ciclo metabòlico Serie di reazioni catalizzate da enzimi, che avvengono entro una singola cellula, collegate tra loro in modo che il prodotto di una reazione diventi il substrato della reazione successiva [...] piccole variazioni di energia. Inoltre, ciascuna reazione può modificare la sua velocità a seconda delle necessità della cellula, in modo che il c.m. possa avvenire con il minimo dispendio sia di materia che di energia.
I più importanti cicli
Fra i ...
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Sistema di smaltimento di rifiuti organici basato sulla trasformazione, per via fermentativa, di parte dei rifiuti stessi (immondizie, sottoprodotti agricoli, fanghi dei processi di trattamento delle acque [...] Circa il 76% di questa quantità proviene dalla raccolta differenziata in ambito urbano e il restante 24% da fanghi di depurazione e sottorifiuti industriali. Il d. m. 8 maggio 2003 prevede una soglia minima di investimento ( ...
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Acido bicarbossilico, HOOCCH2COOH, rinvenuto in varie piante e in particolare nel succo di bietola; si presenta in cristalli triclini, solubili in acqua, alcol ed etere; si prepara per sintesi partendo [...] e di grande importanza per il metabolismo intermedio.
Molto importante, in farmacologia è la malonilurea, ureide dell’acido m., più nota come acido barbiturico.
Dall’acido m., per riduzione di entrambi i suoi gruppi carbossilici, deriva la ...
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somatòtropo, ormóne In biochimica e fisiologia, ormone proteico (detto anche ormone dell'accrescimento), spesso contrassegnato con le sigle hGH (dall'ingl. human growth hormone ") o STH (dall'ingl. somato-tropic [...] presenti due ponti disolfuro. Scoperto nel 1921 da H. M. Evans negli estratti ipofisari, nell'uomo, è sintetizzato anteriore, di cui rappresenta il composto ormonale prodotto in maggior quantità.
Attività biologica
La secrezione ipofisaria di o ...
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Tessuto embrionale con funzione di sostegno, trofica e formativa. Il m. è chiamato tessuto connettivo embrionale; da esso derivano tutti i tipi di connettivo presenti nell’adulto e le sue cellule, nel [...] grosso nucleo, nucleoli, scarsi mitocondri e apparato di Golgi poco sviluppato. Il m. indifferenziato ha un caratteristico aspetto reticolare che poi perde in rapporto al tipo di differenziamento a cui va incontro. Tumori mesenchimali Tumori, benigni ...
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Nello sviluppo dell’encefalo dei Vertebrati, la quarta vescicola cerebrale che si differenzia fra il mesencefalo e il mielencefalo. La parete dorsale del m. è di natura nervosa e si sviluppa considerevolmente [...] una formazione mediana impari, il verme, e due emisferi cerebellari ai lati (➔ cervelletto). Il m. è separato, in avanti, dal mesencefalo da un solco, l’istmo, cui corrisponde all’interno, sporgente nella cavità del IV ventricolo, una plica trasversa ...
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(o metarene) Apparato escretore embrionale dei Vertebrati che permane come rene definitivo negli Amnioti adulti. Nell’embrione si sviluppa caudalmente al mesonefro di ciascun lato e si sostituisce a esso: [...] posteriormente e dorsalmente al mesonefro) dal quale si differenzierà la parte corticale del metanefro. In nessuno stadio dello sviluppo, il m. si presenta metamerico. Il diverticolo dorsale costituirà l’uretere, e, dilatandosi alla sua estremità ...
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Nel pugilato, l’azione di abbattere un avversario senza che questi riesca a rialzarsi entro 10 secondi, mettendolo fuori combattimento.
In genetica, k. del gene bersaglio, tecnica secondo la quale si sostituisce [...] di geni e non una sostituzione. Alla fine degli anni 1980 M.R. Capecchi e altri ricercatori, utilizzando le ES (embryonic stem cell) per esperimenti di trasferimento genico, dimostrarono che in esse i nuovi geni introdotti si inserivano nel sito del ...
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Concezione che, in contrapposizione al meccanicismo e avvicinandosi piuttosto al vitalismo, considera la struttura organizzata propria degli esseri viventi non interpretabile esclusivamente in base a principi [...] ad ammettere principi dichiaratamente metafisici come l’entelechia di H. Driesch). Tra i più noti biologi sostenitori di queste teorie sono M.-F.-X. Bichat, C. Bernard e in tempi più recenti J.S. Haldane, E.S. Russell, J. Needham e L. von Bertalanffy ...
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Sostanza prodotta dalle piante superiori, che esercita nell’organismo vegetale una funzione analoga a quella degli ormoni nell’organismo animale. Con il termine f. vengono indicate anche alcune sostanze [...] della differenziazione cellulare e vengono perciò impiegati per la conservazione di organi carnosi vegetali quali patate, bulbi ecc. di cui inibiscono la germinazione. In concentrazioni elevate (10-3 M o più) quasi tutti i f. hanno azione erbicida. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...