Scrittore e poeta argentino (Buenos Aires 1899 - Ginevra 1986). Compiuti i primi studî in patria, visse (1914-18) a Ginevra e (1919-21) in Spagna, dove promosse insieme ad altri giovani poeti e scrittori [...] , 1942; Un modelo para la muerte, 1946; Crónicas de Bustos Domecq, 1967; con M. Guerrero: Manual de zoología fantástica, 1957; El libro de arena, 1977). Pure in tale varietà di interessi, l'opera di B. si presenta sostanzialmente unitaria, imperniata ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Luzzara 1902 - Roma 1989). Sceneggiatore di molti film di successo di V. De Sica (Sciuscià,1946; Ladri di biciclette, 1948), che ne fecero un punto di riferimento del [...] nel cinema come sceneggiatore (Darò un milione, 1935, di M. Camerini), affermandosi poi con Quattro passi fra le nuvole ). Nel 1973 pubblicò un volume di poesie in dialetto, Stricarm' in d'na parola ("Stringermi in una parola"). L'umorismo di Z. nasce ...
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Scrittore italiano (Seravezza 1881 - Forte dei Marmi 1958). Dopo i primi lavori di poesia e di teatro (una poesia descrittiva e narrativa, con echi dannunziani, evidenti nella sensuale ricerca di risalto [...] .
Vita
Da giovane fu marinaio e meccanico, e, emigrato in Egitto, vi dimorò a lungo commerciando. Ha collaborato a molti un eloquio cadenzato e simbolico che ricorda P. Claudel e M. Maeterlinck, già si profilano quelle caratteristiche che saranno poi ...
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Scrittore cinese (n. Gaomi, Shandong, 1955). Di famiglia contadina benestante, durante la rivoluzione culturale fu allontanato dalla scuola e lavorò come operaio e contadino. Entrato (1976) nell'Esercito [...] tredici passi", 1989) e Jiuguo ("Il paese del vino", 1992), M. Y. è tornato all'ispirazione originaria con Feng ru fei tun dei suoi nove figli. Una scelta dei suoi racconti è apparsa in Italia col titolo L'uomo che allevava i gatti e altri racconti ...
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Pseudonimo del giornalista e scrittore italiano Curzio Suckert (Prato 1898 - Roma 1957). Personalità poliedrica, indipendente e controversa, passò dall'adesione al fascismo, all'antifascismo (che gli [...] stesso - dopo essere passato per il "novecentismo" europeizzante di M. Bontempelli - aveva contribuito a creare; e accanto a prose raccolte di suoi scritti, per lo più già apparsi in giornali, da Io, in Russia e in Cina (1958), a cura di G. Vigorelli, ...
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Scrittore francese (n. Orange, Vaucluse, 1947). Consapevole delle ricerche formali condotte nell'ambito del nouveau roman, E. gioca sapientemente con i generi letterari e le tecniche retoriche, raccogliendo [...] acuta sensibilità sociologica, si collocano anche i successivi Un an (1997; trad. it. 1998) e Je m'en vais (1999; trad. it. 2000; premio Goncourt). Ha scritto in seguito: Jérôme Lindon (2001; trad. it. Il mio editore, 2008); Au piano (2002; trad. it ...
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Scrittrice italiana (Roma 1912 - ivi 1985). Assai presto si rese indipendente con collaborazioni a giornali e riviste, allontanandosi da una complicata situazione familiare. Visse a lungo con A. Moravia, [...] successivo romanzo Aracoeli (1982), testimonianza ultima di un autentico strazio personale, in cui la M. torna al tema prediletto delle relazioni familiari, descrivendo in giustapposizione di tempi diversi un intricato e torbido rapporto madre-figlio ...
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Poeta russo (Leningrado 1940 - New York 1996). Di famiglia ebrea, autodidatta, avendo lasciato la scuola a 15 anni, cominciò a pubblicare le sue poesie nel 1958. Processato per "parassitismo", subì un [...] a una tradizione che egli tuttavia rielabora in modi personali, arricchendola in particolare di suggestioni che provengono non solo con inondazione", 1995), e il volumetto dedicato alla poetessa M.I. Cvetaeva (O Cvetaevoj "Sulla Cvetaeva", 1997). ...
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Scrittore, pensatore, medico (Dordrecht 1670 - Hackney 1733). Nella sua opera più famosa, The fable of bees, or private vices, publick benefits (1714) M. sostenne che gli impulsi derivanti dal naturale [...] dell'automatismo degli animali, e nel 1691 si laureò in medicina. Oriundo francese, per spirito e mentalità egli appartenne Sulla sua concezione M. tornò nei Free thoughts on religion, the church, and national happiness (1720) e in A letter to ...
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Umanista (Tolentino 1398 - Firenze 1481). Miscuglio di orgoglio e bassezza, è una figura tipica dell'Umanesimo: pronto all'adulazione come alla maldicenza e all'invettiva (aspre soprattutto le polemiche [...] prima di Filippo Maria Visconti e poi di Francesco Sforza, che celebrò in un poema, Sphortias, incompiuto. Nel 1474 fu a Roma, dove Sisto e Senofonte (m. 1470), cancelliere della repubblica di Ragusa.
Opere
Iniziò in esilio le Commentationes ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...