In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] sec. con G. Fabrici d’Acquapendente, W. Harvey e M. Malpighi. Fu Harvey a formulare per primo l’importante principio che deve autocostruire e crescere sulla base di un piano-programma che porta in sé. L’e., quindi, fin dalla fusione dei gameti, non ...
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In botanica, sinonimo di fungo, frequentemente usato come prefisso o suffisso in parole composte del linguaggio scientifico, per indicare relazione con i funghi.
Micetofagia Attitudine ad alimentarsi di [...] della pianta ospite, passando dalla simbiosi a un vero parassitismo, consumano le cellule dei m. simbionti.
Nelle scienze biomediche, il temine m. si usa in riferimento a microrganismi unicellulari sferoidali (per es., lieviti) o a quelli che formano ...
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In fisica, funzione introdotta per caratterizzare particolari campi di forza posizionali ed estesa, sotto opportune condizioni, a campi vettoriali di natura qualsiasi.
Per estensione, il complesso dei [...] Y, Z sono i moduli dei vettori X, Y, Z, come mostrati in fig. 2, e cioè sono le componenti di F rispetto a una terna su P è la forza di gravitazione universale, indicando con m la massa di P, con M quella di Q e con G la costante di gravitazione ...
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In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] Questi r. endocellulari sono modificati dal legame con l’ormone in modo da esporre sulla loro struttura proteica dei siti di ligando è molto elevata, essendo compresa tra 10–9 e 10–11 M; come già detto, tranne che per gli ormoni steroidei e per ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] (con altezze < 1 m) e s. erosive maggiori (con altezze > 1 m); alle prime appartengono quelle prodotte dalla un gruppo ordinato è un insieme dotato della s. d’ordine e della s. di gruppo, in modo tale che se a<c, b<d allora a+b<c+d; ...
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In biochimica, sigla dell’enzima ribulosio-1,5-bifosfatocarbossilasi-ossigenasi che catalizza la carbossilazione del ribulosio-1,5-bifosfato con formazione di due molecole di acido 3-fosfoglicerico, nella [...] delle foglie (è localizzata negli stromi) ed è probabilmente la proteina più abbondante in natura. Ha un peso molecolare (p.m.) di 560.000; è composta da 8 subunità maggiori (p.m. 56.000) che ne costituiscono la parte centrale, e da 8 subunità minori ...
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In embriologia, uno dei tre foglietti embrionali (detto anche mesoblasto o foglietto embrionale intermedio) che durante lo sviluppo dei Metazoi triblasteri si differenzia interponendosi fra ectoderma ed [...] tutti gli organi e le strutture (derivati mesodermici) costituenti la maggior parte del corpo dei Vertebrati.
In molti Invertebrati il m. si origina fin dalle primissime fasi della segmentazione. Nei Cordati (anfiosso, Anfibi, Uccelli ecc.) il ...
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In genetica molecolare, tratto di DNA ripetuto molte volte, caratterizzato da una sequenza di due o tre nucleotidi ripetuta in gruppi sparsi in tutto il genoma. La lunghezza del m. varia da individuo a [...] dinucleotidica citosina-adenina (CA) ripetuta da 5 a 50 volte consecutive; le ripetizioni sono presenti in media ogni 10.000 basi circa. In genere il m. CA fiancheggia sequenze di DNA presenti una sola volta nel genoma, dette sequenze uniche. Con ...
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In biologia molecolare, è detta southern b. una tecnica (dal nome del biologo scozzese E.M. Southern) che permette di riconoscere specifici frammenti di DNA mediante ibridazione con sonde marcate. La [...] evidenzia specifiche molecole di RNAm, le quali, dopo l’estrazione e la denaturazione, il trattamento con formaldeide per distenderle in forma lineare, sono separate con l’elettroforesi su gel. L’RNAm viene trasferito su nitrocellulosa, esposto a una ...
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In biologia, insieme di processi ed eventi evolutivi, dimostrabili attraverso reperti fossili, che determinano l’origine e lo sviluppo delle categorie sistematiche maggiori (famiglie, ordini, classi ecc.), [...] sono quindi contemporaneamente eventi microevolutivi. A livello fenotipico le differenze sono notevoli e sotto questo aspetto la m. non può essere ricondotta alla microevoluzione se si intende l’evoluzione biologica come mutamento di caratteristiche ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...