Complesso di organizzazioni criminali sorte in Sicilia nel 19° sec., diffuse su base territoriale, rette dalla legge dell’omertà e strutturate gerarchicamente.
La m. nacque come braccio armato della nobiltà feudale per la repressione delle rivendicazioni dei contadini. A fine Ottocento si strinsero i legami tra m. e politica, con l’ascesa di mafiosi al potere locale e l’affermarsi della prassi dello ...
Leggi Tutto
Gioitta, Nicola. – Vittima della mafia e imprenditore italiano (Alcara Li Fusi, Messina, 1961 – Niscemi 1990). Proprietario di una gioielleria al centro di Niscemi, dove si era trasferito, subito dopo [...] l’apertura del negozio è stato bersaglio della mafia locale che pretendeva che pagasse il pizzo. Rifiutatosi, è stato vittima di numerose rapine, nell’ultima delle quali è stato ucciso con due colpi di pistola. G. poi è stato sgozzato come monito ...
Leggi Tutto
Bongiorno, Paolo. – Vittima della mafia, sindacalista e uomo politico italiano (Cattolica Eraclea, Agrigento, 1922 - Lucca Sicula, Agrigento, 1960). Di famiglia molto umile, sin da giovanissimo ha lavorato [...] più dignitosi. Il PCI lo ha candidato come sindaco, ma B. non è riuscito ad arrivare vivo al giorno delle elezioni. È stato ucciso dalla mafia con diversi colpi di lupara alla schiena mentre rincasava dopo aver partecipato a una riunione di partito. ...
Leggi Tutto
Bodenza, Luigi. – Vittima della mafia e militare italiano (Enna 1944 – Catania 1994). Dopo aver lavorato come idraulico e saldatore specializzato, finito il servizio militare ha passato il concorso per [...] entrare nel Corpo degli Agenti di Custodia. Agente di polizia penitenziaria prima nella Casa circondariale di Capraia e poi a Catania, è stato vittima di un agguato mafioso mentre tornava a casa dal lavoro. ...
Leggi Tutto
Magistrato italiano (Canicattì 1952 - Agrigento 1990), vittima della mafia. Impegnato nell'Azione cattolica, laureato in Giurisprudenza presso l’università di Palermo, superato il concorso in magistratura [...] è stato uditore giudiziario presso il Tribunale di Caltanissetta e poi dal 1979 al 1989 sostituto procuratore della Repubblica al Tribunale di Agrigento, occupandosi con rigore di indagini antimafia e ...
Leggi Tutto
(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] c. è stata all'inizio un fenomeno criminale urbano; la mafia, invece, ha avuto un lungo insediamento nelle campagne. I quei clan camorristici, già da tempo in contatto organico con la mafia, che si raggruppano sotto il nome di ''Nuova famiglia'' per ...
Leggi Tutto
criminalità organizzata Forma di delinquenza associata che presuppone un’organizzazione stabile di più persone al fine di commettere più reati, per ottenere, direttamente o indirettamente, vantaggi finanziari [...] . In Italia, il termine (mutuato dall’ingl. organized crime) indica principalmente i sodalizi criminali più strutturati, quali la mafia, la camorra, la ’ndrangheta e la Sacra corona unita. Il fenomeno ha assunto un’incidenza tale da configurare una ...
Leggi Tutto
FALCONE, Giovanni
Salvatore Lupo
Nacque a Palermo il 18 maggio 1939, terzo figlio (dopo Anna, nata nel 1934, e Maria, nata nel 1936) di Arturo, medico e direttore del laboratorio provinciale di igiene [...] gran parte dei testi di Falcone è raccolta in Interventi e proposte, cit. (con G. Turone, Tecniche di indagine in materia di mafia, pp. 221-55; Il fenomeno mafioso, pp. 318-27; la relazione di Ottawa, pp. 276-285);
Fonti e Bibliografia
Bella e ben ...
Leggi Tutto
). Magistrato italiano (n. Palermo 1961). Laureatosi in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Palermo, entrato in magistratura nel 1991, è diventato pubblico ministero a Palermo nel 1999, [...] si è occupato di molte indagini di mafia e ha indagato sulle stragi di mafia in cui sono stati uccisi G. Falcone e P. Borsellino e sugli omicidi di R. Chinnici e A. Saetta. È stato presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati di Palermo e dal ...
Leggi Tutto
Nicola Madìa
Abstract
Vengono esaminate la funzione, la struttura e le relazioni sistematiche della fattispecie delittuosa delineata nell’art. 416 ter del codice penale che prevede il delitto di scambio [...] «judge-made law» italiana: l’affermata punibilità, ex art. 110 e 416 «bis» c.p., del candidato alle elezioni che promette favori alla mafia in cambio di voti, in Foro it., 2003, II, 682; Mormando, V., Il voto di cambio, in AA.VV., Nuove strategie per ...
Leggi Tutto
mafia
màfia (meno com. màffia) s. f. [voce sicil., di etimo incerto]. – 1. Termine con cui si designa il complesso di piccole associazioni criminose (dette cosche), segrete, a carattere iniziatico, rette dalla legge dell’omertà e regolate...
mafite
s. f. [comp. di ma(gnesio) e f(erro), col suff. -ite]. – In petrografia, nome generico di rocce magmatiche (pirosseniti, peridotiti, ecc.), di composizione prevalentemente ferromagnesiaca.