(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] Anche presso gli antichi non mancarono autori che lo misero in dubbio, attribuendo l'anno di 12 mesi anche ai tempi di Romolo (Macrob., Saturn., I, 13, 20). Ammesso che l'anno di dieci mesi sia esistito, è ovvio immaginare che con l'andare del tempo ...
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RUFO, Publio Rutilio (Publius Rutilius Rufus)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Uomo politico e giureconsulto romano. Nato verso il 150 a. C., si distinse come pretore nella guerra giugurtina; console nel 105, ebbe [...] , per altro, il titolo e l'estensione; altra cosa parrebbe essere l'opera sui mercati (de nundinis), dovuta anch'essa secondo Macrobio (Sat. I, 16,34) a un Rutilio, e probabilmente al nostro. Alla sua opera di pretore urbano è dovuta la formula ...
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Timeo
Marta Cristiani
Dialogo di Platone, il più familiare alla cultura medievale, l'unico tradotto in latino fino al sec. XII; D. lo cita solo due volte, in Cv III V 6 e in Pd IV 49, senza tuttavia [...] più adeguato ai rinnovati interessi per il mondo fisico nel solco di una tradizione in cui ugualmente si collocano il commento di Macrobio al Somnium Scipionis e la Consolatio di Boezio (in particolare con il famoso m. IX del III libro).
Prima dell ...
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. Se ne contano cinque. La prima, Acilia Minucia, del 201 a. C., è un plebiscito che, secondo la narrazione di Livio (XXX, 40, 9), sarebbe stato approvato da tutte le trentacinque tribù per confermare [...] moderna", immaginata dal Mommsen (Röm. Chronologie, 2a ed., Berlino 1859, p. 40), che intende in tal senso il testo di Macrobio (Saturn., 1, 13, 21). I Fasti Capitolini (cfr. E. Pais, Fasti triumphales populi Romani, parte 1a, Roma 1920, pp. 186 ...
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GIOVANNI Lido ('Ιωάννης ὁ Λυδός, Ioannes Lydus)
Guido Calogero
Erudito e filosofo, nato intorno al 490 d. C. Convertitosi al cristianesimo, ebbe nella prima metà del sec. VI incarichi alla corte bizantina, [...] d. Griech. Literatur, II, 6ª ed., p. 1041 segg. Per i suoi rapporti con altri filosofi ed eruditi neoplatonici v. anche giamblico; macrobio. Sull'influsso di Posidonio v. W. Capelle, in Hermes, XL (1905), p. 621 segg.; sul testo del De mensibus, v. F ...
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CLIPEATE, Immagini
G. Becatti
Sono i ritratti entro un clipeo, a cui lo scudo serve cioè da cornice, sia in pittura, sia in scultura. È un genere di ritratto che sorge originariamente in Grecia come [...] 'uso in pittura seguitò per tutto l'Impero a scopo onorario e funerario; basti ricordare l'aneddoto ciceroniano riferito da Macrobio (Saturn., ii, 3, 4) a proposito dell'imago clipeata picta a mezzo busto del fratello Quinto, veduta nella provincia d ...
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LA PENNA, Antonio
Leopoldo Gamberale
Filologo classico, nato a Bisaccia (Avellino) il 9 gennaio 1925. Dopo gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1941-45), è stato borsista a [...] disciplina storica che non prescinde da un saldo possesso dei mezzi tecnici. Oltre a studi sulla tradizione manoscritta di Macrobio (1950) vanno soprattutto ricordate l'edizione dell'Ibis di Ovidio (con commento, 1957), quella, notevole anche per il ...
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DUNGAL
Mirella Ferrari
Nato presumibilmente in Irlanda, fu attivo nella prima metà del sec. IX prima nelle regioni settentrionali dell'Impero, poi in Italia; Alcuino, parlando di lui fra gli anni 792 [...] Scipionis. In esso D. cita Virgilio, Georgiche, e allega estratti da Isidoro, Beda e un'intera serie di capitoli di Macrobio; lamenta di non avere disponibili i testi necessari dei grandi filosofi e fisici antichi, in particolare Plinio, ma di poter ...
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animo
. Rispetto ad ‛ anima ' (v.), che denota principalmente lo spirito o principio vitale, l'essenza dell'uomo e, cristianamente, la parte soprannaturale che sopravvive eternamente al corpo ed è soggetto [...] l'esistenza, cioè le facoltà spirituali comprese sotto il termine ‛ mente ' e prima fra tutte quella dell'intendere (consilium). Macrobio notava inoltre la divinità della mens rispetto all'anima (Comm. in Somn. Scip. I XIV 3): " animus... proprie ...
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LOTO (dal gr. λωτός)
Emilio Chiovenda
Nome dato anticamente a parecchi vegetali assai differenti che non hanno nulla a che fare con le specie del gen. Lotus (v.), ma che avevano talune qualità speciali, [...] . Loto italico (Plinio); Loto albero (Columella); Fava greca (Plinio); Fava di Siria (Servio); Loto albero per usi sacri (Macrobio): è il Celtis australis L.
II. Piante arboree acquatiche: 4. Loto arboreo acquatico, nel quale fu mutata Driope (Ovidio ...
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