Scrittore italiano (Senigallia 1863 - Roma 1939). Muovendo da brevi romanzi o novelle di stampo ancora verista, d'un verismo lombardo alla De Marchi, P. giunse via via a esprimere il suo dissidio - tra [...] liriche dello stato d'animo dell'autore; o meglio, in una sorta di diario lirico-riflessivo dei propri viaggi nel poi «furioso», 1933; Casa Leopardi, post., a cura di P. Pancrazi, 1948; Per amore di Biancofiore, post., a cura di M. Valgimigli, 1948. ...
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Scrittrice canadese (Wingham, Ontario, 1931 - Port Hope, Ontario, 2024). Tra le più note autrici contemporanee di racconti brevi, fin dalla raccolta d'esordio ha prestato una particolare attenzione alle [...] la libreria Munro's Books. Separatasi dal marito, di cui in arte ha conservato il cognome, è tornata a vivere nell'Ontario Castle Rock (2006; trad. it. 2007), in cui lo sguardo di M. spazia dalla storia familiare alla narrazione autobiografica; Too ...
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Poeta e romanziere australiano (n. Brisbane 1934). Sia nelle liriche che nei romanzi ricorrono alcuni temi tipici della sua produzione: la fanciullezza in Australia, la peculiarità del Paese, l'attrazione [...] ha poi insegnato per due anni dopo la laurea. Nel 1959 si è trasferito in Europa dove è rimasto fino al 1968, insegnando tra l'altro a Londra e versi (da cui sono tratti i Selected poems, 1981) M. evoca un rapporto metamorfico tra uomo e natura, il ...
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Poeta statunitense (West Hills, Long Island, 1819 - Camden, New Jersey, 1892). Fortemente legato a una visione armonica dell'universo naturale, che trova nei fondamenti progressisti del trascendentalismo [...] 1867), arricchita da Drum Taps, e la quinta (1871), in cui apparve Passage to India, le Leaves ottennero un consenso suo influsso sulla poesia inglese ed europea, grazie alla mediazione di W. M. Rossetti e di O. Wilde prima, e poi a quella di ...
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Romanziere colombiano (Aracataca, Magdalena, 1927 - Città del Messico 2014). Ha mescolato nella sua opera la dimensione reale e quella fantastica, dando impulso allo stile della narrativa latino-americana [...] che più conta nel romanzo è la particolare struttura narrativa in cui la metafora e il mito acquistano valore nel quadro feliz e indocumentado (1974), G. M. è tornato al romanzo con El otoño del patriarca (1975), in cui rievoca, con il suo personale ...
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Scrittrice inglese (n. Londra 1882 - m. suicida nel fiume Ouse 1941). Prestigiosa rappresentante del Bloomsbury Group, fu scrittrice, saggista e critica di forte personalità, che emerse anche nel suo impegno [...] . it. 1950), che aggiunge inediti a una raccolta pubblicata prima dei romanzi col titolo Monday or Tuesday, e volumi di saggi vari, in parte critici; Death of the moth (1942), The moment (1947), The Captain's death bed (1950), tutti a cura del marito ...
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Scrittore giapponese naturalizzato britannico (n. Nagasaki 1954). Perfettamente integrato nella cultura britannica, privilegia una forma di scrittura non lontana dal tradizionale realismo occidentale, [...] corsi di scrittura creativa, avendo tra gli insegnanti M. Bradbury e A. Carter.
Opere
Alle sue An artist of the floating world, 1986, trad. it. 1988), ambientati in Giappone. È però un romanzo integralmente britannico il già citato The remains of ...
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Architettura
Orientamento (detto anche decostruttivismo) emerso nella produzione architettonica degli ultimi due decenni del 20° sec. nel panorama sia statunitense sia europeo. Pur non trattandosi di [...] d. sono stati considerati, almeno per talune fasi del loro lavoro, G. Behnisch, Th. Mayne, M. Rotondi, E.O. Moss e altri.
Letteratura
In ambito critico-letterario, metodologia critica, nata negli Stati Uniti negli anni 1970 nella cosiddetta scuola ...
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Scrittore giapponese (Uchiko, pref. di Ehime, Shikoku, 1935 - Tokyo 2023). Considerato a lungo uno degli scrittori più scomodi, sia per il suo rifiuto di una prosa convenzionale sia per i ripetuti attacchi [...] del linguaggio, il carattere sperimentale sono gli aspetti più significativi della sua opera, in cui è evidente una profonda assimilazione della cultura occidentale (da V. Turner, M. Bachtin, Ju. Lotman a W.B. Yeats, W. Blake, F. O'Connor e ...
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Scrittore belga (Gand 1862 - Nizza 1949) di lingua francese. Esponente del simbolismo, nei suoi primi drammi, tra cui Pelléas et Mélisande (1892), diede vita a un mondo onirico e allusivo, dominato da [...] C. Debussy), Intérieur, La mort de Tintagiles, Alladine et Palomides (tutti del 1894), Aglavaine et Sélysette (1896). In Pelléas soprattutto M. diede il meglio della sua arte elegante e malinconica, sensitiva al massimo. Alle opere drammatiche egli ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...