Regista cinematografico (New York 1923 - Los Angeles 2000), uno tra i più noti esponenti del gruppo, alquanto eterogeneo, New American Cinema, conosciuto anche come scuola di New York. Fra questi cineasti, [...] R. rappresentò la tendenza più consapevole socialmente; utilizzando la macchina da presa coi metodi del cinema-verità, realizzò: On the bowery (1957); Come back, Africa (1959); Good times wonderful times (1965); Arab-Israeli dialogue (1974). ...
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Téchiné, André
Francesca Vatteroni
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo francese, nato a Valence d'Agen (Tarn-et-Garonne) il 13 marzo 1943. Autore particolarmente attento ai problemi [...] (1976), un noir dalla struttura narrativa complessa, che si caratterizza soprattutto per la fotografia e gli elaborati movimenti di macchina. Ha quindi effettuato un'incursione nel film biografico con Les sœurs Brontë (1979; Le sorelle Brontë), ove ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] , a loro volta, a immagini che corrispondono al modo in cui le vedrebbe un occhio umano posto nella stessa posizione della macchina da presa.Per convenzione si è soliti far partire la s. dei p. dalle inquadrature più distanziate per arrivare a quelle ...
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Attore, regista e sceneggiatore statunitense (New York 1930 - Los Angeles 2014). Esordì come attore recitando in Fear and desire (1953) di S. Kubrick, The blackboard jungle (1955) e in A star is born (1976) [...] con B. Streisand, per passare poi dietro la macchina da presa. Fin dal primo film, Bob & Carol & Ted & Alice (1969), si è rivelato tra i più felici interpreti di una certa vocazione al cinema d'autore, caratteristica della produzione ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] il proiettore e non la macchina da presa. In altre parole, il principio teorico e tecnico su cui si basa il cinematografo è la possibilità di riprendere la realtà in movimento per mezzo di un apparecchio (la cinecamera) che scompone il movimento ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] è la benedizione di Leone XIII, ripresa da William Kennedy Laurie Dickson nei cortili e nei palazzi vaticani con una macchina da presa dell’American Biograph and Mutoscope, sugli operatori e sul nuovo strumento, ma, in forma simbolica, su coloro che ...
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L'Herbier, Marcel
Gianni Rondolino
Regista cinematografico francese, nato a Parigi il 23 aprile 1888 e morto ivi il 26 novembre 1979. Il suo contributo alla storia del cinema va individuato soprattutto [...] di tecnicismo, che si esplica in tutte le sue possibilità di shock visivo nell'ampia sequenza della Borsa, in cui la macchina da presa si sbizzarrisce a riprendere dall'alto, dal basso, di traverso, in movimento circolare e obliquo, l'ambiente e i ...
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Modern Times
Anna Fiaccarini
(USA 1934-35, 1936, Tempi moderni, bianco e nero, 85m); regia: Charlie Chaplin; produzione: Charlie Chaplin per United Artists; sceneggiatura: Charlie Chaplin; montaggio: [...] ", March 1936, poi in From Quasimodo to Scarlett O'Hara, a cura di S. Hochman, New York 1982.
R. Maisto, L'uomo e la macchina, in "Cinema", n. 17, 10 marzo 1937.
J. Mitry, Modern Times, in "La revue du cinéma", n. 100, mars 1957.
D. Robinson, Modern ...
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Schwarzenegger, Arnold
Francesco Zippel
Attore cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Graz il 30 luglio 1947. Icona del cinema d'azione hollywoodiano, S. ha costruito negli anni [...] anche al botteghino. È tornato quindi al successo con Terminator 3 ‒ Rise of the machines (2003; Terminator 3 ‒ Le macchine ribelli) di Jonathan Mostow, terzo episodio della saga creata da Cameron. In una società sempre più dominata dai media, il ...
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L'année dernière à Marienbad
Bill Krohn
(Francia/Italia 1961, bianco e nero, 94m); regia: Alain Resnais; produzione: Pierre Courau, Raymond Froment per Précitel/Terrafilm/Cineriz; sceneggiatura: Alain [...] : Sacha Vierny; montaggio: Henri Colpi, Jasmine Chasney; scenografia: Jacques Saulnier; costumi: Bernard Evein, Chanel; musica: Francis Seyrig.
La macchina da presa scorre in carrellata lungo le pareti e i soffitti di un hotel barocco, mentre la voce ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
macchinare
v. tr. [dal lat. machinari, der. di machĭna nel senso di «macchinazione, inganno»; nel sign. 2, der. di macchina] (io màcchino, ecc.). – 1. Ordire, preparare, tramare, a danno di altri: m. insidie; m. la morte, la rovina di qualcuno;...