Tecnica di coltivazione in zone con clima semi-arido nelle quali, in genere, le scarse piogge (250-500 m annui) sono concentrate entro un breve periodo dell’anno.
Le norme fondamentali dell’a. sono: a) [...] parte delle coltivazioni, e prevalente impiego di quelle organiche, che accrescono l’igroscopicità del suolo; g) adozione di varietà di piante a breve ciclo vegetativo e con scarso sviluppo fogliare. Tecnica caratteristica dell’a. è il maggese (➔). ...
Leggi Tutto
La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I tipi di colture e i sistemi di produzione
L'analisi delle attività produttive dell'Italia preromana, ivi [...] agricola. Un notevole salto di qualità nei procedimenti di coltivazione dei cereali fu costituito dall'avvento del sistema a maggese; esso si sostituì a sistemi più antichi, come quello "a campo d'erba", che prevedeva l'abbandono del lotto ...
Leggi Tutto
Ma l'amor mio non muore!
Vittorio Martinelli
(Italia 1913, bianco e nero, 78m a 16 fps); regia: Mario Caserini; produzione: Film Artistica Gloria; sceneggiatura: Emiliano Bonetti, G. Monleone; fotografia: [...] impeccabilità di interpretazione, faccia dimenticare il cinema e dia l'impressione di vera opera d'arte drammatica" ("Il Maggese Cinematografico"); "Tutto è armonioso e, oseremo dire, soffice, in questo lavoro. Dalle più piccole scene di più tenue ...
Leggi Tutto
La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Vicino Oriente ed Egitto
Willem van Zeist
Lucio Milano
Daniele Morandi Bonacossi
Le origini e i primi sviluppi
di Willem van Zeist
I dati archeobotanici [...] animali da lavoro (in termini di razioni alimentari e foraggio), il rapporto tra terre coltivate e terre incolte (a maggese), l'attività di mantenimento dei canali, ecc. Questo patrimonio di esperienze e di conoscenze agronomiche, specie nel campo ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra l’alto Medioevo e l’XI secolo vengono introdotti, nell’ambito della coltivazione, molti degli elementi [...] il primo anno i cereali in inverno, seminati in autunno; il secondo anno cereali di primavera e legumi; il terzo anno il maggese. Ne consegue che solo un terzo del terreno coltivato è costretto a fermarsi ogni anno. I documenti non dicono dove la ...
Leggi Tutto
MONTICELLI, Teodoro
Francesco Paolo De Ceglia
MONTICELLI, Teodoro. – Nacque a Brindisi il 5 ottobre 1759, da Francesco Antonio, barone di Nicoletta e Cerreto, e da Eleonora dei conti Sala.
Figlio cadetto, [...] feste e delle pratiche devozionali, suggerendo innovazioni (l’introduzione di nuovi macchinari e colture, la sostituzione del maggese con le foraggere ecc.) e interventi strutturali (bonifiche, rimboschimenti ecc).
Il primo esemplare fu presentato al ...
Leggi Tutto
TARELLO, Camillo
Salvatore Ciriacono
– Nacque a Lonato, nel Bresciano, «non prima del 1513, non dopo il 1523» (come argomenta in modo filologicamente ineccepibile Berengo, 1975, p. IX); dalle fonti [...] una precisa rotazione quadriennale, la quale avrebbe previsto la coltivazione per due anni delle leguminose, un anno di riposo a maggese lavorato e un anno a frumento. In un altro schema consigliava un lungo periodo a foraggio (15 anni), seguito da ...
Leggi Tutto
Regione storica posta nella parte centrale del bassopiano oggi politicamente diviso tra Paesi Bassi e Belgio.
Il Brabante belga è compreso a un dipresso tra il corso della Dendre a O. e quello della piccola [...] decennî), alla mano d'opera sistematicamente importata nei periodi opportuni: mentre la regione soltanto cent'anni fa era lasciata a maggese per circa un terzo, oggi la proporzione della terra incolta è appena del 0,3 per cento. Alberi da frutto ...
Leggi Tutto
LATIFONDO (lat. latifundum)
Raffaele Ciasca
In tema di latifondo, è da avvertire che ve ne sono in ogni parte d'Europa, e non solo in paesi agrariamente meno progrediti dell'Italia, quali l'Ungheria [...] il frumento, ma si ricompone nella sua unità colturale appena 1/4 o 1/3 di esso dev'essere convertito in maggese (profonde arature estive) o destinato al pascolo. Concorre a rassodare il sistema latifondistico la malaria, la quale, come indebolì e ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il paesaggio, l'ambiente, la demografia
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal paesaggio dei primi secoli del Medioevo [...] dalla presenza di terre incolte. Anche nelle aree coltivate, in realtà, l’incolto è parte integrante del sistema produttivo: il maggese (dal mese di maggio, nel quale i campi incolti si coprono d’erba) è il principale sistema cui si ricorre per ...
Leggi Tutto
maggése agg. e s. m. o f. [der. di maggio2]. – 1. agg. Di maggio; che si riferisce al mese di maggio: rose m.; olive m.; fieno m., lo stesso che fieno maggengo; lana m., lo stesso che lana maggiatica. 2. s. m. o f. Pratica agricola (che anticamente...
maggesare
v. tr. [der. di maggese] (io maggéso, ecc.), non com. – Mettere, tenere un campo a maggese. ◆ Part. pass. maggesato, anche come agg.: coltura maggesata, coltivazione di piante che si fa nel maggese. Come s. m., sinon. di maggese.