Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...]
In Polonia, a partire dalla dieta del 1573, che stabilì un regime di tolleranza religiosa, si chiamarono dissidentes i luterani, i calvinisti, i sociniani e gli orientali scismatici. Nella dieta del 1767-68 furono poste limitazioni alla loro piena ...
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Poeta mistico (Breslavia 1651 - Mosca 1689). Figlio di un artigiano, studiò diritto a Jena e a Leida e conobbe l'opera di J. Böhme, cui si ispirò in un poema pervaso di notazioni profetiche. Studiò inoltre [...] 1688 decise di raggiungere Mosca. Qui si avvicinò ai seguaci di J. Böhme ed entrò ben presto in conflitto con i luterani tedeschi che lo fecero processare per eresia. Fu arrestato e condannato al rogo. Scrisse Epigramme (1666), i sonetti Himmlische ...
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LE CLERCQ, Gilles
François L. Ganshof.
Nato a Tournai nel 1530, da famiglia patrizia. Fece i suoi studî di diritto e pare che abbia esercitato la professione di avvocato nella città nativa. Conquistato [...] l'eresia (v. gueux). Egli tentò, ma senza riuscirvi, sul principio del 1566, di associare a questo passo anche i signori luterani tedeschi; e si recò con questo intento in Germania, d'accordo con Ludovico di Nassau. In quel momento egli esercitò la ...
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Di un ramo laterale (Freiberg 1526 - Dresda 1586) della linea Albertina della casa di Sassonia, dopo aver rinunciato in favore del fratello Maurizio ai suoi diritti, si recò alla corte degli Asburgo. Tornato [...] del 1555. Fronteggiò validamente un tentativo di riscossa della linea ernestina da parte di Giovanni Federico sollecitato dai luterani scontenti della sua remissività e delle sue relazioni con i calvinisti. Introdusse nel suo stato varie riforme ...
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ARAGONA TAGLIAVIA, Pietro d'
Roberto Zapperi
Appartenente all'antica famiglia palermitana Tagliavia, che assunse in seguito al matrimonio di Gian Vincenzo con Beatrice d'Aragona (1522) il cognome Aragona, [...] dopo, nel 1541, si trovava al seguito di Carlo V a Ratisbona, dove, se non partecipò al colloqui tra cattolici e luterani, ne dovette seguire probabilmente da vicino l'andamento. Il 10 ott. 1544, su presentazione di Carlo V, fu nominato arcivescovo ...
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OLIVETANO
. Pierre Robert, detto Olivétan (Olivetanus) nacque circa il 1506 a Noyon, dove suo padre era collega e cugino di Gérard Cauvin (v. calvino). Presto attratto alle idee della Riforma, non si [...] Farel del 1° maggio 1528. Pare che nel 1532 l'O. fosse a Ginevra, donde, per aver preso pubblicamente le difese dei luterani, avrebbe dovuto fuggire; e poco dopo si recò presso i valdesi. Qui egli prese parte al sinodo di Cianforan (settembre 1532) e ...
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BOCCELLA (Buccella, Buccelli), Enrico
Adriano Prosperi
Nacque a Lucca tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI da Ambrogio, dottore di legge. Seguendo l'esempio paterno e, in genere, la tradizione [...] niente che non possa, se ben interpretato, essere ricondotto a quelle tradizionali della Chiesa, e se un giorno i luterani vorranno tornare all'unità, allora si vedrà in che modo "nec erroneae erunt conclusiones, schismaticae, aut hereticae, sed cum ...
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Comunità religiosa sorta in Boemia nel 1462 con derivazione dalla Chiesa hussita, quando Pio II annullò i compactata con cui la Chiesa cattolica aveva riconosciuto la comunione sotto le due specie e la [...] il secondo, quello moravo, non ebbe a subire persecuzioni. Nel 1575 i Fratelli b. sottoscrissero con la Chiesa luterana un atto di 25 articoli, la Confessione b., per ottenere il loro riconoscimento legale accanto alla Chiesa cattolica. Sintesi ...
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. La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] cioè di unire le forze di tutti i riformati, durante la guerra dei Trent'anni. Il sinodo di Dort aveva spaventato i luterani e d'altra parte condannato Arminio; non v'era altra via, per rendere la conciliazione possibile, se non o distinguere fra la ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] volgare del Nuovo e del Vecchio Testamento, apparse a Venezia rispettivamente nel 1530 e 1532. In Francia le idee luterane si inserirono nel più ampio movimento spirituale che vagheggiava il ritorno alla purezza evangelica e che aveva nel cosiddetto ...
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evangelico
evangèlico agg. [dal lat. tardo evangelĭcus, gr. εὐαγγελικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Del Vangelo, o desunto dal Vangelo: la dottrina e.; racconto e.; parabole evangeliche. b. Prescritto dal Vangelo, conforme allo spirito di esso...
ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...