Poeta bolognese e attore (n. Bologna 1604 - m. tra il 1648 e il 1653), è autore di rime, per lo più dialettali. Di lui si ricorda il poema Le pazzie dei Savi, ovvero il Lambertaccio (1641) in dodici canti [...] sulle discordie che agitavano Bologna ...
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Trovatore provenzale limosino (m. 1220 circa). Visse anche in Lombardia, e seguì Bonifacio di Monferrato nella IV crociata (1202). Tra le sue composizioni (più di sessanta, tra cui una in lingua d'oil) [...] emerge il planh per Riccardo Cuor di Leone (1199) ...
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Pseudonimo della scrittrice italiana Maria Volpi (n. Bologna 1892 - m. 1940), che nel primo dopoguerra, con novelle e romanzi di un brillante cinismo, un po' alla maniera di Pitigrilli (Perfidie, 1919, [...] ecc.), ottenne largo successo di pubblico. Morì in un incidente aereo. ...
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Poeta bizantino (n. Efeso 1275 - m. 1345). Scrisse poemetti didascalici sugli animali, dialoghi in versi (uno in onore di Giovanni Cantacuzeno), poesie religiose e d'occasione (epitaffî, epitalamî, encomî, [...] ecc.), descrizioni di oggetti artistici, importanti per la storia dell'arte ...
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Scrittore francese (n. 1425 circa - m. 1502), uno dei "grands rhétoriqueurs", vissuto alla corte dei duchi di Borgogna per i quali compose opere storiche e allegoriche, in versi e in prosa: notevoli i [...] Mémoires che vanno dal 1435 al 1489 ...
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Scrittore francese (n. Fournival, Oise - m. 1260 circa); fu (1240-60 circa) cancelliere del capitolo di Amiens. Sulla base degli antichi bestiarî compose fra l'altro un Bestiaire d'amour in cui rivolse [...] i simboli morali a un senso profano ...
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Poeta cinese (n. Xiangyang, Hubei, 689 - m. 740), uno dei più delicati poeti della dinastia Tang. Lontano dalla carriera burocratica, anzi spesso isolato in eremitaggio tra i monti della sua regione, evocò [...] nelle sue liriche paesaggi naturali da lui amati ...
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Trovatore provenzale (m. forse prima del 1236), signore di Saint-Julien-Chapteuil, ricordato in documenti (1196 e 1218-20). Ci restano di lui una ventina di canzoni, un discordo, tre canzoni di crociata, [...] tutte composizioni eleganti ma fredde ...
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Umanista ungherese (m. 1506); studiò in Italia, fu vescovo di Szerém (1469), poi di Vác (1475); chiamò in Ungheria F. Bandini, poi S. Salvini, introducendo la filosofia platonica del Ficino, che gli dedicò [...] una lettera filosofica ...
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Scrittore tedesco (Deventer, Olanda, 1560 - Monaco 1620). Introdusse il romanzo picaresco in Germania con un rifacimento (1615) del Guzman de Alfarache di M. Alemán. È tra i più importanti scrittori bavaresi [...] del suo tempo ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...