Chimico giapponese (n. Toyama 1959). Conseguita la laurea in ingegneria alla Tohoku University (1983), nello stesso anno entrò nella Shimadzu Corporation di Kyoto, di cui divenne (2002) direttore esecutivo. [...] si sono focalizzati, in particolare, sullo sviluppo di metodi per l'identificazione e l'analisi della struttura delle macromolecole biologiche, sulle quali T. ha dimostrato l'applicabilità della tecnologia laser. Per i suoi contributi, ha ricevuto ...
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Chimico (Dorpat 1883 - Ginevra 1952). Direttore delle ricerche alla BASF (1921) e alla I. G. Farbenindustrie (1926), poi prof. a Ginevra (1932), è noto per importanti ricerche di chimica organica: in partic., [...] (lana, cellulosa, ecc.): diede così fondamentali contributi alla scoperta della composizione e della struttura molecolare di molte macromolecole naturali (caucciù, chitina, eparina, amilosio, ecc.) e cercò di correlare struttura e proprietà fisiche. ...
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Chimico statunitense (Sterling 1910 - Big Sur, California, 1985); dal 1948 al 1957 prof. all'univ. di Cornell e dal 1961 a quella di Stanford. È stato collaboratore di W. H. Carothers presso la Stazione [...] il premio Nobel per la chimica (1974) per il lavoro, sia teorico sia sperimentale, compiuto nel campo della chimica fisica delle macromolecole. Fra le opere: Principles of polymer chemistry (1953), Statistical mechanics of chain molecules (1969). ...
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Chimico svizzero (n. Aarberg 1938). Dopo il PhD all'univ. di Basilea (1964), si trasferì a Berkeley per il tirocinio (1965), con R. E. Connick. Dopo un breve periodo di lavoro nei laboratori Bell nel New [...] institute, in California. È stato insignito del premio Nobel per la chimica (2002), per gli sviluppi della spettroscopia NMR nella determinazione della struttura tridimensionale delle macromolecole biologiche, insieme a J. B. Fenn e K. Tanaka. ...
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Chimico statunitense (Pusan, Corea, 1904 - Salem, New Jersey, 1989), ricercatore presso la E. I. Du Pont de Nemours (dal 1929 al 1969). È noto per aver sintetizzato una nuova classe di polieteri ciclici [...] a quanto avveniva per molecole presenti in organismi viventi. Per queste ricerche, che hanno portato a chiarire le interazioni fra macromolecole biologiche e i loro substrati, a P. è stato conferito il premio Nobel per la chimica nel 1987, assieme a ...
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Fisico, chimico e biologo di origine polacca (Łódź 1914 - Lidda 1972); trasferitosi in Palestina nel 1925, sostituì in seguito il cognome originario Kačalskij con quello ebraico Katzir. Durante la guerra [...] Palestina (30 maggio 1972). Le sue linee di ricerca più importanti riguardano: lo studio della struttura delle macromolecole, lo studio del trasporto nelle membrane biologiche e in quelle sintetiche e quello della termodinamica di alcuni processi ...
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Chimico (Worms 1881 - Friburgo in Brisgovia 1965), figlio di Franz, fondatore della chimica macromolecolare; prof. a Strasburgo, Karlsruhe (1907), Zurigo (1912) e infine, dal 1926, a Friburgo [...] punto di vista scientifico, sia da quello delle applicazioni pratiche. Per affermare i principî della chimica delle macromolecole (termine, questo, da lui coniato nel 1922) dovette superare molte difficoltà sperimentali e teoriche, prima fra tutte ...
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Segre, Anna Laura. – Chimica italiana (Novara 1938 - Roma 2008). Laureata in Fisica nel 1962 presso l'Università di Milano, si è occupata della caratterizzazione strutturale di sostanze orientate in mesofasi [...] (2001-2006), sotto la guida del Premio Nobel per la chimica G. Natta ha intrapreso ricerche sulle macromolecole, fornendo decisivi contributi nel settore delle applicazioni della risonanza magnetica nucleare (NMR) alla chimica: in tale ambito ...
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chimica Reazioni di c. In organica, reazione di unione di due o più molecole, fra loro uguali o diverse, spesso accompagnata dalla eliminazione di molecole semplici (acqua, ammoniaca ecc.). Così, due molecole [...] . La c. ripetuta fra molecole uguali o diverse ( policondensazione) ha particolare interesse nella preparazione di macromolecole (materie plastiche, fibre sintetiche).
Fisica
Passaggio, inverso dell’evaporazione, di una sostanza dallo stato di ...
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Biochimico austriaco naturalizzato britannico (Vienna 1914 - Cambridge, Gran Bretagna, 2002). Vicedirettore (1962-79) dell'Istituto di biologia molecolare del Medical research council presso l'univ. di [...] coinvolti nei legami deboli che stabilizzano tali modificazioni conformazionali. Nel 1962, insieme a J. Kendrew, ricevette il premio Nobel per la chimica per i risultati ottenuti nella conoscenza della struttura delle macromolecole biologiche. ...
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macromolecola
macromolècola s. f. [comp. di macro- e molecola]. – In chimica, denominazione generica di molecole formate da un rilevante numero di atomi (anche più di diecimila), costituenti alcuni prodotti naturali, quali i polisaccaridi...
macromolecolare
agg. [der. di macromolecola]. – Relativo alle macromolecole: chimica m.; sostanze m., quelle costituite da macromolecole, ossia i polimeri.