La specificazione e la caratterizzazione dipendono dalle definizioni che la legge dà della violazione della norma, dalla natura del conflitto, e dall'uso che di quelle definizioni viene fatto nel concreto [...] moralità astratta, né la trasgressione d'una norma sociale in vigore in una società storicamente determinata, ma piuttosto è la mancata Culture, conflict and crime, New York 1965; T. Sellin, M. E. Wolfgang, The measurement of delinquency, ivi 1965; D ...
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INFANZIA
Giuseppe Santaniello
Ester Capuzzo
(XIX, p. 188; App. II, II, p. 31)
Legislazione. - La legislazione sull'i. non ha avuto uno svolgimento organico e unitario, ma appare frazionata in una serie [...] della gravidanza; l. 4 agosto 1978 n. 479, conversione in legge con modificazione del D.L. 6 luglio 1978 n. del minore nel diritto di famiglia italiano, in Giurisprudenza Italiana, 4 (1980), p. 196; M. Lodi, I diritti del bambino, dell'uomo ...
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Il termine contraffazione ha sfumature semantiche controverse, più o meno estese secondo le nazioni e le rispettive legislazioni. Tuttavia, in linea generale, vi è da differenziare innanzi tutto la contraffazione, [...] Consiglio Nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL), Le falsificazioni alimentari del 'made in Italy' nei mercati nazionali ed internazionali, Roma 2004; M. Centorrino, F. Ofria, L'economia della contraffazione: un fallimento di mercato, Catanzaro ...
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(VIII, p. 206; App. I, p. 329; IV, 1, p. 329)
Esercizio della caccia e legislazione. - La c., sempre meno esercitata ed esercitabile sul territorio nazionale a causa delle mutazioni morfologiche e del [...] Diritto e società, 1980, p. 189; F. Pizzetti, La legge quadro sulla caccia, in Regioni, 1982, p. 46; G. Di Giovine, Diritto e ambiente, Milano 1983; G. M. Pistilli, La legge statale sulla caccia, Campobasso 1984; A. Totero, La nuova legge venatoria ...
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La parola serve a indicare istituti diversi nella sostanza, ma che si ricollegano tutti, formalmente, all'idea di affidare, raccomandare (lat. commendare), sia che si tratti di una persona che raccomanda [...] nova Ecclesiae disciplina, Lucca 1728, parte II, lib. III, De commendis, cap. X-XXI, pp. 569-609; Fr. M. Permaneder, v. Commenda, in Kirchenlexicon, 2ª ed., p. 694 segg.; P. Hinschius, System des Kathol. Kirchenrechts, III, Berlino 1884, p. 109 segg ...
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QUEBEC (A. T., 129)
Herbert John FLEURE
Henry FURST
Herbert John FLEURE
Città del Canada, capoluogo della provincia omonima (v. appresso), situata sulla riva settentrionale del fiume San Lorenzo, [...] Kirke, First English conquest of Canada, Londra 1871; 2ª ed., 1908; J. M. Le Moine, Picturesque Quebec, Montreal 1882, con carte della città; F. Parkman, France and England in North America, voll. 16, Boston 1865-1884; id., A half-century of conflict ...
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(XII, p. 458; App. II, I, p. 761; III, I, p. 470; IV, I, p. 578)
Negli ultimi decenni, il principio del d. ha sempre più incontrato un diffuso favore tra gli uomini politici e gli specialisti di scienze [...] del trasferimento di compiti alle regioni.
I due più autorevoli partecipanti, M. S. Giannini e F. Benvenuti, che sono fra i padri fondatori del regionalismo in Italia, hanno osservato, il primo, che in Italia non solo non si è attuata quella riforma ...
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. Per "diritto agrario" s'intende il complesso delle norme, sia di diritto privato sia di diritto pubblico, che regolano i soggetti, i beni, gli atti e i rapporti giuridici pertinenti all'agricoltura: [...] e di particolari atteggiamenti giuridici.
Bibl.: Per gli scriptores de re rustica romani (M. Porcio Catone censore. Varrone, Columella, Palladio), v. le singole voci; in particolare per Catone, v. A. Arcangeli, I contratti agrari nel "De agri cultura ...
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. Disciplina scientifica che affronta i numerosi e complessi problemi emergenti dai rapporti che intercorrono tra l'uomo e l'ambiente, in cui egli vive e lavora, allo scopo di realizzare, attraverso la [...] si armonizzino con le capacità e i limiti dell'uomo. In senso stretto, con riferimento cioè alle macchine e al posto interventi per l'adattamento del lavoro alla persona umana.
Bibl.: M. De Montmollin, Nouvelles prospectives dans l'étude du travail, ...
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MONTPELLIER (A. T., 35-36)
Gino LUZZATTO
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Hérault, sorta a 10 km. dal Mediterraneo su un'altura poco elevata [...] (27 m.), ma facilmente difendibile, nel punto in cui i garrigues più si avvicinano al mare, lungo la via romana che da Nîmes porta a Tolosa. Il centro primitivo constava di due nuclei, Montpellier presso il Peyrou e Montpelliéret verso l'Esplanade, ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...