QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] , da cui trae origine il mondo, e alla sorte e alla funzione dell'uomo. Il libro venne divulgato verso il 1280 da Mōsheh b. Shēm Tōb da León: questi ebbe probabilmente parte alla redazione finale di esso, ma difficilmente ne è l'autore, come alcuni ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] l'opera più importante della qabbalāh, il Sēfer ha-Zohār ('libro dello splendore', scritto tra il 1280 e il 1286 da Mōsheh ben Shēm Tōb de León), che costituisce una sintesi tra la qabbalāh di orientamento mistico di Gerona e l'indirizzo gnostico ...
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QIMCHI (Qimḥī)
Umberto Cassuto
Famiglia ebraica di origine spagnola, notevole per aver dato alla scienza diversi filologi ed esegeti. È dubbio se la vocalizzazione Qimḥī sia esatta, o se sia invece da [...] o RaDaQ (iniziali di Rabbī Dāwīd Qimḥī), nato a Narbona verso il 1160 e ivi morto verso il 1235. Istruito dal fratello Mōsheh dopo la morte del padre, continuò e perfezionò l'opera di entrambi tanto nel campo linguistico quanto in quello esegetico ...
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Rabbino nato a Qal‛at Ḥammād nell'attuale provincia di Costantina; studiò ad al-Qairawān in Tunisia, poi tenne scuola a Fez (Fās, donde il suo nome arabo al-Fāsī), fino a che nel 1088 fu costretto a emigrare [...] , anch'esse tradotte poi in ebraico. La sua morte fu pianta in un'elegia di Giuda Levita: e un altro insigne poeta, Mōshēh ibn ‛Ezrā, compose per lui un epitaffio.
Ediz. princ. delle Halākōt (se non è anteriore un'ediz. di data incerta di cui ...
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MIDRĀSH (costruito con un genitivo, midrash, con a breve; al plurale midrāshim, ovvero, in alcuni casi [v. appresso], midrāshōt)
Umberto Cassuto
Questo vocabolo (dal verbo ebraico dārash "investigare", [...] , I, pp. 35-37; Varsavia 1924. - Midrash ‛Ǎseret ha-Dibbĕrōt, Jellinek, I; Varsavia 1924. - Midrash pěṭīrat Ahǎrōn e M. pěṭīrat Mōsheh, Costantinopoli 1516; Venezia 1544; Jellinek, I, pp. 91-95, 115-129.
Midrāsh ha-gādōl, sulla Genesi, a cura di S ...
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HĂLĀKĀH (dal verbo hālak "andare", quindi "cammino", "direzione")
Umberto Cassuto
Con questo nome si designa collettivamente l'insieme degli elementi giuridici della dottrina tradizionale giudaica, quale [...] Solo per alcune singole hălākōt si ammetteva che non fossero collegate col testo del Pentateuco, considerandole però come hălākāh lĕ-Mōsheh mi-Sīnay, ossia come hălākāh rivelata a Mosè sul Sinai, e a lui affidata perché fosse trasmessa oralmente. In ...
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Giurista ebreo, nato in Spagna nel 1488, emigratone con l'espulsione degli ebrei (1492). Visse prima a Nicopoli, ove studiò le discipline talmudiche; poi si trasferì ad Adrianopoli, a Salonicco, a Costantinopoli [...] inedite. Sono perduti il suo commento alla Mishnāh e i suoi supercommenti ai commenti di Shĕlōmōh ben Yiṣḥāq e di Mōsheh ben Naḥmān al Pentateuco. È dubbio se sia veramente suo il Maggīd Mēshārīm (Enunciatore di Giustizie), relazione dei colloqui che ...
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ḤAYYŪG, Hĕhūdāh Ben Dāwīd (in arabo Abū Zakariyyā' Yaḥyà ibn Dāwūd)
Umberto Cassuto
Grammatico ebreo della fine del sec. X e del principio dell'XI. Nato a Fez, visse a Cordova: le date precise della [...] , insieme con la traduzione ebraica dei primi due (titoli: Ōtiyyōt ha-Sēter wĕ-ha-Meshek, e Po‛ŏle ha-Kefel) dovuta a Mōsheh b. Chiquitilla (sec. XI) e quella del terzo (titolo: ha-Niqqūḍ) dovuta a Abrāhām b. ‛Ezrā (sec. XII), e con la traduzione ...
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. Setta ebraica che ripudia la dottrina tradipionale rabbinica e accetta come base della vita religiosa la sola Bibbia. la continuazione dell'antico Sadduceismo, che era bensì scomparso come partito dopo [...] in particolar modo Yĕhūdāh Hadassī (sec. XII), Ahărōn da Nicomedia (sec. XIV), Ēliyyāh Bashyazi, Kālēb Afendopolo (sec. XV), Mōsheh Bashyazi (sec. XVI). Frattanto in Oriente le comunità caraitiche decadevano e a poco a poco scomparivano, assorbite in ...
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MARCARIA, Jacob (Jacob ben David ben Fais)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Figlio di David, discendeva da una famiglia di prestatori che aveva operato nella seconda metà del Quattrocento a Piove di Sacco [...] trovato a Venezia nell'estate del 1573, come si deduce dal colophon del manoscritto di un commento alla Torà di Nissim ben Mosheh da Marsiglia, in cui egli afferma di aver terminato la trascrizione dell'opera nella città lagunare il "28 Av del 333 ...
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