giallā´b Nome arabo dato ai negrieri o cacciatori di schiavi, che, sotto il pretesto della guerra santa, compivano nel Sudan centrale, nella seconda metà del 19° sec., razzie e tratte di schiavi. Tale [...] fu Sulaimān Pascià.
Lungo camice di tela aperto sul petto, munito di maniche e a volte di cappuccio, in uso in alcune regioni del Maghreb. Il g. è conosciuto anche con il nome di giallāba o giallābiyya in Marocco e Algeria, di gallābiyya in Egitto. ...
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Kumbi Saleh
Centro politico e mercato dell’antico regno del Ghana, od. Mauritania merid., secondo alcuni la stessa capitale. Esistente già verso la metà del 5° e il 6° sec., nel 10°-11° sec. era una [...] città cosmopolita di 15-20.000 abitanti, che controllava le vie carovaniere fra la valle del Niger e il Maghreb. Un quartiere mercantile islamico in pietra affiancava il palazzo reale e la città indigena, costruiti in terra e vegetali. Nonostante l’ ...
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Ribelle marocchino (Agir 1882 - Cairo 1963). Tra il 1920 e il 1926, eletto capo delle tribù del Rif, tenne dapprima in scacco le forze spagnole (battaglia di Anwāl, 1921) e passò poi all'attacco del protettorato [...] al Cairo. Durante la permanenza in Egitto aveva continuato la lotta contro la Francia come presidente del "Comité de libération du Maghreb Arabe", costituitosi al Cairo il 5 aprile 1954. Nel 1958 si era riconciliato con il re Maometto V, che gli ...
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Tunisia
Claudio Cerreti
Silvia Moretti
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(XXXIV, p. 488; App. II, ii, p. 1034; III, ii, p. 995; IV, iii, p. 699; V, v, p. 594)
di Claudio Cerreti
Popolazione
Nel 1998 la popolazione della T. era, [...] envolées de la Tunisie, in Le monde diplomatique, Février 1997, pp. 4-5.
A. Lamchichi, Le Maghreb face à l'islamisme: le Maghreb entre tentations autoritaires, essor de l'islamisme et demandes démocratiques, Paris 1997.
Muhammad al-Hashimi Hamidi ...
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Ifriqiyya
DDavid Abulafia
Il termine 'Ifriqiyya', derivato dalla denominazione di due province romane dell'odierna Tunisia e Algeria orientale, fu utilizzato all'epoca di Federico II dagli arabi per [...] assicurare ai loro sudditi una certa sicurezza e la libera navigazione nel tratto di mare fra la Sicilia e il Maghreb. Inoltre l'imperatore nominò consoli a Tunisi Enrico di Trapani e successivamente, nel 1241-1242, Pietro Capuano di Amalfi, entrambi ...
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Medio Oriente
Marcella Emiliani
Nell'accezione geografica più ampia, la locuzione Medio Oriente indica quell'arco di Stati che - da ovest a est - va dal Marocco al Pakistan incluso, arrivando a comprendere [...] dopo la Seconda guerra mondiale, finendo per soppiantare la vecchia locuzione Vicino Oriente, che peraltro non comprendeva il Maghreb, ossia gli Stati dell'Africa settentrionale dal Marocco all'Egitto escluso. Da quanto brevemente accennato, risulta ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] califfato messianico e non più arabo. L'impero almohade si estendeva al suo apogeo, intorno al 1160, dalla penisola iberica al Maghreb estremo, fino alle città di Tunisi, Sfax e Tripoli, prese ai normanni, ed era la prima volta nella storia islamica ...
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Figlio (Rabat 1929 - ivi 1999) di Muḥammad V. Alla morte del padre (1961) salì al trono, istituendo un regime autoritario e dai forti toni nazionalistici. Filoccidentale in politica estera (intervenne [...] sostanzialmente filoccidentale, cercando nel contempo di promuovere la cooperazione fra i cinque paesi del Maghreb. Fu il primo presidente dell'Unione del Maghreb Arabo, costituita nel 1989 da Marocco, Mauritania, Algeria, Tunisia e Libia. Negli anni ...
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MAROCCO (XXII, p. 388; App. I, p. 825; II, 11, p. 269)
Eliseo BONETTI
Gennaro CARFORA
F. G.
Il regno sceriffiano del M. (el-Magreb el-Aksa) è dal 1956 un membro indipendente delle N. U. Il suo potere [...] e della cultura (università di Rabat).
Bibl.: J. Célérier, Le Maroc, Parigi 1953; H. Mensching, Marokko. Die Landschaften im Maghreb, Heidelberg 1957; J. Despois, L'Afrique du Nord, 2ª ed., Parigi 1958; R. Feiland, Marokko, Bonn 1958; D. Noin ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Oman, Qatar e Kuwait), e la formazione nel 1989 dell’Unione del Maghreb arabo (Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania), confermano la tendenza verso forme di più stretta cooperazione a livello ...
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