Membrana che connette il cuore embrionale dei Vertebrati con la parete del corpo. Deriva dai foglietti viscerali del mesoderma che, riunendosi dorsalmente e ventralmente al cuore, danno luogo a un m. dorsale [...] e a uno ventrale, che poi scompaiono; ciò mette in comunicazione gli spazi celomatici dei due lati cosicché il tubo cardiaco si trova libero nel sacco celomatico che, in quel tratto, forma la cavità pericardica. ...
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Franklin, Rosalind. - Chimica britannica (Londra 1920 - ivi 1958). Esperta nelle tecniche di cristallografia a raggi X, contribuì in modo fondamentale a determinare la struttura del DNA con J. Watson, [...] F. Crick e M. Wilkins. A lei si deve la scoperta che il DNA è composto da un doppio filamento e che la molecola esiste in due differenti forme; determinò anche la posizione del desossiribosio nella molecola. ...
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Virologo cecoslovacco (n. Jablonec 1913 - m. 1998), dal 1953 è stato direttore dell'istituto di virologia della Slovenská Akadémia Vied di Bratislava e professore di virologia all'università Komenský della [...] stessa città. Si è occupato in particolar modo del virus dell'influenza A1 e di quello dell'encefalite, mettendo a punto strumenti per il controllo e la diagnosi delle infezioni virali nell'uomo. ...
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Cellula immatura della serie bianca del sangue da cui derivano i granulociti; è priva di granulazioni specifiche. Si origina ed è reperibile nel midollo osseo, la sua presenza in circolo è patologica (leucemie).
Mieloblastosi [...] Presenza di m. nel sangue circolante e di proliferazione mieloblastica in tessuti che in condizioni normali non hanno funzione emopoietica. Si verifica nel corso di alcune leucemie. ...
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riftìa Verme (Riftia pachyptila) del phylum Pogonofori, privo di bocca e apparato digerente; arriva a misurare anche 1 m di lunghezza e vive attorno alle sorgenti idrotermali abissali degli oceani, all'interno [...] di tubi verticali permanenti profondamente infissi nelle fenditure delle rocce. Vive in simbiosi con batteri in grado di formare materia organica in assenza completa di luce solare. ...
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Batteriologo tedesco (n. 1881 - m. 1969), la cui fama è essenzialmente legata allo studio della sindrome che da lui ha preso il nome. n Sindrome di R.: patologia di origine sconosciuta, correlata alla [...] presenza dell'antigene di istocompatibilità HLA B27, a insorgenza postinfettiva. Colpisce in maggior misura gli uomini attorno al quarto decennio di vita. ...
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Biologo danese (n. Copenaghen 1891 - m. 1956), direttore dell'istituto di biologia della Fondazione Carlsberg di Copenaghen (dal 1932). Specializzato nella coltura dei tessuti in vitro, con questo metodo [...] ha affrontato varî problemi di patologia e fisiologia cellulare. Ha scritto, fra l'altro, alcuni trattati: Gewebezüchtung (3a ed. 1930); Biology of tissue cells (1946) ...
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Biologo tedesco (n. Monaco di Baviera 1902 - m. 1970); prof. di zoologia all'univ. di Berna. Ha eseguito numerose ricerche di embriologia sperimentale (induzione neurale, sviluppo dei gangli spinali, azione [...] di sostanze chimiche sullo sviluppo dell'uovo di Tubifex) e di citologia (ultrastruttura del citoplasma). Tra le opere Einführung in die physiologische Embryologie (1946). ...
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Chimica
In biochimica, molecole particolari la cui comparsa o le cui variazioni segnalano la presenza di fenomeni di varia natura, anche patologici
Per i m. tumorali ➔ tumore.
Trasporti
In aeronautica, [...] radiofaro usato per favorire l’atterraggio strumentale di un aeromobile; i m. sono disposti a distanze diverse, in direzione delle piste degli aeroporti. ...
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(o mielocita) Cellula immatura della serie granulocitaria; deriva dal promielocito e origina il metamielocito; secondo le caratteristiche tintoriali delle sue granulazioni citoplasmatiche, si distingue [...] in neutrofilo, eosinofilo, basofilo (➔ leucocito). I m. normalmente non sono presenti in circolo, ve ne sono pochi nelle leucemie acute e nelle sindromi pseudoleucemiche, numerosi nella leucemia mieloide cronica. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...