Vescovo di Urgel (n. 782 circa - m. Lione 818). Amico di Eliprando da Toledo, fu con lui il sostenitore principale dell'adozionismo spagnolo. Costretto ad abiurare al Concilio di Ratisbona (792), quindi [...] a Roma, difese poi la sua dottrina in un'opera (perduta) confutata da Paolino di Aquileia, Agobardo di Lione e Alcuino, con cui ebbe (798), presente Carlomagno, una disputa dopo la quale scrisse una Confessio ...
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Calvinista napoletano (Napoli 1517 - Ginevra 1586), entrato in rapporto con il circolo di J. de Valdés, subì in particolare l'influsso di P. M. Vermigli e di B. Ochino. L'istituzione dell'Inquisizione [...] rimase fino alla morte, ricoprendo importanti funzioni nella comunità riformata italiana. Una sua biografia, compilata dal lucchese N. Balbani (Historia della vita di Galeazzo Caracciolo chiamato il Signor Marchese, 1587), ebbe larghissima fortuna. ...
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Monaco benedettino (n. tra il 1090 e il 1096 - m. 1143 circa); bibliotecario dell'abbazia di Malmesbury, scrisse i Gesta regum Anglorum, ottima fonte, sino al 1128, per la storia dei regni di Guglielmo [...] I e di Guglielmo II. L'esposizione dei fatti a lui contemporanei (dal 1100 al 1142) è continuata nella Historia novella, ch'egli iniziò verso il 1140, e non poté finire di rivedere. Scrisse inoltre Gesta ...
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Vescovo ariano di Costantinopoli (n. Arabisso fine del 3º sec. - m. Costantinopoli 370). Vescovo di Germanicia nella Commagene (331), nel 357 era eletto vescovo di Antiochia, per succedere all'ariano Leonzio. [...] Fautore dell'arianesimo rigido (anomeismo), dovette perciò tener testa ai semiariani sostenuti dall'imperatore; nel 360 però passava con Acacio di Cesarea a sostenere l'omeismo e sottoscriveva la formula di Rimini-Costantinopoli. Costanzo lo fece ...
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Cronista medievale (n. 1030 circa - m. Gembloux 1112), monaco nell'abbazia benedettina di Gembloux, teologo di S. Vincenzo di Metz, favorevole agli imperatori nella lotta tra papato e Impero, uomo assai [...] dotto, diede sotto il titolo di Chronicon o di Chronographia una continuazione dell'opera di Eusebio-Girolamo, dal 381 alla sua epoca. Scrisse inoltre una vita di Thierry, vescovo di Metz dal 965 al 984, il De Passione sanctorum Thebaeorum, e iniziò ...
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Associazione cattolica (ingl. Knights of Columbus), fondata a New Haven, Connecticut, dal sacerdote M. Mc Givrey nel 1882, per combattere, in parte imitandole in certi aspetti esteriori, le associazioni [...] e di tipo massonico degli Stati Uniti. In seguito si è diffusa in Canada, in altri Stati americani e in parte in Europa. Nata con scopi di apostolato e di assistenza, ha esteso poi la sua opera nel campo della cultura e dell’istruzione religiosa. ...
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Benedettino (n. Parigi - m. Avignone 1390); vescovo (1380) di Chartres. Doctor decretorum e membro dell'università di Parigi, era stato prima abate di Tournus (1369) e di St. Vaast (1370) e legato (1376) [...] di Carlo V a Gregorio XI. Nello scisma aderì all'antipapa Clemente VII, in favore del quale scrisse De planctu bonorum, e, come cancelliere, Memorie dei re Luigi I e II d'Angiò (1381-88) ...
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Ecclesiastico (n. 1534 - m. 1581), del ramo di Santa Fiora. Presidente dell'annona sotto Paolo IV, fu poi vescovo di Parma (1560-73), membro autorevole del Concilio di Trento e zelante esecutore dei suoi [...] decreti. Cardinale (1565), legato di Bologna e Romagna (1570), quindi (1580) legato di tutto lo Stato pontificio, eccetto Bologna, con l'incarico di estirpare il brigantaggio; ebbe poteri così vasti da ...
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Riformatore (Ettlingen, Baden, 1494 - Strasburgo 1552), subì l'influsso di Erasmo, ma specialmente di Capitone che lo fece chiamare a Magonza (1520) come predicatore; passato a Strasburgo (1523), vi divenne, [...] Capitone e M. Butzer, uno dei capi della Riforma. Di tendenze moderate benché fosse contrario alla dottrina luterana della presenza reale e aderisse alla dottrina di Zwingli, svolse soprattutto la sua opera sul piano dell'organizzazione scolastica ...
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Vescovo (m. 360 circa), forse d'origine egizia; presente al Concilio di Nicea (325), dove sostenne l'introduzione del celibato per i sacerdoti, ma la non obbligatorietà di separarsi dalle mogli per quanti [...] avessero già contratto il matrimonio prima dell'ordinazione. Al Concilio di Tiro (335) riuscì a far distaccare Massimo, vescovo di Gerusalemme, dal partito degli ariani e dei meleziani. Festa, nel Martirologio Romano, 11 settembre. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
ergastolo della patente loc. s.le m. Nel linguaggio delle cronache giornalistiche, il ritiro a vita dell’autorizzazione alla guida in conseguenza di infrazioni del Codice della Strada di particolare gravità. ◆ Ben altra quindi sarebbe stata...