Famiglia ebraica di origine spagnola, cui appartengono diversi filosofi ed esegeti. Yōsēf Ben Yiṣḥāq, vissuto a Narbona (m. ivi 1170 circa), scrisse una grammatica ebraica (Sēfer ha-zikkārōn "Libro del [...] , e inoltre una serie di commenti a libri biblici su base filologica, intesi a esporre il senso letterale dei testi. Il figlio Mōsheh, vissuto pure a Narbona (m. ivi 1190 circa), redasse anch'egli una grammatica ebraica (Mahalăk shĕbīlē ha-da῾at "Il ...
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Tibbonidi Famiglia spagnola (ibn Ṭibbōn), originaria di Granada, di rabbini, traduttori e intellettuali ebrei, rifugiatisi in Provenza verso la metà del sec. 12°. L’iniziatore dell’attività di traduzione [...] di Averroè), gli si deve un commento filosofico all’intera Bibbia, di cui non sono rimaste che alcune parti.
Mōsheh
(italianizz. Mosé) ibn Ṭibbōn. Medico, autore e traduttore ebreo attivo in Provenza (Marsiglia 1220 - ivi 1283), figlio di Shěmū ...
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ZŌHAR (Sēfer ha-Zōhar "libro dello splendore")
Umberto Cassuto
È il libro considerato sacro dai seguaci della Qabbālāh (v.) giudaica, per i quali è una delle fonti principalissime della dottrina religiosa, [...] e b) e con i più dei testi minori, sia stata composta fra il 1260 e il 1280 da un solo autore, probabilmente Mōsheh de León, il quale avrebbe dato ai suoi scritti carattere pseudo-epigrafico, attribuendoli a Shim‛ōn ben Yōḥay non per altro scopo che ...
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ḤASDAY ibn Shaprūṭ
Umberto Cassuto
Diplomatico e mecenate ebreo del sec. X. Fu consigliere del califfo omayyade di Cordova ‛Abd ar-Raḥmān III (912-961), che si valse di lui particolarmente per le relazioni [...] , iniziatori in Europa degli studî linguistici ebraici e della poesia ebraica metrica. L'accademia talmudica di Cordova diretta da Mōsheh b. Ḥănōk godé largamente della sua protezione. Egli fu in rapporto con dotti d'Oriente, fra cui Dōsā, figlio ...
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. Enigmatico personaggio ebreo che nell'880 d. C. si presentò alla comunità ebraica di Qayrawān asserendo di appartenere alla tribù di Dan, la quale, emigrata nell'Africa orientale prima della divisione [...] identiche, a quelle del Talmūd e risalenti a Giosuè.
Altre meraviglie egli raccontava dei "Figli di Mosè" (Bĕnē Mōsheh) i quali sarebbero discesi da Leviti miracolosamente trasportati in Africa dall'esilio babilonese, e il cui territorio, confinante ...
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SFORNO, ‘Ovadyah (Servadio, Salvadio)
Saverio Campanini
– Nacque a Cesena intorno alla metà degli anni Settanta del XV secolo da Jacob di Rubino, non si conosce il nome della madre, e appartenne a una [...] Noè da Norsa, esponente di spicco di una famiglia di banchieri ferraresi. Dal matrimonio nacquero quattro figli: Jacob, Florio, Mosheh e Dora.
Di Mosheh, sposato con Benenata, dalla quale ebbe un Samuele, tutti e tre morti al tempo del sacco di Roma ...
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YA‛QŌB ben Āshēr
Umberto Cassuto
Giurista ebreo, nato verso il 1269 in Germania (forse a Colonia), emigrato col padre al principio del sec. XIV in Spagna, e vissuto a Toledo e in altre città spagnole. [...] 'ēl o Rōsh (Qiṣṣūr Pisqē hā-Rōsh); un commento al Pentateuco, costituito di estratti da commenti precedenti, specialmente da quello di Mōsheh ben Naḥmān, con l'aggiunta, all'inizio di ogni sezione, di brevi glosse riferentisi per lo più a simbolismi ...
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GIUDA Levita (ebr. Yĕhūdāh ha-Lēwī)
Umberto Cassuto
Poeta e pensatore ebreo, nato probabilmente a Toledo verso il 1080, trasferitosi poi in Andalusia, ove dimorò in diverse città, principalmente a Cordova, [...] ha in G. L. uno dei più grandi fra i suoi cultori, forse il più grande se si vuol contestare il primato a Mōsheh ibn ‛Ezrā. Nelle sue circa trecento composizioni poetiche religiose seppe dare degna espressione al suo amore per il suo Dio, per il suo ...
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NATHAN ben Yehiel ben Avraham ben Yoav da Roma
Alessandra M. Veronese
NATHAN ben Yehiel ben Avraham ben Yoav da Roma. – Nacque a Roma al più tardi nel 1035, da rabbi Yehiel ben Avraham ben Joav da [...] ben Palṭoi, certamente di grande rilievo furono le informazioni che gli furono messe a disposizione da rabbi Maẓliaḥ e da Mosheh ha-Darshan, in forma sia scritta sia orale. Dato che molte delle opere in questione non sono pervenute, è difficile ...
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LEVITA, Elia (Ēlīyyāh ben Āshēr ha-Lēwī)
Umberto Cassuto
Drammatico ebreo, nato a Neustadt presso Norimberga nel 1472. Venuto giovane in Italia, dimorò dapprima a Padova, poi a Venezia, e quindi, dalla [...] Scrisse, in ebraico: un commento alla grammatica ebraica: . "Mahălak Shĕbīlē ha-Da‛at, "Cammino delle vie della conoscenza e, di Mōsheh Qimḥī (s. l. e a. Pesaro [1508]; Bāḥūr," L'Eletto", grammatica ebraica (Roma 1518, trad. lat., Basilea 1525); Lūaḥ ...
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