planisfero
planisfèro [Comp. di plani- e (emi)sfero] [GFS] Rappresentazione cartografica dell'intera superficie terrestre, talora divisa nei due emisferi occidentale (centrato sulle Americhe) e orientale [...] piana del cielo stellato, divisa nei due emisferi boreale e australe, con l'indicazione delle costellazioni e, mediante opportuni accorgimenti grafici, della magnitudine apparente delle principali stelle visibili a occhio nudo (cioè fino alla ...
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parvificare
Il verbo è contrapposto a magnificare (v.), in Cv I XI 19 E perché magnificare e parvificare [" far piccolo ", " sminuire "] sempre hanno rispetto ad alcuna cosa per comparazione a la quale [...] ...
Il significato del termine è precisato e chiarito da pusillanimo; cfr. s. Tommaso: " sicut magnanimus ex animi magnitudine tendit ad magna, ita pusillanimus ex animi parvitate se retrahit a magnis... Et ideo pusillanimitas directe magnanimitati ...
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Mira
Mira (o Mira Ceti) [Lat. "meravigliosa (stella) (della Balena)"] [ASF] La stella omicron della costellazione della Balena (lat. scient. Cetus -ti), famosa per essere stata la prima stella variabile [...] a lungo periodo a essere scoperta (J. Fabricius, 1596) e per avere quindi dato il nome alla classe delle variabili a lungo periodo (variabili del tipo M.); la sua magnitudine varia tra 5 e 9, con un periodo di circa 334 giorni. ...
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lucido
lùcido [agg. Der. del lat. lucidus "lucente", da lucere "splendere"] [LSF] (a) Di corpo che, per avere la superficie liscia e levigata o ricoperta da uno strato di sostanza lucente, riflette assai [...] luce propria. ◆ [ASF] Stelle l.: denomin. tradizionale delle stelle che sono visibili a occhio nudo (cioè circa fino alla magnitudine apparente 6), per distinguerle dalle altre, che si dicono telescopiche, cioè visibili soltanto con l'ausilio di un ...
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Fornello Chimico
Fornèllo Chìmico [ASF] Costellazione australe (simb. For, lat. scient. Fornax), introdotta da N.-L. Lacaille nel 1752, tra lo Scultore e l'Eridano (per la sua forma, in cui Lacaille [...] volle vedere un fornello con un alambicco chimico, e per la sua estensione in coordinate celesti → costellazione); è composto da stelle piuttosto deboli, la più brillante di esse avendo magnitudine 3.9. ...
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Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta [...] enorme distanza ci appaiono come puntiformi. A occhio nudo se ne riescono a distinguere non più di 6000 (quelle la cui magnitudine apparente è minore di 6). Le s. più luminose sono designate con nomi propri, come, per es., Arturo, Altair, Vega ecc ...
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(gr. Πλειάδες)
Mitologia
Nome collettivo delle sette figlie di Atlante e di Pleione, generate sul Monte Cillene in Arcadia: Maia, la maggiore, madre, da Zeus, di Ermete; Elettra, madre, da Zeus, di Dardano; [...] parte della costellazione del Toro e situato tra le Iadi, l’Ariete e Perseo. È costituito da 9 stelle principali denominate: Alcione (magnitudine stellare 3,0), Elettra (3,8) Atlante (3,8), Maia (4,0), Merope (4,2), Taigete (4,4), Pleione (5,2 ...
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La grande scienza. Cosmologia
Malcolm Longair
Cosmologia
Il 1925 può essere considerato l'anno in cui nacquero, nel loro aspetto moderno, le scienze dell'astrofisica extragalattica e della cosmologia [...] dei nuclei cosmici e dal periodo di raffreddamento delle stelle nane bianche.
Il parametro di decelerazione
La relazione red shift-magnitudine per le galassie più luminose degli ammassi è esattamente lineare, ma vale solo per i red shift fino a z ...
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Corona Boreale
Coróna Boreale [ASF] Antica costellazione boreale, di simb. Cr B (lat. scient. Corona Borealis, genitivo Coronae Borealis), a est del Boote (gli antichi greci vi vedevano la corona di [...] Arianna, figlia di Minosse e Pasifae: per la sua forma e la sua estensione in coordinate celesti → costellazione); a occhio nudo ha sette stelle a semicerchio, delle quali la più brillante, Gemma, ha magnitudine 2.3. ...
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In fisica, è detto delle radiazioni elettromagnetiche percepite dall’occhio, corrispondenti al campo di lunghezze d’onda compreso tra i limiti approssimativi di 400 e 800 nm.
L’astronomia nel v., o astronomia [...] in orbita a una quota di circa 600 km nel 1990, con il quale si possono osservare agevolmente stelle di 26-esima magnitudine in ∼1000 s di esposizione, con risoluzione angolare inferiore al decimo di secondo d’arco (a una distanza di 5000 km HST ...
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magnitudine
magnitùdine s. f. [dal lat. magnitudo -dĭnis, der. di magnus «grande»]. – 1. ant. Grandezza: la m. di Dio. Anche, altezza di statura: uomini di gran magnitudine. Come titolo: la nobilissima m. di Vostra Altezza (Guittone). 2. In...
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...