Letterato e pubblicista, nato a Firenze l'8 (ma, secondo la denunzia allo stato civile, il 12) novembre 1869; morto a Roma il 23 gennaio 1937. Il padre, Maurizio (di famiglia discendente da Pietro degli [...] Angeli da Barga), fu con Diego Martelli direttore del Gazzettino delle arti del disegno: la casa era frequentata dai pittori "macchiaioli". A Roma, poi, l'A. partecipò al movimento letterario attorno al Convito di A. De Bosis, di cui egli fu ...
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CHITI, Remo
Magda Vigilante
Nato a Staggia Senese (Siena) il 26 nov. 1891, si trasferi per ragioni di studio a Firenze, dove entrò in contatto con l'ambiente culturale, vivo e stimolante, delle riviste [...] si occupò prevalentemente di critica d'arte, allineando una lunga serie di ritratti d'autore (da Medardo Rosso ai macchiaioli, a Giovanni Duprè) che rivelano non di rado felici e penetranti analisi delle opere sottoposte alla riflessione critica ...
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Scrittore italiano (Monterotondo, Massa Marittima, 1843 - Empoli 1921), noto anche con lo pseudonimo anagrammatico di Neri Tanfucio. Raggiunse notevole felicità espressiva nelle novelle e nei bozzetti [...] realtà minuta si inquadrano in un paesaggio toscano reso con la vivezza e il frizzo della contemporanea pittura dei macchiaioli; in una lingua parlata, folta di elementi dialettali, di riboboli, che, se le danno icasticità, ne segnano però anche ...
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Corrente artistica sviluppatasi in Francia nel 19° secolo.
Arte
Il nome i. deriva dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo contro i pittori del gruppo, tratto dal titolo di un quadro di C. [...] adesione all’i. di personalità come E. Reycend e F. Zandomeneghi, si accostarono variamente a ideali dell’i. i macchiaioli toscani e, più debolmente, talune correnti della pittura napoletana e lombarda.
L’i. come principio di visione si estese anche ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] (l’Istituto superiore di perfezionamento, fondato, per merito di Cosimo Ridolfi, nel 1860) e artistica (il «Caffè Michelangelo» dei macchiaioli e, di contro, l’Accademia di Belle Arti). L’Istituto – ricorda un «ex cronista» – «era come il centro, il ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] la propria attardata preparazione letteraria spinto "dal vento della cosiddetta cultura moderna", frequentando il caffé Michelangelo (ove conobbe i macchiaioli e, fra gli altri, si legò di amicizia con T. Signorini e V. Boldini), i salotti del Dall ...
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LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] ) e prose umoristiche: tra l'altro, condusse una battaglia contro la pittura accademica convergendo sulle posizioni dei macchiaioli, i cui più importanti esponenti (T. Signorini, A. Tricca, S. Ussi) incontrava e frequentava al caffè Michelangiolo ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] fu in I. la prima ad affrontare la pittura en plein air, con G. Gigante e i Palizzi. Ebbe interferenze con i macchiaioli la scuola di Resina (fondata da A. Cecioni), dalla quale uscì G. De Nittis che risentì in seguito del soggiorno a Parigi ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] al 1880.
L’orientamento realista si diffonde in Italia dal 1855, soprattutto a Firenze, dove si forma il gruppo dei macchiaioli, rappresentato da G. Fattori, S. Lega, T. Signorini e dallo scultore A. Cecioni. Più incerto, a tratti regressivo, il ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] l'approccio al testo pittorico di un letterato duttile e bizzarro come V. Imbriani, testimone attento delle ricerche espressive dei macchiaioli. In Critica d'arte e prose narrative (del 1868) elabora una "teoria della macchia" ("è il ritratto di una ...
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macchiaiolo1
macchiaiòlo1 (letter. macchiaiuòlo) agg. [der. di macchia2], non com. – 1. Che nasce e vive nella macchia: porci m. di Maremma; bovini macchiaioli. 2. Di persona, che opera alla macchia, clandestinamente (per es., uno stampatore...
macchiaiolo2
macchiaiòlo2 (letter. macchiaiuòlo) s. m. [der. di macchia1, nel sign. che ha in pittura]. – Appartenente al movimento pittorico sorto a Firenze e in Toscana nella seconda metà dell’Ottocento con l’intento di rinnovare il linguaggio...