La più antica istituzione musicale romana; nata dall’unione dei maestri di cappella, cantori ed esecutori di Roma, sotto la presidenza di G. Pierluigi da Palestrina (1566), fu costituita come Congregazione [...] dei musici di Roma sotto l’invocazione di s. Cecilia nel 1584. Si sviluppò nel 17° sec. ottenendo la direzione o il controllo di tutte le attività musicali, anche di carattere profano. Nel 1839 ricevette ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] missione trovarono del resto nei giovani Britanni ottime doti di cantori, e il loro insegnamento produsse presto, dapprima a nelle chiese.
Dopo questi pionieri la liturgia anglicana ispirò altri maestri di nome ancor maggiore: T. Trallis e W. Byrd; ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] due gemelli, Kuśa e Lava, i quali divengono, col tempo, seolari dell'asceta e cantore Vālmīki. Un giorno, durante un aśvamedha ordinato da Rāma, essi recitano per ordine del maestro la grande storia del padre. Rāma li riconosce e vien fatto certo da ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] in Italia fino a tutto il sec. XVI - di quei cantori al liuto che con V. Galilei e G. Caccini riporteranno lo infatti una delle salienze del movimento storico-musicale. L'opera dei maestri italiani e italo-tedeschi (A. Caldara, J. A. Hasse, ...
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IRLANDA (A. T., 49-50)
Herbert William OGDEN
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Pino FORTINI
David Bayne HORN
Giacomo DEVOTO
Herbert John FLEURE
Eleanor HULL
Arthur POHAM
Thomas BODKIN
Edward DENT
Walter [...] sua proclamazione a lingua ufficiale, già 5000 degli 11.000 maestri elementari erano abilitati a insegnarla.
Bibl.: A. Meillet, ancora suonatori di cornamusa, di zufolo e di fiddle, e cantori; continuano le danze nei crocicchi o su una porta staccata ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] è ingravidata da un uomo qualsiasi; il padre adottivo è un maestro elementare. O., andando in giro per il mondo, ha sempre è per lo meno sino a ora testimoniato. Dunque un libro di cantori girovaghi, come erano nel sec. V e IV appunto i rapsodi, ...
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TURCHI.
Ettore ROSSI
Carlo TAGLIAVINI
Ernst KUHNEL
Egon WELLESZ
Sommario: Etnologia e storia (p. 519); Le lingue turche (p. 523); La lingua 'osmānlï (p. 526); Letterature (p. 527); Arte (p. 533); [...] idee liberali, scrittori ambedue in prosa e in poesia, maestri della lingua e conoscitori dell'antica poesia turca, persiana e detto più generalmente qopuz; dal sec. XIV circa i cantori popolari in Anatolia sono chiamati ‛ashïq.
Gli studiosi europei ...
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SERBO-CROATI
Pier Gabriele GOIDANICH
Giovanni MAVER
I Serbi e i Croati, popoli Slavi meridionali, facenti parte della Iugoslavia, hanno in comune, nei limiti che si dirà, la lingua letteraria che, [...] Gesemann) è stata invece messa nel giusto rilievo la figura del cantore-poeta; è stato assodato, per es., che ogni ripetizione di La morte di S. A. e., 1846) seppe fondere, con maestria tecnica e spontaneità di canto, i varî modelli cui gli "Illirî" ...
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MESSINSCENA
Silvio D'Amico
È termine ormai accettato nel linguaggio del teatro internazionale (dal francese mise-en-scène, donde anche metteur-en-scène) per designare non già la scenografia o in genere [...] gli attori appaiono soprattutto come gli attraenti dicitori, o cantori, d'un poema. Vivono adunati in compagnie vagabonde, (sia come capo disciplinare dei suoi attori, sia come loro maestro di recitazione più o meno fedele), il moderno regista è il ...
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MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. [...] durante l'offerta del pane e del vino i cantori eseguiscono l'Offertorio; recitazione sommessa del ringraziamento e di cui quattro a 4 voci, due a 5 e due a 6, che il maestro stesso definì "opera d'ingegno e d'arte". Vi sono comprese: la Messa dell' ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
marcatore
marcatóre s. m. [der. di marcare]. – 1. (f. -trice) a. In varî settori dell’artigianato e dell’industria, chi è addetto a marcare, cioè ad applicare marche o segni distintivi sui prodotti di lavorazione. b. Operaio adibito al taglio...