LOMELLINI, Angelo Giovanni
Riccardo Musso
Primogenito di Imperiale di Napoleone e di Maria di Angelo Di Negro, nacque a Genova sul finire del XIV secolo.
Il padre, impegnato come i fratelli nell'attività [...] maestro Jean de Lastic, che ordinò il sequestro di tutte le merci genovesi presenti in Rodi, tra cui molte dicastello marchionale e del borgo. Commissario di sanità nella Riviera di molti di loro si batterono con valore per la difesa della città ( ...
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GRAFFEO (Grafeo), Giorgio
Salvatore Fodale
Si ignorano data e luogo di nascita e nomi dei genitori; è noto, invece, il nome del fratello, Benvenuto. Le prime notizie che lo riguardano sono in relazione [...] della città e per la conquista del castellodi Mazara, che fu preso ai primi del mese di febbraio di Prades.
L'11 apr. 1374, ancora maestro razionale, ottenne dal re la libera estrazione dal porto di Sciacca di 200 tratte di frumento. Dopo la morte di ...
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GUIDI, Guido (Guido Pace)
Marco Bicchierai
Primo a essere chiaramente indicato come conte di Romena, fu l'unico figlio maschio legittimo del conte Aghinolfo (I) - uno dei cinque figli del conte Guido [...] a un maestro Adamo, al servizio dei conti di Romena, che avrebbe pagato con la vita la sua perizia di falsario (l città messer Benincasa di Arezzo, assediò Ruffredo degli Incontri nel castellodi Torri che questi aveva fatto ribellare alla città ...
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GHISI, Bartolomeo
Giorgio Ravegnani
Figlio di Giorgio, di famiglia patrizia veneziana, e di Alice Dalle Carceri nacque presumibilmente nell'ultimo decennio del sec. XIII.
Il padre - signore del terzo [...] senza figli di Tommasaccio Da Verona, che dopo la tregua del 1319 era rimasto in possesso del castellodi Armena. La per una durata di cinque anni, ed ebbe come contraenti l'imperatore bizantino, il doge di Venezia e il gran maestrodi Rodi. Il ...
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DELLA TURCA, Rosso
Giovanni Nuti
Nacque negli ultimi anni dei sec. XII a Genova. Non si conoscono i suoi rapporti di parentela all'interno della famiglia Della Turca, coinvolta nella lotta cittadina [...] cittadine (le quattro dicittà al Guercio e le quattro del borgo al D.) e di venticinque servienti ciascuno.
Sempre nel 1239 il D. fu testimone dell'accordo stretto tra Genova e alcuni condomini del castellodi Carpena, nella Riviera di Levante. Nel ...
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BUTERA, Ambrogio Santapau Branciforte principe di
Giuseppe Scichilone
Nacque forse a Licodia (Catania) da Porzio e da una Branciforte, intorno al 1518, da famiglia di antica nobiltà trasferitasi nell'isola [...] castello, dando alle fiamme parte della città dopo aver fatto man bassa d'ogni cosa e aver preso molti prigionieri. Lasciata Reggio, il Barbarossa tentò uno sbarco nella zona del Faro, a nord di fu assegnato l'ufficio dimaestro giustiziere, che lo ...
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FREGOSO (Campofregoso), Pietro
Luca Amelotti
Primo di questo nome nacque a Genova da Orlando (Rolando) e da una Manfredina, di cui si ignora il casato, intorno al 1330. Gli scarsi dati sulla sua giovinezza [...] , 157, 169 s., 172; C. De Simoni, Annali storici della cittàdi Gavi, Alessandria 1896, p. 91; F. Poggi, Lerici e il suo castello, II, Sarzana 1907, pp. 122 s.; F. Donaver, Storia della Repubblica di Genova, Genova 1913, I, p. 329; L. Levati, I dogi ...
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GUIDI, Ildebrandino (Ildebrando, Bandino)
Marco Bicchierai
Minore dei quattro figli maschi del conte Guido, detto Guido Pace, conte di Romena e di Maria di Uberto Pallavicini, nacque, presumibilmente [...] fattone da Dante (Inferno, XXX, vv. 73-78) - dimaestro Adamo, l'artigiano esecutore delle monete. In questo periodo egli quindi fece occupare il castellodi Bertinoro. Nel febbraio, a Forlì, tentò di ottenere dalla città uomini o il denaro pattuito ...
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COLLOREDO, Fabrizio
Maria Rosa Pardi Malanima
Nacque in Friuli nel 1576 da Giovanna di Mels e da Fabio, discendente dal ramo della famiglia che aveva avuto come capostipite Vicardo di Guglielmo, vissuto [...] nel 1602, quella dimaestrodi camera del granduca Ferdinando questa città l'arciduchessa e il suo seguito avrebbero proseguito alla volta didi Waldsee, i visconti di Mels e i signori di Colloredo, Firenze 1877, pp. 76 ss.; G. Braida, Il castellodi ...
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CATALDO Tarsino
Roberto Zapperi
Nativo di Tarsia in Calabria (oggi in provincia di Cosenza), risulta attivo a Palermo come notaio negli anni intorno al 1560. Probabilmente in virtù della sua professione [...] Bosco, conte di Vicari, luogotenente del maestro giustiziere e prudentemente nel castello a mare per predisporre le più urgenti misure di sicurezza. le piazze della città". Di C. il Di Giovanni non trovò traccia e neanche di suo cognato Manfredo ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo parzialmente al n. 4), andare dietro...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...