´m Pseudonimo (propr. "zefiro") del poeta iraniano ῾Alī Ṣadārat (n. Ardakān, Yazd, tra il 1916 e il 1917). Pur ispirandosi alla poesia classica della qaṣīda e del ghazal, N. ha creato uno stile moderno [...] immune da qualsiasi estremismo. Nelle sue poesie, raccolte in Tarānehā-ye Nasīm ("Melodie di Nasim", 1941), canta soprattutto l'amore, mentre rari sono i cenni alle questioni sociali. ...
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In letteratura, il testo poetico destinato alla musica, soprattutto nei casi in cui tale testo ha importanza rilevante rispetto alla musica o ha avuto una sua vita indipendente (come nel caso dei m. di [...] P. Metastasio); negli altri casi, si parla correntemente di libretto d’opera.
Per il significato del termine in musica ➔ opera. ...
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´m Scrittore arabo di Spagna (sec. 12º), originario di Santarém, autore della più importante antologia e storia letteraria della poesia arabo-spagnola (adh-Dhakhīra, "Il tesoro"). Attraverso lui conosciamo [...] notevoli frammenti del maggiore storico della Spagna musulmana, Ibn Ḥayyān, la cui opera è in buona parte perduta. ...
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Critico letterario e scrittore italiano (Biella 1901 - Roma 1967). Tra i maggiori critici del Novecento, mise a punto, in un panorama dominato dal crocianesimo, un sistema interpretativo nuovo che si giovava [...] Torino di Gramsci e Gobetti, dove fondò e diresse, con M. Gromo e S. Solmi, la rivista Primo tempo mentre attendeva letteratura europea. Dal 1950 insegnò nella univ. di Messina, poi in quella di Roma. Collaborò a varî giornali e riviste (Il Baretti ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] ’Émile ou De l’éducation costituiva un modello del r. d’idee, che ebbe fortuna in Germania con C.M. Wieland e massimamente con Goethe; un piacevole umorismo domina in J.P. Richter.
Il r. italiano, offuscato nel favore del pubblico dal prestigio della ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] di lenga furlana). Il suo interesse per la poesia dialettale trovò espressione in due importanti antologie: Poesia dialettale del Novecento (in collab. con M. Dell'Arco, 1952) e Canzoniere italiano. Antologia della poesia popolare (1955; poi ...
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Scrittore e drammaturgo francese (Maisons-Laffitte 1889 - Milly-la-Forêt, Fontainebleau, 1963). Svolse un'attività multiforme, dedicandosi alla poesia e al romanzo, al teatro e al cinema, alla pittura [...] ), opera-oratorio, per la musica di Igor Stravinskij, trad. in latino di J. Daniélou; La machine infernale (1935); Les 1930), scritto e diretto da lui con la collaborazione tecnica di M.-J. Arnaud. Autore dei dialoghi e interprete di Le baron fantôme ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] una nuova epistola è stata scoperta e pubbl. da M. Feo nel 1985); ebbero a disposizione l'autografo del Bucolicum carmen (12 egloghe, 1346-48; modificate e corrette più volte in seguito), allestito dal poeta nel 1357; si formarono sulle numerosissime ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] una propria compagnia, chiamandovi come prim'attrice la giovane M. Abba, alla quale rimase legato da profonda passione il clima si fa di dramma e di tragedia (Sei personaggi in cerca d'autore, 1921, l'opera scenicamente rivoluzionaria che, insieme ...
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Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] in ottave di grande e immediato successo; presentato come continuazione dell'Orlando innamorato di M.M. Boiardo, 1517 si rifiutò di seguire il cardinale, nominato vescovo di Buda, in Ungheria e dovette lasciarne il servizio. Nel 1518 passò alla corte ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...