GRAVITAZIONE
Edoardo Amaldi-Massimo Testa
(XVII, p. 770)
Dal 1915-16, quando A. Einstein pubblicò i primi lavori in cui poneva le basi della relatività generale (RG), fino alla metà del secolo questa [...] l'uno dall'altro di un tratto verticale z dell'ordine di solo 20 m. Il miglior risultato è ancor oggi quello degli inglesi R. V. Pound In particolare il valore di Ṗb fornisce un argomento molto forte a favore di tale teoria nell'ipotesi che esso sia ...
Leggi Tutto
METEOROLOGIA (XXIII, p. 73; App. II, 11, p. 301)
Ezio ROSINI
La m. non è rimasta estranea al progresso degli studî scientifici seguito alla seconda guerra mondiale, beneficiando in qualche modo anche [...] particolare natura degli studî meteorologici.
Come è noto, la m. rimane legata al suo significato tradizionale di studio del numero di razzi, che portano a scoppiare nella nube delle forti cariche di esplosivo al momento stesso in cui la grandine ...
Leggi Tutto
MAGNETISMO (XXI, p. 922; App. II, 11, p. 243)
Mariano SANTANGELO
Franco MOLINA
Come è noto, i materiali che presentano suscettività magnetica negativa vengono denominati diamagnetici, quelli che hanno [...] ". Nel caso in cui sia μH 〈〈 kT, dalla [1] si deduce: χ = M/H = C/T (legge di Curie), con C = Nμ2/(3kT).
L'interpretazione quantistica aurorali; esse si formano sia in occasione di forti tempeste magnetiche di carattere planetario, sia in assenza ...
Leggi Tutto
SUPERCONDUTTIVITÀ (v. Sopraconduttori, XXXII, p. 148; Temperatura: Resistenza elettrica e superconduttività, App. III, 11, p. 928)
Carlo Rizzuto
Questo fenomeno, che nelle sue manifestazioni più evidenti [...] per diversi elementi in accordo con la relazione TcMa = costante, con M = massa atomica dell'isotopo, a ≈ 0,5; la variazione della di minerali, sfruttando in questi ultimi due casi i forti gradienti di campo magnetico esterno ai solenoidi. In medicina ...
Leggi Tutto
Negli anni 1949-50 si è verificato un nuovo sostanziale progresso, dovuto principalmente a S. Tomonaga (e collaboratori; questi risultati erano stati in parte ottenuti, in Giappone, già negli anni precedenti, [...] stesso, sul rapporto giromagnetico g = μ/[eℏ/(4mc)], (dove m è la massa dell'elettrone), che avrebbe il valore 1 che tale interazione è (almeno alle basse energie) la più forte di cui queste particelle risentano, dalla quasi esatta coincidenza (che ...
Leggi Tutto
ELETTRICHE, MISURE (XIII, p. 685).
Apparecchi elettrici di misura industriale.
Generalità. - Gli apparecchi di misura servono alla misura e al controllo delle varie grandezze elettriche che interessano [...] la costante.
Abbiamo già detto delle cause che possono fare lievemente variare M e R. In più si deve notare che quando lo strumento si trovi a funzionare in prossimità di forti masse magnetiche l'induzione magnetica B può essere alterata. Ma poiché B ...
Leggi Tutto
FISICA NUCLEARE
Renato Angelo Ricci
Introduzione. - La f.n. è nata con la scoperta del nucleo atomico (v. App. IV, ii, p. 624) nel 1911 da parte di E. Rutherford, ossia del luogo, minuscolo alla stessa [...] dell'astrofisica (1025 m).
Il nucleo atomico e i modelli nucleari fenomenologici. - L'alta densità nucleare e la grande energia di legame hanno contribuito all'immagine di un nucleo atomico costituito di nucleoni in forte interazione fra di loro ...
Leggi Tutto
FOTOELASTICITÀ
Enrico Volterra
L'indagine sul comportamento statico delle strutture complesse sollecitate si è venuta perfezionando negli ultimi anni sia con l'ausilio del calcolo, sia soprattutto con [...] importanza ha acquistato la costruzione dei cilindri atti a sopportare forti pressioni, come, per esempio, i cilindri dei motori id., Lateral Extensometer, ibid. (1930); E.G. Coker e L.M.G. Filon, A treatise on Photoelasticity, Cambridge 1931; E.G. ...
Leggi Tutto
Materia
Massimo Testa
Il termine materia, pur nella sua semplicità, non è ancora definibile in senso univoco. Esso trova una formale definizione nell'ambito delle tre grandi rivoluzioni scientifiche [...] microfisica. Le interazioni deboli hanno un raggio d'azione ancora più piccolo di quello delle interazioni forti, dell'ordine di 10−18 m.
Le interazioni deboli furono osservate dapprima nei fenomeni radioattivi, quelli in cui il numero atomico di ...
Leggi Tutto
Introduzione. − L'evoluzione delle conoscenze sperimentali e lo sviluppo di nuove idee teoriche nel campo della fisica subnucleare hanno condotto a una descrizione microscopica della natura, basata su [...] W± → e±ν, μ%ν
Z0 → e+e−, μ+m−
più facilmente identificabili e con molto minore contaminazione da processi puramente adronici sole categorie distinte di forze, gravitazionali, elettrodeboli e forti. Le regolarità alla base di questa sintesi sono ancora ...
Leggi Tutto
forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio volere. In senso fisico: crescere sano...