Brandeburgo-Kulmbach, che influì sulla sua conversione al luteranesimo. Succeduto [...] , ne divenne seguace e fece redigere (1562) il noto catechismo di Heidelberg. Si trovò pertanto in Germania in contrasto sia con i luterani sia con i cattolici. Aiutò molto i calvinisti degli altri paesi, soprattutto della Francia e dei Paesi Bassi. ...
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Teologo svizzero (Bärentschwil, Zurigo, 1633 - Zurigo 1698). Sotto l'influenza di H. Crocius e I. Cocceius, sostenne una teologia tollerante e propensa ad accettare lo spirito della filosofia moderna; [...] Saumur. Tra le sue opere: Enchiridium Biblicum (1680); Manuductio in viam concordiae protestantium (1686, per conciliare luterani e riformisti); Mysterium Babylonis magnae (1687, in polemica contro i cattolici); Corpus theologiae christianae (2 voll ...
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kènosis Lo «svuotamento» che, secondo uno dei passi più celebri di s. Paolo (Filippesi 2,7), Gesù Cristo «essendo in forma di Dio» fece di sé stesso «prendendo forma di schiavo», cioè nell’incarnazione. [...] alla passione e morte dell’umanità di Cristo. La dottrina della k. provocò nel 17° sec. una polemica tra i teologi luterani di Tubinga e quelli di Giessen. I primi interpretavano la k. come spoliazione da parte di Gesù dei suoi attributi divini, i ...
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Poeta tedesco (Guben 1618 - ivi 1677); fu borgomastro e presidente della dieta regionale. Nelle poesie profane (Irdisches Helikon, 1674) si mostra seguace della prima scuola slesiana; nelle poesie religiose [...] di Simon Dach e Paul Gerhardt. Molto famoso fu il canto Herr Gott, Dich loben wir, scritto in occasione della pace che metteva termine alla guerra dei Trent'anni (1648). Alcune delle poesie religiose sono ancora incluse nei Gesangbücher luterani. ...
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Cardinale, nato nel 1483 a Venezia, morto il 24 agosto 1542 a Bologna, cominciò col rendere inestimabili servigi alla propria patria sia nelle questioni di carattere interno, quale quella di regolamentazione [...] Spira, con lo scopo di concretare un progetto di accordo coi Luterani, il C. non poté per cause molteplici parteciparvi. La Dieta nuovo recesso. Il C. non raccolse la riconoscenza dei Luterani, non soddisfece lo spirito dei cattolici tedeschi, non ...
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TRENTO (A. T., 24-25-26)
Lino BERTAGNOLLI
Giuseppe GEROLA
Alda LEVI SPINAZZOLA
Antonio ZIEGER
Tammaro DE MARINIS
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Lino BERTAGNOLLI
Centro principale della Venezia Tridentina, e capoluogo della [...] pace tra l'imperatore e Clemente VII, alle nuove deliberazioni di Spira (1529): onde la famosa protesta e l'appello dei luterani a un libero Concilio ecumenico o a un concilio nazionale tedesco. A Bologna, nel 1530, il papa e l'imperatore decisero ...
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Calvinista (Vézelay, Borgogna, 1519 - Ginevra 1605). Fu professore di greco a Losanna e attivo propagandista del calvinismo in Svizzera, in Germania e anche a Parigi (1557); e scrisse, contro S. Castellion, [...] la conferma dell'intransigenza sulla disciplina ecclesiastica calvinista che sostenne ancora nel colloquio di Montbéliard (1586) contro i luterani. Nel 1587 s'incontrò con s. Francesco di Sales, che non riuscì a ricondurlo al cattolicesimo. Dei molti ...
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SINCRETISMO
Raffaele Pettazzoni
È vocabolo greco (συγκρητισμός), usato da Plutarco (De frat. am., 19) a significare il "coalizzarsi dei Cretesi" (mentre abitualmente sono in lotta fra loro) di fronte [...] XVI e XVII a designare le tendenze ireniche, armonistiche ed eclettiche fra posizioni dottrinali estreme (platonici ed aristotelici, luterani ortodossi e riformati, tomisti e molinisti), col senso di "fusione", "mescolanza" (falsa etimologia da συγ ...
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Uomo politico russo (Mosca 1827 - Pietroburgo 1907), prof. di diritto civile nell'univ. di Mosca (1859), membro del Consiglio dell'Impero (1872), procuratore superiore del S. Sinodo (1880). Ascoltato consigliere [...] governo paternalistico e autocratico, P. ispirò la politica di russificazione nei paesi baltici, in Finlandia, in Rutenia e in Polonia; paladino dei privilegi della Chiesa ortodossa, si mostrò intollerante verso gli ebrei, i cattolici e i luterani. ...
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Pietista, nato il 25 dicembre 1762 a Huttenried (Augusta), morto il 29 agosto 1825 a Sayn (Neuwied). Fin dalla sua prima giovinezza mostrò una forte inclinazione all'ascetismo e, ordinato prete, esercitò [...] maneggio politico del B. risultarono infondati, l'autorità ecclesiastica riscontrò tuttavia che il B. seguiva inconsciamente le idee luterane e lo allontanò da Linz (1816). Il B. divenne allora professore al ginnasio di Düsseldorf (1817), quindi ...
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evangelico
evangèlico agg. [dal lat. tardo evangelĭcus, gr. εὐαγγελικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Del Vangelo, o desunto dal Vangelo: la dottrina e.; racconto e.; parabole evangeliche. b. Prescritto dal Vangelo, conforme allo spirito di esso...
ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...