In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] specifici di legame per gli ioni Na+ sul lato citosolico e per il K+ sul lato extracellulare della m. plasmatica (fig. 6). In questa proteina, sia il ciclo catalitico sia le attività di pompa ionica dipendono da reazioni di trasferimento di gruppi ...
Leggi Tutto
miscùglio In chimica, aggregato di due o più sostanze diverse (dette componenti del m.) che si ha quando le particelle elementari dei componenti si mescolano più o meno intimamente senza combinarsi chimicamente. [...] Si distingue inm. omogeneo (detto com. soluzione →) e m. eterogeneo, a seconda che sia presente una sola fase o più di una. ...
Leggi Tutto
Chimico tedesco (n. Monaco di Baviera 1866 - m. in guerra presso Sommepy, Marna, 1915); prof. all'univ. di Monaco, è noto per importanti ricerche di chimica organica (pirrolo, nitro- e nitrosoderivati, [...] reazioni caratteristiche di aldeidi e chetoni, sintesi degli zuccheri, struttura della bilirubina, ecc.); in partic., con E. Fischer scoprì la reazione di epimerizzazione per mezzo della quale preparò numerosi zuccheri steroisomeri (per es., L- ...
Leggi Tutto
In chimica e in biochimica, le molecole costituite da un rilevante numero di atomi e il cui peso molecolare è uguale o superiore a 5000. Sono costituite da molte unità più piccole legate tra loro tramite [...] , invece, viene usato preferenzialmente per indicare i prodotti delle reazioni di sintesi (polimerizzazioni) o, comunque, quelle m. in cui vi è una stretta regolarità nella successione dei monomeri costituenti la catena; inoltre, per polimero si può ...
Leggi Tutto
In senso ampio, sostanza particolare avente determinati caratteri; ha quindi significato vicino a quello di materia, ma mentre materia indica per lo più una sostanza omogenea, m. può indicare un insieme [...] il verde. L’effetto elettroluminescente si ottiene applicando opportunamente una tensione al fosforo.
Nel campo della fotonica, i m. in uso sono i semiconduttori cristallini e gli isolanti amorfi, i primi con riferimento a sorgenti e ricevitori, i ...
Leggi Tutto
In chimica, nome generico dato a quei composti organici (detti anche tioli o tioalcoli) che si possono considerare derivati dagli alcoli per sostituzione di un atomo di zolfo all’ossigeno del radicale [...] idrocarburici. Hanno la stessa costituzione degli acetali (con lo zolfo al posto dell’ossigeno).
Dalla reazione fra m. e chetoni in presenza di acido cloridrico derivano i mercaptoli, classe di composti che corrispondono alla formula generale R2C(SR ...
Leggi Tutto
Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] essere realizzate a freddo, più spesso tuttavia si opera a caldo, entro intervalli di temperatura, variabili da m. a m., in cui risulta opportuno eseguire la lavorazione meccanica. La lavorazione a freddo, che comporta un aumento dell’energia interna ...
Leggi Tutto
Elemento chimico bivalente di numero atomico 12, peso atomico 24,312, simbolo Mg, del 2° gruppo del sistema periodico.
Chimica
Generalità
È noto fin dal 1808, quando H. Davy ne descrisse la preparazione [...] direttamente con gli alogeni, con il fosforo, con lo zolfo. La combustione avviene facilmente quando il m. è in polvere fine o in nastri; se in pezzi di un certo spessore e ampia area, la combustione si mantiene con difficoltà poiché mentre il ...
Leggi Tutto
Metallo nobile, lucente, di caratteristico colore giallo, che per la sua duttilità e malleabilità, oltre che per la sua rarità, è considerato tra i metalli più preziosi.
Chimica
Elemento chimico di simbolo [...] grammo di o. per t di roccia; queste miniere sono di solito molto profonde: negli USA oltre 2000 m, in India circa 3000 m, in Sudafrica anche 4300 m; nel Nevada si hanno miniere a cielo aperto. Una parte notevole dell’o. si ottiene come sottoprodotto ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio scientifico, l’insieme delle modalità di svolgimento di un fenomeno complesso, descritto (anche in forma ipotetica) come riconducibile a diverse fasi o al concorso di più fattori. Nel linguaggio [...] urti, hanno spesso il compito di fornire la forza necessaria a mantenere in contatto membri del m. che altrimenti si distaccherebbero (coppie a chiusura di forza).
In alcuni m., in genere di piccole dimensioni (per es., gli orologi), le molle hanno ...
Leggi Tutto
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...