Bilancia
Bilància [Lat. scient. Libra] [ASF] Denomin., per analogia di forma con l'omonimo strumento (i due piatti sono rappresentati dalle stelle α e β, le due più brillanti), di una costellazione dello [...] cadeva l'equinozio d'autunno, cioè la durata del giorno bilanciava quella della notte (per la sua forma e la sua estensione in coordinate celesti → costellazione). La stella principale (α Librae) ha magnitudine 2.9 ed è una doppia, con compagno di ...
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Galassia
Alessandro Pizzella
Gli studi sulle g. stanno progredendo anche grazie a imponenti campagne osservative (surveys) finalizzate a studiare in maniera dettagliata intere regioni di cielo e non [...] (bande u, g, r, i, e z, che sono centrate rispettivamente alle lunghezze d'onda 355,1 nm, 468,6 nm, 616,5 nm, 748,1 nm e 893,1 nm, con magnitudine limite 22,0, 22,2, 22,2, 21,3 e 20,5) e spettri per gli oggetti più luminosi della diciottesima ...
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Orione
Orióne [Lat. scient. Orion -nis, dal gr. Oríon, gigante gran cacciatore della mitologia classica] [ASF] Antica costellazione australe a sud del Toro e dei Gemelli, di simb. Ori, visibile alle [...] ) ai cui vertici sono stelle molto luminose, in partic. a NE Betelgeuse (α Orionis) e a SO Rigel (β Orionis), di magnitudine apparente, rispettiv., 0.5 e 0.3 (per la sua forma e la sua estensione in coordinate celesti → costellazione); nell'interno ...
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Scudo
Scudo (originar. Scudo di Sobieski) 〈...sobèski〉 [Lat. scient. Scutum o Sobiescii Scutum] [ASF] Costellazione, di simb. Sct, poco a sud dell'equatore celeste, introdotta nel 1603 da J. Hevelius [...] Via Lattea, tra l'Aquila e l'Ofiuco, in una zona ricchissima di ammassi stellari, ed è costituita da stelle tutte di modesto splendore (la più luminosa ha magnitudine 4.1); per la sua forma e la sua estensione in coordinate celesti → costellazione. ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] spesso indicati come QSO, Quasi Stellar Objects). Il prototipo è la sorgente detta 3C 273, cui corrisponde un astro di tredicesima magnitudine e z=0,158 (distanza di circa 480 Mpc), cioè una luminosità ottica circa 100 volte superiore a quella di una ...
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variabile
variàbile [agg. e s.f. Der. del lat. variabilis, da variare "variare"] [ANM] Di una quantità che può assumere valori in un certo insieme numerico, o, più in generale, di un simb. che rappresenta [...] , con una delle ultime lettere dell'alfabeto (x, y, z, t,...). ◆ [ASF] Lo stesso che stella v., stella la cui magnitudine apparente varia, in genere periodicamente: v. stelle variabili. ◆ [ELT] In contrapp. a costante, fisso e sim., di dispositivo ...
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telescopico
telescòpico [agg. (pl.m. -ci) "attinente al telescopio" Der. di telescopio] [FTC] Di dispositivi meccanici in cui si abbia un organo costituito da due o più tubi che s'inseriscono e scorrono [...] partic. stella, osservabile soltanto al telescopio, cioè non visibile a occhio nudo; sono tali gli astri che hanno una magnitudine maggiore di circa 6. ◆ [OTT] Sistema t.: sistema ottico centrato che risulta accomodato per la visione distinta (con un ...
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Nel corso del periodo 1965-2005 i disastri provocati da c. n. (terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni, cicloni tropicali, siccità) sono progressivamente aumentati di numero, e il loro impatto sullo [...] progettazione e la costruzione degli edifici nelle aree sismiche ha un'importanza cruciale;
(d) il 24 dicembre 2003 un terremoto di magnitudine 6,7 Richter rase al suolo la cittadina iraniana di Bam. Oltre 28.000 degli 80.000 abitanti (ovvero più di ...
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supernova In astronomia, fase esplosiva che conduce alla disgregazione di alcuni tipi di stelle.
Caratteri generali
Le s. sono gli eventi più energetici osservati nell’Universo: l’energia complessivamente [...] , pari a ∼5∙109 L⊙, dove L⊙=4∙1026 W è la luminosità del Sole. Corrispondentemente, la s. raggiunge una magnitudine assoluta M∼−20, valore confrontabile con quello di un’intera galassia. Nell’esplosione, la stella può andare completamente distrutta o ...
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elefante
Vincenzo Valente
Parlando dei giganti custodi del nono cerchio, D. adduce a confronto balene ed e., come esempio estremo di creature enormi che la natura non tralascia di generare: E s'ella [...] da Plinio e da Isidoro di Siviglia, fonti quasi uniche degli autori di cose naturali. Isidoro scriveva: " Elephantum Graeci a magnitudine corporis vocatum putant, quod formam montis praeferat; Graece enim mons λόφος dicitur " (Etym. XII II 14); e s ...
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magnitudine
magnitùdine s. f. [dal lat. magnitudo -dĭnis, der. di magnus «grande»]. – 1. ant. Grandezza: la m. di Dio. Anche, altezza di statura: uomini di gran magnitudine. Come titolo: la nobilissima m. di Vostra Altezza (Guittone). 2. In...
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...