LANFREDINI, Bartolomeo
Stefano Calonaci
Figlio di Lanfredino di Iacopo e di Selvaggia di Piero Tornaquinci, nacque, probabilmente a Firenze, nel 1495.
Lanfredino fu protagonista della vita pubblica: [...] Salviati il 17 luglio 1540 risulta che in quell'anno il L. era passato al servizio personale di Cosimo I come maggiordomo. Dal 13 sett. 1543 fu uno dei Dodici buonomini, una delle più prestigiose magistrature cittadine. Il 20 maggio 1544 fu chiamato ...
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COLLOREDO, Fabrizio
Maria Rosa Pardi Malanima
Nacque in Friuli nel 1576 da Giovanna di Mels e da Fabio, discendente dal ramo della famiglia che aveva avuto come capostipite Vicardo di Guglielmo, vissuto [...] , accettando la carica di governatore a Siena, che esercitò fino al 1627, quando fu richiamato a Firenze, creato maggiordomo maggiore e confermato consigliere di Stato.
Sebbene non si abbiano notizie precise sulla situazione patrimoniale del C., da ...
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CHECCHI, Andrea
Sisto Sallusti
Nacque a Firenze il 21 ott. 1916 da Amedeo e da Davidica Carolina Beduschi. Dopo aver studiato pittura all'Accademia di belle arti della città natale, frequentò gli ambienti [...] un onesto e dimesso ferroviere in Un apprezzato professionista di sicuro avvenire di G. De Santis (1972), fu in televisione il maggiordomo Betteredge nella Pietra di luna da W. W. Collins (dal 21 apr. 1972) diretto dal Majano. I saggi estremi dei suo ...
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CAVALCANTI, Lucrezia
Hélène Michaud
Figlia di Bartolomeo e Dionora o Leonora Gondi, nacque poco dopo il loro matrimonio (avvenuto nel 1523), così da poter seguire, data la sua età, Caterina de’ Medici [...] il peso dell’età se il 14 luglio 1588, con atto notarile, concesse una rendita annua di 50 lire al maggiordomo Philippe Collot a condizione che restasse al suo servizio. Tuttavia, secondo la lettera di un ambasciatore (che la definisce “mala ...
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. Nel sec. X, quando cioè la schiatta governante d'origine uralo-altaica era già completamente slavizzata, i capi dell'aristocrazia bulgara venivano chiamati boliadi (βολιάδες in Const. Porphyr., De Cerimon., [...] mediatizzati) si trovarono i boiari "introdotti nel Palazzo" (vvedennye) cioè insigniti di uffici. Essi avevano titolo di "maggiordomo, tesoriere" ecc.; in numero variabile (dai 10 ai 20) costituivano la duma, che il principe consultava quasi ogni ...
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Per cappella s'intende una piccola costruzione religiosa annessa a una chiesa, a un palazzo, a un castello, a una villa, a un cimitero: può essere incorporata all'edificio, di cui fa parte, o del tutto [...] S. Romana Chiesa; i principi assistenti al soglio; l'uditore e il tesoriere generale della Camera apostolica; il maggiordomo di Sua Santità. Seguono tutti gli arcivescovi e vescovi non assistenti al soglio; i prelati protonotarî apostolici (distinti ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] il nome dal santo vescovo (m. nel 588) e che si vuole abbia ricevuto interventi di quel Faulone che fu maggiordomo di re Cuniperto (688-700), tanto che essa venne denominata anche basilica Langobardorum (Belli Barsali, 19702, p. 187).Per comprendere ...
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HAYEZ, Francesco
Michele Di Monte
"Nacqui in Venezia il giorno 10 Febbraio 1791 nella parrocchia di S. Maria Mater Domini": così afferma lo stesso H. nell'incipit delle sue memorie dettate molti anni [...] dal console del Regno italico Giuseppe Tambroni, il pittore intrecciò una relazione sentimentale clandestina con la figlia sposata del maggiordomo dell'ambasciata. In breve la cosa si seppe e l'H. fu persino aggredito dal marito dell'amante. Per ...
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ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] Giovanni Alberto e Gumberto marchesi di Brandeburgo, venuti a Roma a completare la loro educazione, in qualità di maggiordomo, forse anche di precettore e di guida ("oeconomiae me praeficitis" scriverà nella dedica delle Diatribae; e la parola ...
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GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] , e non ebbe conseguenze sulla sua posizione; dal dicembre ricoprì prima ad interim, poi (1769) stabilmente la carica di maggiordomo della Real Casa, che lo pose in continuo contatto col sovrano.
Nell'aprile 1768, lasciata la carica di provveditore ...
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maggiordomo
maggiordòmo s. m. [dal lat. maior domus «(il servo) maggiore della casa»]. – 1. a. Chi in palazzi signorili sovrintende alla servitù e al buon andamento della casa. M. di Sua Santità, carica, ora abolita, di cui era investito il...