Cronista (Viterbo 1120 circa - ivi 1191); compiuti gli studî a Bamberga, divenne cappellano e notaio di Corrado III e dei suoi successori che seguì in numerose spedizioni, avendo spesso incarichi diplomatici. [...] in versi e prosa; ma più importante di tutti è il Pantheon, storia universale dalla creazione, interessante anche per alcuni excursus dossografici sui filosofi antichi (per es., su Platone e Plotino, citati per il tramite di Calcidio e Macrobio). ...
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Scrittore ed erudito latino (sec. 2º d. C.). Fu da giovane ad Atene, dove tornò in età matura, e dove compose l'opera detta Noctes Atticae, perché ebbe origine da appunti presi nelle lunghe sere d'inverno [...] sia linguistica, è spesso debole, ma la sua opera è importantissima per la grande quantità di citazioni e notizie. G. ebbe grande influenza sugli scrittori posteriori, specie su compilatori come Nonio e Macrobio, e fu molto letto anche nel Medioevo. ...
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Teologo (n. 1040 circa - m. prima del 1119). Verso il 1082 fu canonico nel convento di Lautenbach, più tardi (1086) a Raitenbach in Baviera, poi in Alsazia fu primo preposito del convento di canonici regolari [...] come fedifrago. Nel Liber contra Wolfelmum combatte la filosofia pagana (conosciuta soprattutto attraverso il commento di Macrobio al Somnium Scipionis) di cui denuncia il "naturalismo", contrapponendolo al soprannaturalismo cristiano, che M. intende ...
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Filosofo e scienziato greco di Eraclea Pontica (sec. 4º a. C.); scolaro di Platone e di Speusippo, scrisse opere etiche, fisiche, grammaticali, retoriche, storiche, letterarie e anche un trattato di musica. [...] , mentre la Terra sarebbe stata al centro della rotazione degli altri pianeti: tale sistema, conosciuto nel Medioevo tramite Calcidio e Macrobio ma raramente accolto, fu ripreso nel sec. 16º da T. Brahe. È discussa l'influenza che la dottrina di E ...
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Giureconsulto romano (sec. 1º d. C.). Di umile origine, raggiunse il censo equestre solo verso i cinquant'anni ed ottenne da Tiberio lo ius respondendi, mai prima conferito a un cavaliere; allievo di Ateio [...] suo contemporaneo. Il Digesto non ha frammenti ricavati direttamente dalle sue opere, ma le citazioni testuali sono numerose in Macrobio e in Gellio; molti brani dei commentarî alle sue opere sono ritenuti suoi dalla critica. In centinaia di passi ...
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MAJORANA (Maiorana, Mayorana), Cristoforo
Valentina Sapienza
Di questo miniatore, originario di Napoli, non si conosce l'anno di nascita. Se ne ipotizza la formazione e una lunga permanenza (1465-80 [...] della tipica espressione imbronciata dei putti che popolano i suoi frontespizi architettonici, si possono annoverare il Macrobio, Saturnaliorum liber primus e Commentarius in Somnium Scipionis (Valencia, Biblioteca universitaria, Mss., 55-848), e il ...
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DUNGAL
Mirella Ferrari
Nato presumibilmente in Irlanda, fu attivo nella prima metà del sec. IX prima nelle regioni settentrionali dell'Impero, poi in Italia; Alcuino, parlando di lui fra gli anni 792 [...] Scipionis. In esso D. cita Virgilio, Georgiche, e allega estratti da Isidoro, Beda e un'intera serie di capitoli di Macrobio; lamenta di non avere disponibili i testi necessari dei grandi filosofi e fisici antichi, in particolare Plinio, ma di poter ...
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LAMOLA, Giovanni
Guido Arbizzoni
Nacque a Bologna o nel contado bolognese presumibilmente intorno al 1405. Fantuzzi ipotizza che fosse figlio di un Bernardo, lettore di decretali nello Studio bolognese, [...] codice di Lodi delle opere retoriche di Cicerone, scoperto qualche anno prima da Gerardo Landriani. I codici antichi di Macrobio e di Cicerone sono perduti, come le trascrizioni del L.; una copia, peraltro contaminata, dell'apografo del L. del ...
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ANGELI (Angelius, Angelio, degli Angeli), Niccolò
Paola Tentori
Nacque a Bucine, in Toscana, nel 1448 da ser Baldassarre e monna Agnese. Studiò a Siena, dove ebbe per maestro Agostino Dati e rimase [...] prefazione Filippo scrive di una "accuratissima castigatio" dell'A., e inoltre, sempre dello stesso anno: Macrobio, Interpretatio in somnium Scipionis di Cicerone; Quintiliano, Institutiones oratoriae; Cicerone, Philippicae, Verrinae, Libri Rhetorici ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] , IV (1958), pp. 217-244; vi si confutano fra l'altro le tesi di P. Courcelle (in Les lettres grecques en Occident de Macrobe à Cassiodore, Paris 1943, pp. 273 ss.). Vedi anche J. Bidez, Boèce et Porphyre, in Revue Belge de Philol. et d'Hist., II ...
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