A che serve essere vivi, se non c'è il coraggio di lottare?(Giuseppe Fava, La Violenza, opera teatrale, 1969) Il Grottesco della condizione umana, la maniera buffa,con cui sono organizzati i rapporti umani:per [...] . Gamba 2018, p. 129). Nel consueto gioco di contrasti, Fava riserva un encomio per «i cadaveri eccellenti» della guerra Stato-mafia, che si erano opposti fermamente alle infiltrazioni di Cosa Nostra in ragione del bene collettivo e dell’amore per la ...
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«Il racconto della realtà ha un cuore antichissimo. […] Il metodo è la cronaca, il fine è la letteratura». Con queste parole Roberto Saviano illumina la narrativa non fiction: «un genere letterario che [...] ha parlato per più di quarant’anni alla sua organizzazione. Quasi mai lo scrittore di Porto Empedocle ha toccato il tema della mafia in maniera diretta nelle sue opere. Quando i pizzini di Provenzano sono stati resi pubblici, per Camilleri è stata l ...
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Il 5 gennaio 1984, a Catania, poco dopo le 21 e 30, sotto i colpi di killer di Cosa nostra, moriva Giuseppe Fava. Il destino volle che l’assassinio si consumasse davanti a un teatro. Non uno qualunque, [...] verità da scoprire e comunicare, espressione di un’indole, si riconosce già in testi sorti ben prima delle questioni di mafia che affronterà dal 1980 in poi. Ci riferiamo, ad esempio, a Bello, bellissimo!, testo del 1974, la cui premessa (drammatica ...
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Giuseppe Fava, un romanziere da rileggere: letteraria “passione” e torbido confine tra il bene e il maleI cento anni dalla nascita di Giuseppe Fava sono occasione di una rinnovata attenzione alla declinazione [...] che il regista Luigi Zampa aveva liberamente tratto dal testo e che volle intitolare appunto Gente di rispetto. Non la mafia quindi, come il vecchio titolo avrebbe fatto presagire, ma è il diavolo a essere protagonista di questo romanzo ambientato ...
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Nel 1956, allorché diventa consulente di Livio Garzanti, il giovane Citati non può sospettare che gli verrà affidato un compito impossibile: occuparsi del più impervio, moroso, nevrotico, geniale scrittore [...] ladrerie non ne posso più. C’è da impazzire. Degli Edit. non parliamone, e della sconcia e brigantesca màfia di chi vuole stampare libri che altri ha pagato, soccorrendomi e consentendomi di vivacchiare. Mai senza ironiaUna scrittura ciclotimica ...
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Da qualche anno, l’universo giornalistico di Giuseppe Fava, con la sua quarantennale militanza della parola, è entrato all’Università di Palermo nei programmi dei corsi Linguistica italiana, di Lingua [...] pare un caso che in questo tipo di testi (tra i più significativi di Fava insieme ad alcuni dei romanzi) la parola “mafia” ricorre raramente. Si tratta nella sostanza di una omissione allusiva che ne sancisce invece l’ingombrante presenza: un bollo d ...
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L’interesse di Camilleri per la giustizia e la legalità così come la sua sete di “verità” (si legga, tra le tante, l’intervista rilasciata a Marco Travaglio il 14 agosto 2012 per «il Fatto Quotidiano» [...] , ci si aspetta sempre nelle trame degli scrittori siciliani. Si è detto che nei romanzi di Camilleri non si parla mai di mafia o che se ne parla in termini meramente folkloristici e che Vigata sarebbe un posto da cartolina.A ben guardare, però, non ...
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Occorre reimpostare una cultura della vita.Occorrono obiettori di coscienza e nonviolenti,che pratichino metodi e tecniche di resistenzaalle intimidazioni della mafia, che facciano fronte promuovendouna [...] che ci conduce a grandi traguardi». È la droga il bersaglio mobile, la parola contro la quale bisogna lottare per indebolire le mafie?«Gran parte dell’Italia è terra d’emergenza. Oggi c’è un grande traffico perché è un business diventato il welfare ...
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Montalbano incontra per la prima volta Topolino nel 2012, in Una cena speciale, racconto di Capodanno in giallo (Sellerio), a un cenone con Lidia in un ristorante vicino a Vigata, la “Forchetta”, dove [...] malaffare politico-mafioso (Marrone 2003), che emerge in particolare in T3, affrontando l’acqua come bene comune. Però la mafia non viene mai nominata in «Topolino», ma evocata da eufemismi reticenti («malavita locale» T1:24, «rete di contrabbando ed ...
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Come si scrive e parla del crimine in Italia? Qual è il modo in cui scrivono i criminali e le loro vittime, considerando che alcuni delitti – pensiamo ai femminicidi – sono preceduti (sul Web e sulla carta) [...] pistola a tamburo usata come condimento per un piatto di spaghetti. Il crimine fa spettacoloDifficile negare che il termine mafia sia noto nel mondo almeno quanto spaghetti o mamma. D’altra parte termini come mazzetta, tangente e bustarella, insieme ...
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mafia
màfia (meno com. màffia) s. f. [voce sicil., di etimo incerto]. – 1. Termine con cui si designa il complesso di piccole associazioni criminose (dette cosche), segrete, a carattere iniziatico, rette dalla legge dell’omertà e regolate...
mafite
s. f. [comp. di ma(gnesio) e f(erro), col suff. -ite]. – In petrografia, nome generico di rocce magmatiche (pirosseniti, peridotiti, ecc.), di composizione prevalentemente ferromagnesiaca.
Complesso di organizzazioni criminali sorte in Sicilia nel 19° sec., diffuse su base territoriale, rette dalla legge dell’omertà e strutturate gerarchicamente.
La m. nacque come braccio armato della nobiltà feudale per la repressione delle...
MAFIA (A. T., 118-119)
Attilio Mori
Isola dell'Africa Orientale, che sorge nell'Oceano Indiano di fronte alla foce del fiume Rufigi, distante dalla costa 50 km. e 140 km. a S. di Zanzibar. Di natura corallina e di struttura pianeggiante, misura...