Theologia deutsch Scritto anonimo della fine del 14° sec. o degli inizi del 15°, attribuito a un autore francofortese, ispirato alla mistica neoplatonico-cristiana dello Pseudo-Dionigi e di coloro che, [...] l’ideale di perfezione cristiana che termina nella «deificazione» dell’uomo. L’opera fu pubblicata per la prima volta da M. Lutero (1516; poi ancora 1518) ed ebbe molta fortuna negli ambienti riformati; dai cattolici fu guardata con sospetto, e la ...
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LEMNIUS, Simon (pseudonimo di Simon Margadant)
Giuseppe Zamboni
Poeta umanista tedesco, nato nel 1511 presso Coira, morto ivi il 29 novembre 1550. Dal 1533 fu discepolo di Melantone e membro della cerchia [...] di due libri di epigrammi (1538), invero assai blandi, ma in parte esaltanti l'arcivescovo di Magonza, si attirò le ire di Lutero. Il L. reagì con un terzo libro di violenti epigrammi, si difese in un'apologia in prosa, si vendicò col dramma (non ...
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Wittenberg Città della Germania (50.408 ab. nel 2008), nel Land di Sassonia-Anhalt, situata sulla destra dell’Elba. Porto fluviale e importante centro industriale (settori chimico, siderurgico, meccanico, [...] della linea ernestina di questa famiglia. Nel 1502 l’elettore Federico il Saggio vi fondò l’università, divenuta celebre con M. Lutero, che vi insegnò dal 1508, e poi con Melantone. Secondo la tradizione, alla porta della chiesa del castello di W ...
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Missionario cristiano dell'età apostolica, attivo in Efeso, quindi a Corinto - ove si formò sotto il suo nome un partito, originando i dissidî che provocarono l'intervento di s. Paolo - e nuovamente in [...] si è affaticata la critica, era un ebreo alessandrino, e conosceva soltanto "il battesimo di Giovanni"; gli fu attribuita (da Lutero, seguito da parecchi moderni) l'epistola Agli Ebrei e (da qualche altro) il libro della Sapienza o il IV Vangelo ...
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Umanista (Beatus Rhenanus, dalla patria del padre, Rheinau; di cognome, Bild; Schlettstadt 1485 - Strasburgo 1547). Studiò in patria, poi a Parigi con J. Lefèvre d'Etaples (1503-07) e a Strasburgo (1509-10); [...] definitivamente, tornando a Schlettstadt. Di fronte alla Riforma tenne un atteggiamento non dissimile da quello di Erasmo, difendendo Lutero in un primo tempo, poi staccandosene. Pubblicò edizioni di classici (le prime di Velleio Patercolo, 1520, e ...
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Scultore (Pulsnitz, Sassonia, 1804 - Dresda 1861). Frequentò l'accademia di Dresda e a Berlino fu allievo di Ch. Rauch; poi (1830) soggiornò in Italia. Nel 1832 fu nominato prof. dell'accademia di Dresda. [...] Fu autore, pur con elementi di accentuato realismo, di opere d'impianto classicheggiante: sculture per il teatro dell'Opera di Dresda e di Berlino; monumento a Goethe e Schiller a Weimar (1852-57); monumento a Lutero (realizzato 1868) a Worms, ecc. ...
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Teologo luterano, nato il 9 novembre 1522 a Treuenbrietzen (Brandeburgo), morto a Brunswick l'8 aprile 1586. Accolto dal suo parente Giorgio Sabinus (Schüler), genero di Melantone, lo seguì a Wittenberg, [...] , sulla base della fedeltà alla dottrina di Lutero, tanto da giustificare il soprannome di alter ; R. Seeberg, Lehrbuch der Dogmengeschichte, IV, i, 3ª ed., Erlangen-Lipsia, pp. 522 segg.; E. Buonaiuti, Lutero ecc., Bologna [1926], pp. 403, 425, 431. ...
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Pittore (Breslavia 1808 - Karlsruhe 1880). Autore di paesaggi carichi d'atmosfera (Castello, 1828; Paesaggio dell'Effel, 1875, Düsseldorf, Kunstmuseum, prestiti della Nationalgalerie di Berlino), fu indirizzato [...] di religione (Il ritorno del crociato, 1835, Bonn, Rheinisches Landesmuseum; Predica hussita, 1836, Berlino, Nationalgalerie; Disputa di Lutero ed Eck, 1867, Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle). A Karlsruhe diresse la Kunsthalle (1858-80) e l'accademia ...
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Teologo luterano (Norimberga 1502 - Wittenberg 1574), prof. di teologia (1536) e dal 1542 rettore all'univ. di Wittenberg. È noto per la disputa che da lui prese il nome ("majoristica"), derivata dalla [...] Illirico). Prese parte al colloquio di Magdeburgo del 1546, e collaborò all'edizione ("di Wittenberg") delle opere di Lutero. Tra le opere: Enarrationes epistolarum s. Pauli (1552-65); Homilien zu den Evangelien und Briefen (1563); Confessio postrema ...
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Teologo luterano (Grevesmühlen 1586 - Rostock 1629), nipote di Paul; prof. di teologia a Rostock (1614), per influsso dello zio sostenne vivacemente l'indirizzo biblico dei discepoli di Melantone dedicandosi [...] negò il valore etico-religioso della Scrittura; tuttavia l'esplicita libertà con la quale, nelle Exercitationes biblicae (1619), sostituì le proprie interpretazioni scritturali a quelle di Lutero e di altri riformati, gli procacciò molte inimicizie. ...
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luterano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a Lutero o alla sua dottrina: teologia l.; la Chiesa l.; come sost., seguace di Lutero, e in senso più ampio chi segue e professa il luteranesimo (v. anche evangelico e protestante); vecchio l., aderente...
sacramentario
sacramentàrio agg. e s. m. [der. di sacramento; nel sign. 2, dal lat. tardo, eccles., sacramentarium]. – 1. agg. Che concerne i sacramenti: teologia, teoria sacramentaria. 2. s. m. Libro liturgico usato dalla Chiesa (dal sec....