SME Sigla di Sistema Monetario Europeo, entrato in vigore il 13 marzo 1979 e costituito dai paesi membri dell’allora Comunità Europea. Nacque sotto il forte impulso politico dato dal presidente francese [...] monetari, deficit delle pubbliche amministrazione e stock del debito (➔ Unione Europea).
L’UME, così come prevista nel Trattato di Maastricht, fu messa in dubbio da una serie di eventi a partire dal 1990: la riunificazione delle due Germanie, con il ...
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Diritti umani. Diritto dell’Unione Europea
La protezione dei diritti umani non era prevista originariamente nel Trattato istitutivo della Comunità Economica Europea (CEE). Soltanto a partire dagli anni [...] sono entrati formalmente a far parte del sistema comunitario.
Con l’istituzione dell’Unione Europea (UE) (Trattato di Maastricht del 1992, e Trattato di Amsterdam del 1997), i diritti umani sono divenuti valori fondamentali dell’Unione e principi ...
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Unione Europea
Origini e sviluppo
L’idea di un’Europa unita, sebbene ipotizzata già nel 19° secolo, nacque concretamente nel secondo dopoguerra con il principale obiettivo di impedire il riprodursi di [...] in materia politica. Una politica estera e di sicurezza comune è poi stata introdotta formalmente con il Trattato di Maastricht nel 1992. La politica estera e di sicurezza comune è però soggetta a norme e procedure specifiche: essa risponde ...
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fondi di coesione europei
Michele Comelli
Strumenti finanziari dell’Unione Europea che, insieme con i fondi strutturali europei (➔), sono destinati a cofinanziare, negli Stati membri meno sviluppati, [...] comunitaria e che abbiano varato un programma volto a soddisfare le condizioni di convergenza economica previste dal Trattato di Maastricht. I f. di c. sono comunque suscettibili di sospensione, con decisione del Consiglio della UE, nel caso in cui ...
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Kohl, Helmut
Politico tedesco (n. Ludwigshafen 1930). È stato presidente dell’Unione cristiano-democratica (1973-98) e cancelliere prima della Repubblica Federale Tedesca (1982-90) e poi della Germania [...] della Germania. Nonostante le molte riserve della popolazione e dell’establishment politico ed economico tedesco, concluse i negoziati per il Trattato di Maastricht e sostenne l’entrata in vigore dell’Unione economica e monetaria europea. ...
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SISTEMA MONETARIO EUROPEO
Giuseppe Tullio
Il Sistema Monetario Europeo (SME) è un sistema monetario internazionale valido a livello regionale, cioè comprendente solo alcuni fra i principali paesi del [...] di cambi fissi con banche centrali nazionali indipendenti fra loro.
Tuttavia l'UME, così come prevista dal trattato di Maastricht, è stata messa fortemente in dubbio dal susseguirsi degli eventi dal 1991 in poi: la riunificazione delle due Germanie ...
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European Union (Eu)
Unione Europea
Origini e sviluppo
L’idea di un’Europa unita, sebbene ipotizzata già nel 19° secolo, nacque concretamente nel secondo dopoguerra con il principale obiettivo di impedire [...] in materia politica. Una politica estera e di sicurezza comune è poi stata introdotta formalmente con il Trattato di Maastricht nel 1992. La politica estera e di sicurezza comune è però soggetta a norme e procedure specifiche: essa risponde ...
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Le regioni nell'arena europea
Mario Caciagli
L’attivazione regionale nell’Unione Europea
La valorizzazione delle regioni appartiene all’intera storia dell’integrazione europea. Era già presente nei [...] Jacques Delors nel 1985. Subito dopo si ebbero passaggi significativi con l’Atto unico europeo del 1986 e con il Trattato di Maastricht del 1993. L’Atto unico sottrasse le regioni alla tutela degli Stati e dotò l’allora Comunità Europea di una vera ...
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FIAMMELLI, Giovanni Francesco
Maria Muccillo
Nacque quasi certamente a Firenze, come si desume dalla denominazione "fiorentino" con cui sempre appare nei frontespizi delle sue opere. Sfugge però la [...] esperienza si coglie in ogni pagina delle sue opere. Nel 1579 come ingegnere militare prese parte all'espugnazione di Maastricht e vide, come egli stesso narra con orgoglio (Il principe difeso, l. II, c. 8), un suo concittadino, Vincenzo ...
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Generale di origine tedesca (n. Heidelberg 1615 - m. presso il f. Boyne 1690), naturalizzato francese nel 1668; suo padre era stato consigliere di Federico V elettore palatino. Combatté col principe d'Orange, [...] maresciallo di Francia. L'anno seguente, ricevuto il comando in Fiandra, obbligò Guglielmo d'Orange a togliere l'assedio a Maastricht e s'impadronì di Cambrai e Valenciennes. Di fede protestante, dopo la revoca dell'editto di Nantes (1685), ottenne ...
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antiMaastricht
(anti-Maastricht, anti Maastricht), agg. inv. Contrario al Trattato di Maastricht, sul quale si fonda l’Unione europea; per estensione, contrario all’Unione europea. ◆ l’ultima, e potenzialmente devastante, novità è la lista...
lisbonizzato
p. pass. e agg. Aggiornato secondo i criteri elaborati nella sessione straordinaria del Consiglio europeo tenuta a Lisbona nei giorni 23 e 24 marzo 2000. ◆ Perché l’Europa fatica tanto a tener fede all’agenda di Lisbona? «Il trattato...