Huppert ⟨üpèer⟩, Isabelle (propr. Isabelle Anne). - Attrice cinematografica francese (n. Parigi 1953, secondo altre fonti 1955). Interprete intensa e dai tratti profondamente inquieti, ha lavorato con [...] , 1998, Pas de scandale, 1999; O. Assayas, Les destinées sentimentales, 2000) e del cinema italiano (M. Bolognini, La storia vera della Signora dalle camelie, 1981; M. Ferreri, Storia di Piera, 1983; P. e V. Taviani, Le affinità elettive, 1996), ma ...
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Drammaturgo inglese (Londra 1930 - ivi 2008). Scrittore tra i più complessi e originali della sua generazione, P. si formò come attore per poi esordire come autore teatrale. Le sue opere sono basate su [...] ), nel 2007 gli è stato conferito il titolo di cavaliere della Legion d'Onore.
Opere
Esordì come autore con l'atto . Per il cinema, ispirandosi ai suoi autori preferiti, Sergej M. Ejzenštejn, Marcel Carné e Luis Buñuel, ha sviluppato ben ...
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Storico romano (n. Amiterno 86 a. C. - m. forse 35 a. C.). Venuto a Roma assai giovane, entrò nella carriera politica e fu questore (55 o 54), tribuno della plebe (52), poi forse legatus pro quaestore [...] di Silla e moglie di Milone, l'espulsione dal senato probri causa e l'accusa di avere accumulato ricchezze durante il governo dell'Africa. Ma è certo che dalle opere di S. traspare un sincero disgusto del male e una severa coscienza di giudice. Larga ...
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Figlio (Milano 1392 - ivi 1447) di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale [...] valli di Domodossola e Bellinzona, minacciate dagli Svizzeri tedeschi (battaglia di Arbedo, 1422). È il momento culminante della potenza di F. M., il cui saldo stato cominciava però a destare i sospetti di Firenze e Venezia: Firenze aprì le ostilità ...
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Medico e biologo (Crevalcore 1628 - Roma 1694). Addottoratosi in medicina e filosofia a Bologna (1653), decisivo per la sua formazione scientifica fu il periodo trascorso a Pisa (1656-59) come [...] protofegato, le ghiandole del prestomaco e i follicoli delle piume. L'Anatome plantarum (1675 e 1679) lo colloca tra i fondatori dello studio microscopico dei vegetali.
M. studiò anche materiali patologici ottenuti durante le autopsie, riconoscendo ...
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Cantautore italiano (Genova 1940 - Milano 1999). È stato il primo artista italiano a introdurre nelle sue canzoni tematiche nuove, diverse da quelle sentimentali che fino ad allora avevano contraddistinto [...] (1990) e Anime salve (1996), che hanno visto la collaborazione di M. Pagani e I. Fossati. De A. ha inoltre creato interessanti versioni sono nomadi in cui è raccolta una selezione di testi delle sue canzoni; nel 2020 W. Veltroni ha ricostruito nel ...
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Chimico italiano (Palermo 1826 - Roma 1910), lo scienziato italiano che più ha contribuito allo sviluppo della chimica nel sec. 19º. Dopo i primi studî di fisiologia si dedicò alla chimica diventando (1845) [...] scuola chimica italiana. Esiliato in Francia (1848) per motivi politici, lavorò nel laboratorio di M. E. Chevreul, contribuendo alla preparazione della cianammide; nel 1853, durante le sue ricerche sulla benzaldeide, preparò il primo alcole aromatico ...
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Attore, regista e produttore cinematografico italiano (n. Brunico, Bolzano, 1953), figlio dello storico dell'antichità ed epigrafista Luigi. Tra gli autori più significativi della generazione post-Sessantotto, [...] tra cui quello per il migliore attore protagonista assegnato a M. Piccoli. Nel 2012 ha prestato la sua voce per l' . Nel 2023 ha diretto, prodotto, scritto e interpretato Il sol dell'avvenire, film che si sviluppa su diversi piani narrativi e tocca ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] fede nell'avvento di un'unica Chiesa cattolica capace di riunire in sé tutte le Chiese. Nell'Europa della Restaurazione de M. è massimo esponente, con L. de Bonald, di quella corrente teocratica e ultramontanistica che speculativamente s'innesta nel ...
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Matematico (n. Pisa 1175 circa - m. 1235 circa). È da considerarsi, per il suo Liber abbaci (1202; rielaborato nel 1228) e per la sua Practica geometriae (1220) tra i più grandi matematici del Medioevo. Influenzato [...] di simbolismo algebrico (in ciò il F. può considerarsi il precursore di F. Viète) si ritrova nell'uso in forma abbreviata delle parole radix, census e numerus per indicare l'incognita, il suo quadrato e un numero dato. Le soluzioni di vari problemi ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
ergastolo della patente loc. s.le m. Nel linguaggio delle cronache giornalistiche, il ritiro a vita dell’autorizzazione alla guida in conseguenza di infrazioni del Codice della Strada di particolare gravità. ◆ Ben altra quindi sarebbe stata...