Lehmer Derrick Henry
Lehmer Derrick Henry (Berkeley, California, 1905 - 1991) fisico e matematico statunitense. Figlio di D.N. Lehmer, studiò a Berkeley e all’università di Chicago, e ottenne il dottorato [...] Electronic Numerical Integrator and Computer), dove in particolare s’interessò della generazione di numeri pseudocasuali. Negli anni del maccartismo si rifiutò di firmare il giuramento di lealtà e fu uno dei 31 docenti licenziati. Si occupò di teoria ...
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Kelley
Kelley John Leroy (Kansas City 1916 - Oakland, California, 1999) matematico statunitense. Si è occupato prevalentemente di analisi funzionale e topologia; il suo testo General topology (Topologia [...] di Berkeley. Nel 1950 fu costretto ad abbandonare l’insegnamento per essersi rifiutato di firmare il giuramento di lealtà al maccartismo imposto dalla sua università; tornò in servizio solo tre anni più tardi, quando la corte suprema della California ...
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Regista cinematografico statunitense (La Crosse, Wisconsin, 1909 - Londra 1984); dapprima attore e regista al Theatre Guild (tra le sue più note regie si ricorda il Galileo di Brecht, 1945, con Ch. Laugthon), [...] Dopo The prowler (Sciacalli nell'ombra), M, e The big night, tutti e tre del 1951, abbandonò gli USA in pieno maccartismo. Soggiornò in Italia dove diresse Imbarco a mezzanotte (1952), film mutilato poi da tutte le censure; stabilitosi infine in Gran ...
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Du Bois, William Edward Burghardt
Intellettuale e leader nero statunitense (Great Barrington, Massachusetts, 1868-Accra, Ghana, 1963). Fu uno dei padri del . Primo nero addottorato ad Harvard, insegnò [...] ’estremismo di M. Garvey. Teorizzò l’unificazione mondiale dei neri e l’autodeterminazione dell’Africa. Fu figura centrale delle conferenze panafricane. Socialista, in prima fila contro il maccartismo negli anni Cinquanta, dal 1961 visse in Ghana. ...
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Drammaturgo statunitense (New York 1915 - Roxbury, Connecticut, 2005). Figura d'intellettuale impegnato, fu, insieme a T. Williams, tra gli autori più significativi del teatro americano. Laureatosi in [...] , vittima dei falsi valori, divenne il simbolo dell'uomo medio americano; The crucible (1953), denuncia in chiave metaforica del maccartismo, di cui poco dopo lo stesso M. sarebbe stato vittima (fu processato nel 1957); A view from the bridge ...
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I termini americanismo e antiamericanismo vengono usati in campo politico-sociale per indicare le opposte reazioni provocate dall'influenza americana, la cosiddetta americanizzazione, nonché dall'azione [...] idee o azioni ritenute non solo pericolose, ma politicamente ripugnanti, come nel caso di quelle giudicate un-American durante il maccartismo. Vi sono, però, vari casi di uso del termine americanismo, di cui a fine Ottocento si servì, per es., Th ...
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HOFSTADTER, Richard
Vittorio Vidotto
Storico statunitense, nato a Buffalo (New York) il 6 agosto 1916, morto a New York il 24 ottobre 1970. Dal 1946 insegnò alla Columbia University di New York. Nelle [...] allora trascurati, della cultura politica e della mentalità americane. Sollecitato da una riflessione sul fenomeno del maccartismo, collocò le origini dell'anti-intellettualismo americano nell'egualitarismo populista dell'età di Jackson.
Altre opere ...
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Huston, Anjelica
Emiliano Morreale
Attrice cinematografica statunitense, nata a Los Angeles l'8 luglio 1951. Figlia del regista John, si è affermata grazie a due film da lui diretti, Prizzi's honor [...] ironia.
Crebbe in Irlanda, dove il padre, quando la H. aveva pochi mesi, si era rifugiato per sfuggire al maccartismo. Trasferitasi in Inghilterra nel 1962, esordì nel cinema in due film da lui diretti, gli sfortunati Sinful Davey (1968; La ...
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Carrey, Jim (propr. James Eugene)
Francesco Zippel
Attore cinematografico canadese, nato a Newmarket (Ontario) il 17 gennaio 1962. Considerato l'erede di Jerry Lewis per l'uso istintuale del corpo, per [...] Grinch) di Ron Howard e il drammatico The Majestic (2001) di Frank Darabont, ambientato negli anni Cinquanta ai tempi del maccartismo.
Bibliografia
N.E. Krulik, Jim Carrey: fun and funnier, New York 2000; G. Manzoli, Demenziale, in Hollywood 2000, a ...
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Matematico ungherese, nato a Budapest il 26 marzo 1913, morto a Varsavia il 20 settembre 1996. Laureatosi all'università Péter Pázmány di Budapest nel 1934, si trasferì successivamente in Inghilterra, [...] varie università (tra cui quelle di Philadelphia, Stanford, Notre-Dame). Trascorse gran parte del periodo del maccartismo in Israele, dove fu nominato permanent visiting professor all'università di Haifa. Successivamente soggiornò spesso negli Stati ...
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maccartismo
s. m. [dall’angloamer. McCarthyism]. – Atteggiamento politico che ebbe diffusione negli Stati Uniti d’America negli anni intorno al 1950, caratterizzato da un’esasperata contrapposizione nei confronti di persone, gruppi e comportamenti...
maccartista
s. m. e f. [der. di maccartismo] (pl. m. -i). – Sostenitore o seguace del maccartismo. Anche come agg., proprio dei maccartisti o del maccartismo: un atteggiamento m.; provvedimenti maccartisti.