Ibn 'Abd al-Hakam, 'Abd al-Rahman
Ibn ‛Abd al-Hakam, ‛Abd al-Rahman
Storico arabo egiziano (n. 798 ca.-m. 871). Discendente da una famiglia di storici e giuristi che introdussero il in Egitto, fu autore [...] dell’opera La conquista dell’Egitto e del Maghreb, il testo più antico sull’islamizzazione dell’Egitto. ...
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L'Africa islamica: introduzione
Vincenzo Strika
L'Islam è penetrato in Africa attraverso due vie principali: l'Africa settentrionale e il Corno d'Africa. Mentre la prima diede vita a un'arte che [...] , il cui contributo africano appartiene al Nord Africa e in particolare all'Egitto.
Per i musulmani il maġrib (da cui Maghreb, nell'accezione geografica odierna) è l'Occidente, ossia "il luogo dove il sole tramonta", ed è contrapposto al mašriq, l ...
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Dinastia musulmana berbera che dominò il Marocco, parte dell'Algeria e della Spagna tra l'11° e il 12° secolo. In origine gli A. furono riformatori religiosi alla guida di una comunità che iniziò una guerra [...] santa per la riunificazione sotto un unico dominio dei vari Stati del Maghreb occidentale. ...
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Lega degli stati arabi
Origini e finalità
La Lega degli stati arabi, meglio nota come Lega Araba, è un’organizzazione internazionale di carattere prevalentemente politico che riunisce tutti i paesi la [...] cui popolazione è a maggioranza araba e quindi, di fatto, gli stati dell’area del Maghreb, di parte dell’Africa orientale e del Medio Oriente arabo. La sue finalità, rese esplicite nella Carta della Lega Araba, sono quelle di rafforzare le relazioni ...
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autoperpetuazione
s. f. Volontà di mantenersi, di assicurarsi continuità.
• nessun atto politicamente rilevante è stato indirizzato dal mondo di al-Qaeda che possa essere ricondotto a una strategia ragionevole, [...] di ampio respiro e finalizzata a un qualche cosa. Non è tale lo stillicidio dei rapimenti effettuati dalla filiale del Maghreb islamico «in franchising» di al-Qaeda che accompagna la nostra vicenda storica senza che ne possiamo individuare la logica, ...
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SAYYID
Carlo Alfonso Nallino
. Nell'uso coloniale italiano in Libia saied, nell'uso amministrativo anglo-indiano syud, syed, sayid, saïd. Vocabolo arabo (plur. sādah), che nell'Arabia preislamica era [...] di tribù. Nell'età musulmana, premesso al nome personale, suole designare presso tutti i popoli maomettani (eccettuati quelli del Maghreb o Africa settentrionale ad occidente della Libia) o uno sceriffo (sharīf) in generale o, in alcuni paesi, uno ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] , l'oboe zurna, il clarinetto zammāra, il tamburo a cornice ṭār (o daff) e il tamburo a calice monopelle darabukka nel Maghreb, ṭabla nel Mashreq.
Un valore particolare ha il canto. A parte i repertori religiosi (v. oltre), un po' dovunque è diffusa ...
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Geografo francese (Nizza 1904 - ivi 1983), prof. univ. ad Aix-en-Provence dal 1947 e a Nizza dal 1970, fondatore della rivista Méditerranée. Profondo conoscitore dell'Algeria, dove soggiornò per molti [...] cui particolarmente notevole quella sulla coltivazione della vite (1951-54). Successivamente estese i suoi interessi a tutto il Maghreb, e quindi ad altri paesi mediterranei e africani. Si interessò anche dei problemi connessi con la decolonizzazione ...
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giallā´b Nome arabo dato ai negrieri o cacciatori di schiavi, che, sotto il pretesto della guerra santa, compivano nel Sudan centrale, nella seconda metà del 19° sec., razzie e tratte di schiavi. Tale [...] fu Sulaimān Pascià.
Lungo camice di tela aperto sul petto, munito di maniche e a volte di cappuccio, in uso in alcune regioni del Maghreb. Il g. è conosciuto anche con il nome di giallāba o giallābiyya in Marocco e Algeria, di gallābiyya in Egitto. ...
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Kumbi Saleh
Centro politico e mercato dell’antico regno del Ghana, od. Mauritania merid., secondo alcuni la stessa capitale. Esistente già verso la metà del 5° e il 6° sec., nel 10°-11° sec. era una [...] città cosmopolita di 15-20.000 abitanti, che controllava le vie carovaniere fra la valle del Niger e il Maghreb. Un quartiere mercantile islamico in pietra affiancava il palazzo reale e la città indigena, costruiti in terra e vegetali. Nonostante l’ ...
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