euroscetticismo
s. m. – Atteggiamento critico nei confronti delle politiche dell’Unione Europea, l’e. ha iniziato ad assumere rilevanza nel dibattito pubblico nei primi anni Novanta del 20° secolo, [...] proprio quando si andavano compiendo passi decisivi nel processo d’integrazione, a cominciare dal Trattato di Maastricht del 1992. Tradizionalmente l’e. era associato alle scelte del governo inglese, che sin dal principio della storia della comunità ...
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Merlino, Myrta. – Giornalista e conduttrice televisiva italiana (n. Napoli 1969). Dopo la laurea in Scienze Politiche e aver lavorato per la Comunità Europea, ha collaborato con Il Mattino e Il Messaggero [...] su temi di politica economica. È stata autrice di programmi televisivi della RAI, tra i quali Italia Maastricht, Mister Euro, La storia siamo noi ed Economix, di cui era anche conduttrice. Dal 2009 al 2023 ha condotto programmi su La7, prima Effetto ...
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NIMEGA (oland. Nijmegen o Nimwegen; A. T., 44)
Adriano H. LUIJDJENS
Léopold Albert CONSTANS
Città olandese nella Gheldria sud-orientale, situata presso la riva sinistra del larghissimo fiume Waal a [...] gli stati poco si curarono degli alleati, tutti piuttosto deboli; e, dopo una seria divergenza sul ritiro delle truppe francesi da Maastricht, prima si venne a un armistizio di sei settimane, poi, il 10 agosto, a mezzanotte, si firmò la pace tra l ...
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Farage, Nigel Paul. – Uomo politico britannico (n. Farnborough, Kent, 1964). Dal 1982 broker per la banca Drexel Burnham Lambert, quindi per il Credit Lyonnais Rouse, Refco e Natexis Metal, fino al 1992 [...] ha militato nel Partito conservatore. Convinto antieuropeista, ha abbandonato il partito dopo la ratifica del Trattato di Maastricht, confluendo nella formazione euroscettica e di destra Anti-Federalist League da cui nel 1993 sarebbe nato il Uk ...
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PALMIERI, Domenico
Giuseppe Castellani
Scrittore e teologo, nato a Piacenza il 4 luglio 1829, morto a Roma il 25 maggio 1909. Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1852, fu professore nel Collegio Romano, [...] nel 1880 passò in Olanda, dove rimase fino al 1887, insegnando Sacra Scrittura e lingue orientali nel collegio di Maastricht.
I suoi scritti principali sono: Institutiones philosophiae, Roma 1874-76, Commentarius in epistolam ad Galatas, Gulpen 1886 ...
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comunitàrio, diritto Ordinamento giuridico dell'attuale Unione Europea, costituito dai trattati istitutivi e dagli atti successivi di modifica (protocolli), dagli atti normativi emanati dalle istituzioni [...] accordi stipulati dalle comunità con Stati terzi, che costituiscono il d.c. in senso stretto. Si aggiungono gli atti adottati dalle istituzioni europee ai sensi dei trattati di Maastricht, Amsterdam e Nizza. (➔ anche Diritto dell’Unione Europea) ...
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Uomo politico lussemburghese (n. Rédange-sur-Attert 1954). Esponente del Partito cristiano sociale (CSV), eletto al Parlamento nel 1984, ha rivestito la carica di primo ministro del Lavoro e delle Finanze [...] della Banca mondiale nel 1989-95, convinto europeista, è stato fra i principali architetti del Trattato di Maastricht e ha occupato varie cariche negli organismi dell’Unione Europea. Nominato nel gennaio 2005 primo presidente permanente dell ...
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sussidiarieta
sussidiarietà s. f. – Principio che esprime la preferenza per la collocazione delle funzioni di governo presso il livello più vicino ai cittadini. Di matrice tomista, sviluppata dalla dottrina [...] Chiesa (encicliche Rerum novarum del 1891 e Quadragesimo anno del 1931), la s. ha trovato ulteriore estensione nel Trattato di Maastricht del 1992, in materia di rapporti tra Unione Europea e stati membri, e da ultimo è stata recepita dall’art. 118 ...
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UTRECHT
K. van der Ploeg
(lat. Ultraiectum; Traiectum nei docc. medievali)
Città dei Paesi Bassi, capoluogo dell'omonima provincia, in gran parte corrispondente alla regione medievale dello Sticht.
Prima [...] , in Album amicorum J.G. van Gelder, Den Haag 1973, pp. 135-139; J.J.M. Timmers, Influssi lombardi sulle chiese di Maastricht e di Rolduc, in Il Romanico, "Atti del Seminario di studi, Varenna 1973", a cura di P. Sanpaolesi, Milano 1975, pp. 249 ...
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KERN, Hendrik
Carlo Tagliavini
Filologo olandese, nato il 6 aprile 1833 a Purworedjo (Giava), morto a Leida nel 1917. Studiò a Utrecht, Leida e Berlino; in quest'ultima città fu allievo del sanscritista [...] cominciò a collaborare al grande dizionario di Böhtlingk e Roth. Dal 1858 al 1862 fu professore di greco nell'ateneo di Maastricht. Nel 1862 fu a Londra per studiarvi manoscritti sanscriti e dal 1863 al 1865 fu professore di sanscrito all'università ...
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antiMaastricht
(anti-Maastricht, anti Maastricht), agg. inv. Contrario al Trattato di Maastricht, sul quale si fonda l’Unione europea; per estensione, contrario all’Unione europea. ◆ l’ultima, e potenzialmente devastante, novità è la lista...
lisbonizzato
p. pass. e agg. Aggiornato secondo i criteri elaborati nella sessione straordinaria del Consiglio europeo tenuta a Lisbona nei giorni 23 e 24 marzo 2000. ◆ Perché l’Europa fatica tanto a tener fede all’agenda di Lisbona? «Il trattato...