In senso proprio, modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è [...] ª sinfonia di Beethoven, quella di Chopin.
Scienza militare
Nel linguaggio militare, colonna di m., l’insieme delle truppe inm.; unità di m. (e scaglione di m.), frazione in cui è divisa la colonna a evitarne l’eccessivo allungamento; formazione di ...
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Ammiraglio (n. Scalea o Lauria 1245 circa - m. in Catalogna 1304), figlio di Bella, nutrice di Costanza di Svevia, che fu poi regina d'Aragona. Per la protezione di costei L. ebbe cariche importanti in [...] Carlo II). Più tardi assalì l'isola di Gerba. Accorso in difesa dell'Aragona (1285), minacciata da Filippo III di Francia ribelli, sconfiggendoli a Capo d'Orlando (1299) e a Ponza (1301). Dopo la pace di Caltabellotta (1302) si ritirò in Catalogna. ...
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Uomo politico ungherese (n. Szilágycseh, Transilvania, 1886 - m. in URSS 1937). Socialista rivoluzionario, fatto prigioniero dai Russi durante la prima guerra mondiale, svolse propaganda presso i prigionieri [...] ungheresi durante il governo di Kerenskij; conobbe Lenin e ottenne un comando nell'Armata Rossa. Tornato (nov. 1918) in Ungheria, vi organizzò il Partito comunista ungherese; arrestato (febbr. 1919), strinse un patto con i capi socialdemocratici. Il ...
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Ammiraglio inglese (n. Bridgwater, Somersetshire, 1599 - m. in navigazione presso Plymouth 1657); dopo essersi distinto durante la guerra civile fu nominato (1649) generale di mare dal governo, che gli [...] affidò l'incarico di inseguire con una squadra quella del principe Rupert Stuart, riparato nel Mediterraneo. B. riuscì (1650) a battere l'avversario a Malaga e a Cartagena. Scoppiata la prima guerra anglo-olandese ...
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Scrittore italiano (n. Livorno 1888 - m. in guerra a Zagora sul Monte Cucco 1915); esordì con poesie d'ispirazione carducciana. Nel 1910 succedette al padre Averardo nella direzione del Nuovo giornale [...] di Dante, ne tenne pubbliche letture. Cresciuto in ambiente anticlericale, giunse, nel 1914, attraverso una opere seguenti, 1916), le Lettere dal fronte, agosto-novembre 1915 (1916, a cura di M. Bontempelli), i Colloqui scritti al fronte (1918). ...
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Discendente (n. Costantinopoli 1292 circa - m. in Grecia 1383) da nobile famiglia greca, fu acclamato imperatore dalle milizie (1341), ma riuscì a salire al potere solo nel 1347, dopo una lunga guerra [...] con la reggente Anna di Savoia per regnare da solo per 10 anni e quindi come coimperatore con Giovanni V, cui diede in sposa la figlia Elena. Ma Giovanni V, sotto la minaccia di essere escluso dal potere, nel 1354 lo costrinse ad abdicare. Scrisse ...
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Successore (n. Todi - m. in Crimea 655) di Teodoro I, di cui era stato apocrisiario a Costantinopoli. Eletto nel luglio 649, in un momento assai critico per l'affermarsi del monotelismo sostenuto dagli [...] portò nel 653, per mano dell'esarca Teodoro Calliope, all'arresto e alla deportazione a Costantinopoli del papa, che fu duramente maltrattato, processato e deposto; esiliato in Crimea, vi morì il 16 sett. 655. Festa, 13 apr. (fino al 1970, 12 nov.). ...
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Ammiraglio italiano (n. San Felice sul Panaro 1888 - m. in mare 1943). Nel primo conflitto mondiale si distinse nel bombardamento di Durazzo quale primo direttore del tiro della nave Pisa; durante la seconda [...] una divisione navale, prese parte agli scontri di Capo Teulada e del 28 marzo 1941 nel Mediterraneo centrale. Infine, comandante in capo delle forze navali da battaglia, al momento dell'armistizio, affrontò risolutamente la nuova situazione. Perito ...
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Generale e uomo politico panamense (n. Santiago 1929 - m. in un incidente aereo 1981). Colonnello e comandante della Guardia nazionale, nel 1967 organizzò il colpo di stato che rovesciò il governo di A. [...] Arías. Uomo forte del nuovo regime, capo del governo dal 1972 al 1978, nel 1977 riuscì a concludere con gli USA un nuovo trattato per il Canale di Panama. Dopo il ritorno alla normalità costituzionale ...
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Pittore (n. Siena 1477 - m. in Francia dopo il 1533). Fu a Firenze, a Roma e a Siena. Mosse probabilmente da B. Fungai, con ricordi umbri (Siena, Carmine: Ascensione del 1512), e fu poi influenzato da [...] e più ancora dai fiorentini Piero di Cosimo, fra Bartolomeo e Andrea del Sarto (Annunciazione e Visitazione, 1518, Siena, Accademia). Numerose le sue opere a Siena: affreschi in S. Bernardino (1518, in collaborazione con il Beccafumi e il Sodoma) e ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...