NUMERI
H. Lange
Si considera n. ognuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ogni oggetto preso in considerazione, servono a indicare la [...] e quella giudeo-cristiana. La prima è rappresentata in primo luogo dal trattato di Nicomaco di Gerasa e dai suoi successori, Macrobio e Marziano Capella. Essa si occupa soprattutto dei n. da 1 a 10, dei loro caratteri aritmetici specifici, dei loro ...
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Il Rinascimento. La scienza e le arti
Samuel Y. Edgerton
Paolo Gozza
Scott L. Montgomery
La scienza e le arti
La matematizzazione della pittura, della scultura e dell'architettura
di Samuel Y. Edgerton
All'inizio [...] attraverso le sintesi e i commenti degli autori tardo-romani: Censorino (III sec.), De die natali, che nomina Aristosseno; Macrobio (IV-V sec.), Commentarii in Somnium Scipionis, che cita Tolomeo e si avvale di Porfirio; Marziano Capella, De nuptiis ...
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TEKTAIOS (Τεκταῖος)
P. Moreno
Scultore greco vissuto in età arcaica.
Il luogo d'origine dello scultore è ignoto: secondo Pausania però T. era scolaro di Dipoinos e Skyllis cretesi, e maestro a sua volta [...] , la più comprensiva forse degli attributi minacciosi e benigni del dio (v. apollo), è provata dall'eco che ancora ne resta in Macrobio (Saturn., i, 17, 13) ed in uno scoliasta di Pindaro (Ol., xiv, 16), dove peraltro c'è qualche incertezza nella ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] sfere che faceva capo alla speculazione pitagorica e platonica (Repubblica, 617b), come pure mostra un manoscritto del 1383 dell'opera di Macrobio (Oxford, Bodl. Lib., Canon lat. 257, c. 1v). Così ancora in un codice del sec. 12° che raccoglie schemi ...
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PENELOPE (Πηνελόπεια, Πνηελόπη; Penelŏpe)
E. Paribeni
Alla base di questa personalità mitica è stato possibile riconoscere un'antica divinità dell'Arcadia, madre o in qualche modo connessa con il dio [...] superiore alla media, per la quale è stata proposta recentemente l'identificazione con l'Afrodite venerata sul Libano che Macrobio (i, 21, 5) descrive come capite obrupto, specie tristi faciem manu laeva... sustinens. Di notevole drammaticità è anche ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] della luce bene testimonia. La scuola di Chartres sostituisce questa mediazione con la lettura diretta del Timeo attraverso Calcidio, Macrobio e Boezio. L''estetica' di Chartres è l'estetica delle idee e dei numeri contenuta nel Timeo e nelle ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] manoscritti di trattati allegorici sugli dei, basati, più che su autori classici, su mitografi tardi come Lattanzio, Servio, Macrobio, Marziano Capella e Fulgenzio, i quali tendevano a cercare un significato recondito dietro le favole mitologiche. Un ...
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POPOLAZIONI FAVOLOSE
E. Carrara
Con l'espressione p. favolosa vengono indicate numerose specie di esseri viventi del tutto immaginari, ma documentati da una notevole serie di fonti letterarie e figurative. [...] superficie terrestre e i loro usi e costumi.Fecero tesoro delle notazioni presenti in Plinio e in Solino non solo Macrobio (sec. 4°-5°), che nel commento al Somnium Scipionis espose le proprie conoscenze geografiche, ma anche Marziano Capella (sec. 5 ...
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ENEA (Αἰνείας, Aenēas)
F. Castagnoli
Mitico eroe della Troade, divenuto anche il massimo eroe del Lazio, cantato da Virgilio nell'Eneide.
Nato sull'Ida da Venere e da Anchise, fu difensore di Troia e [...] fregio del Museo Naz. di Napoli. L'amore di E. e Didone era un soggetto popolare dell'arte figurata, come apprendiamo da Macrobio (v, 17, 5): oltre alle miniature dei codici virgiliani Vat. lat. 3225 e 3867, con tale soggetto, va ricordato il mosaico ...
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AZZI, Alberto di Stefano
F. Avril
Miniatore bolognese della seconda metà del sec. 14°, A. costituisce un caso particolare nella storia della miniatura bolognese del Trecento perché, malgrado il numero [...] dei Salaroli e Lardaroli, del 1376; Dante, Divina Commedia (Perugia, Bibl. Augusta, B. 25 e Parigi, Ars., 8530); Macrobio, commento al Somnium Scipionis di Cicerone (Oxford, Bodl. Lib., Canon lat. 257); Petrarca, Bucolicum carmen (Oxford, Bodl., 580 ...
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