MONTICELLI, Teodoro
Francesco Paolo De Ceglia
MONTICELLI, Teodoro. – Nacque a Brindisi il 5 ottobre 1759, da Francesco Antonio, barone di Nicoletta e Cerreto, e da Eleonora dei conti Sala.
Figlio cadetto, [...] feste e delle pratiche devozionali, suggerendo innovazioni (l’introduzione di nuovi macchinari e colture, la sostituzione del maggese con le foraggere ecc.) e interventi strutturali (bonifiche, rimboschimenti ecc).
Il primo esemplare fu presentato al ...
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TARELLO, Camillo
Salvatore Ciriacono
– Nacque a Lonato, nel Bresciano, «non prima del 1513, non dopo il 1523» (come argomenta in modo filologicamente ineccepibile Berengo, 1975, p. IX); dalle fonti [...] una precisa rotazione quadriennale, la quale avrebbe previsto la coltivazione per due anni delle leguminose, un anno di riposo a maggese lavorato e un anno a frumento. In un altro schema consigliava un lungo periodo a foraggio (15 anni), seguito da ...
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SOLARI, Stanislao
Sandro Rogari
SOLARI, Stanislao. – Nacque a Genova il 22 gennaio 1829 da Domenico e da Anna Cambiaso.
Fu avviato alla carriera militare come ufficiale della Marina sabauda ove si distinse [...] parmense novant’anni prima, registrava che da allora la «coltura vampiro», basata sulla depauperante rotazione del frumento e del maggese, era arrivata alle porte della città ed era diffusa e dominante ovunque. A partire dal 1881, con gli Sproloqui ...
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PITTARA, Carlo
Francesco Santaniello
PITTARA, Carlo. – Nacque a Torino il 6 giugno 1835. Dei suoi genitori non si conoscono i nomi. Nella capitale sabauda studiò presso la Reale Accademia Albertina [...] il faticoso lavoro di un suo contadino curvo sull’aratro trainato da due buoi in mezzo a uno sconfinato maggese. Nell’ambito del panorama figurativo piemontese di quegli anni risulta insolita l’attenzione che l’artista pone nel descrivere ...
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MARITI, Giovanni
Renato Pasta
– Nacque a Firenze il 4 nov. 1736 da Marcantonio di Luigi, cancelliere dei Capitani di Orsanmichele, e da Alessandra Moriani. Presto orfano di padre, fu benvoluto dal patrigno, [...] dalla scarsa diffusione del vigneto alla limitatezza delle produzioni specializzate; mentre in progresso risultavano l’abolizione del maggese e la coltura dell’ulivo. Larga e puntuale è nell’Odeporico l’informazione botanica e mineralogica, ordinata ...
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CRESCENZI, Pietro de' (Pier, Petrus de Crescentiis)
Pierre Toubert
Agronomo, nato a Bologna verso il 1233, morto nella stessa città verso il 1320, autore dell'Opus ruralium commodorum (Liber cultus ruris), [...] di rotazione delle culture cerealicole, egli loda la pratica della cultura intercalata da leguminose su una parte delle terre lasciate a maggese. È stato osservato con ragione che su questi punti i consigli del C. si accordano con le clausole dei ...
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INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] costituita in merito alle "tratte" granarie a detta della quale questa va fissata in 2 rubbi di grano per ogni rubbio di maggese e di 1 rubbio di grano per ciascun rubbio di colti, per garantire una qualche esportazione anche all'estero. Un minimo ...
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maggése agg. e s. m. o f. [der. di maggio2]. – 1. agg. Di maggio; che si riferisce al mese di maggio: rose m.; olive m.; fieno m., lo stesso che fieno maggengo; lana m., lo stesso che lana maggiatica. 2. s. m. o f. Pratica agricola (che anticamente...
maggesare
v. tr. [der. di maggese] (io maggéso, ecc.), non com. – Mettere, tenere un campo a maggese. ◆ Part. pass. maggesato, anche come agg.: coltura maggesata, coltivazione di piante che si fa nel maggese. Come s. m., sinon. di maggese.