Prelato cattolico (n. 1218 circa - m. presso Montefiascone 1282); magister artium a Parigi, cancelliere dell'univ. di Oxford (1262), lord cancelliere d'Inghilterra (1265), eletto vescovo di Hereford nel [...] giugno 1275. Entrato in conflitto con Giovanni Peckham arcivescovo di Canterbury, fu da lui scomunicato; T. si recò allora a Roma per appellarsi al papa e morì sulla via del ritorno. Canonizzato nel 1320; ...
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Metropolita di Moldavia (n. 1595 - m. 1657); rimase sul trono arcivescovile di Iaşi dal 1632 al 1652 o 1654. A lui si deve l'introduzione della lingua romena nella liturgia, al posto dell'antico slavo, [...] soprattutto come mezzo per opporsi alla propaganda calvinista, svolta da Giorgio I Rákóczy. È autore altresì di opere letterarie che contribuirono al risveglio di una coscienza nazionale romena in Moldavia ...
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Vescovo (m. 400 circa) di Sardica, o secondo alcuni di Naisso. Ad Aquileia godette dell'amicizia di s. Girolamo. Come Elvidio e Gioviniano, negò la perpetua verginità di Maria, per cui nel sinodo di Capua [...] (391) fu condannato e deposto. I suoi discepoli, detti bonosiani (i quali professavano, a quanto sembra, anche l'adozionismo), durarono in Gallia e in Spagna fino al sec. 7º ...
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Patriarca (dal 489) di Costantinopoli (m. Ancira 515); si adoperò per appianare lo scisma fra Roma e Costantinopoli verificatosi durante il patriarcato di Acacio a proposito dell'Enotico di Zenone. Radunò [...] a tal fine un sinodo a Costantinopoli (492), ma respinse la richiesta dei papi Felice e Gelasio di cancellare il nome di Acacio dai dittici; nel 496 fu perciò deposto ed esiliato ...
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Di origine sarda (m. nel 370 o 371); fu eletto alla diocesi di Vercelli nel 345. Oppostosi alla politica filoariana dell'imperatore Costanzo, fu esiliato (355) a Scitopoli e poi in Cappadocia. Restituito [...] a Vercelli nel 361, lottò contro Aussenzio, usurpatore della sede milanese. Gli fu attribuito il simbolo atanasiano Quicumque; ci sono pervenute tre sue lettere. Festa, 16 dicembre. ...
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Scrittore e martire spagnolo (m. 859). Durante la persecuzione spagnola dell'850 fu imprigionato: in carcere scrisse una Exhortatio per due vergini. Liberato, raccolse in una Memoria sanctorum gli atti [...] dei martiri di quelle persecuzioni. Autore d'un Apologeticum contro la religione maomettana, eletto vescovo di Toledo, fu ucciso dai Saraceni prima d'essere consacrato. Festa, 11 marzo ...
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Nome di due scrittori buddisti. Il primo (n. 320 - m. 380 circa), fratello di Asaṅga, passò dalla scuola dei Sarvāstivādin ("piccolo veicolo") a quella Yogacāra ("grande veicolo") e compose numerose opere. [...] Più importante il secondo (n. 400 - m. 480 circa), autore dell'Abhidharmakośa, grande summa del pensiero dei Sarvāstivādin, nonché di opere minori di esposizione delle dottrine Yogacāra. ...
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Si ricordano due vescovi di Metz di questo nome: l'uno vescovo dal 929 (m. St-Trond 962), fautore della riforma monastica; un altro (m. 1005), figlio di Federico I, duca dell'Alta Lorena, vescovo di Verdun [...] e nello stesso anno (984) di Metz: fautore della riforma monastica, fece ricostruire l'abbazia di S. Sinforiano in Metz. ...
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Vescovo ariano di Milano (n. in Cappadocia - m. Milano 374), chiamato dall'imperatore Costanzo a sostituire a Milano il cattolico Dionisio (355); nonostante la viva opposizione cattolica e le condanne [...] conciliari (Rimini 359, Roma 372), grazie al favore dell'imperatrice Giustina, riuscì a mantenere la sua sede fino alla morte; i cattolici elessero allora s. Ambrogio. ...
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Agitatore religioso persiano (m. Cipro 1912), discepolo del Bāb. Il suo nome era Mīrzā Yaḥyā Nūrī, e Ṣ.-i A. ("Aurora dell'Eternità") fu solo l'epiteto religioso da lui assunto. Dopo lo scisma di suo fratello [...] Bahā' Allāh, rimase a capo della minoranza dei Bābī, e fu dal governo turco relegato a Famagosta. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
ergastolo della patente loc. s.le m. Nel linguaggio delle cronache giornalistiche, il ritiro a vita dell’autorizzazione alla guida in conseguenza di infrazioni del Codice della Strada di particolare gravità. ◆ Ben altra quindi sarebbe stata...