Capo religioso e politico mahdista (m. 1899); seguace e successore del Mahdī sudanese Muḥammad ibn ῾Abd Allāh, alla cui morte (1885) raccolse per sua designazione la direzione del movimento mahdista, che [...] condusse alla vittoria contro gli Abissini (battaglia di Matammā, 1889); ma fu a sua volta battuto dagli Italiani ad Agordat e Kassala (1890-94), e definitivamente dagli Inglesi presso Omdurman (1898). ...
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(o Mehdia; arabo al-Mahdiyya) Cittadina della Tunisia (45.977 ab. nel 2004), capoluogo del governatorato omonimo.
Villaggio fenicio, poi romano, la città fu costruita nel 916 dal primo califfo fatimide [...] ‛Ubaid Allāh al-Mahdī. In posizione strategica sul mare, ebbe un ruolo nelle vicende degli Stati nordafricani e nelle lotte contro l’Europa cristiana. Nel 12° sec. fu conquistata dai Normanni di Sicilia, poi ripresa dagli Almohadi; divenuta centro di ...
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Harun al-Rashid
Califfo abbaside (Rayy 766-Baghdad 808). Figlio di al-Mahdi, la sua fama riposa soprattutto sul ruolo favoloso attribuitogli dalle Mille e una notte. Il suo califfato conobbe l’inizio [...] della disintegrazione dell’impero islamico, ai confini orientali e occidentali, nonostante le guerre fortunate condotte contro Bisanzio ...
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Fondatore della dinastia musulmana degli Almohadi (Tilimsān 1094 - Salā 1163). Seguace fedele del Mahdi berbero Ibn Tūmart, divenne, alla morte di questo, capo delle tribù che avevano aderito al suo movimento [...] di rinnovamento religioso in seno all'islamismo. Rovesciati gli Almoravidi (presa di Marrākesh, 1147), regnò su tutta l'Africa settentrionale, dall'Atlantico alla Grande Sirte, e sulla Spagna musulmana. ...
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(arabo Umm Durmān) Città del Sudan, sulla riva sinistra del Nilo Bianco. Sorta nel 1884 come campo del Mahdī, dalla fine del 20° sec. ha avuto un grandissimo sviluppo demografico, passando dal mezzo milione [...] e di bestiame, è sede di industrie alimentari, della concia e dei mobili. Nel quartiere indigeno sono i resti della tomba del Mahdī distrutta dagli Inglesi nel 1898.
Battaglia di O. Combattuta il 2 settembre 1898 a Kararī (10 km a N di O.), fu ...
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IDRĪS I (propriamente Muḥammed Idrīs) re di Libia
Nacque nel 1889 come figlio del senusso Muḥammed el-Mahdī. Venuto a trovarsi durante la prima guerra mondiale a capo della confraternita senussita, strinse [...] in nome di questa con l'Italia gli accordi di Àcroma (1917) e Règima (1920), che sembravano introdurre un condominio italo-senussita sulla Cirenaica. Ma nel 1923, al riaffermarsi con le armi della sovranità ...
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Abu 'Abd Allah al-Shi'i
Abu ‛Abd Allah al-Shi‛i
Fondatore del regno fatimide in Nordafrica (m. 911). Propagandista sciita ismailita, si alleò con il mahdi ‛Ubayd Allah, futuro califfo fatimide, per [...] diffonderne il credo fra le tribù berbere, combattendo vittoriosamente gli Aghlabidi in nome del nuovo potere. Lo stesso mahdi, che egli aveva fatto riconoscere sovrano, lo fece tuttavia uccidere. ...
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Califfo fatimida d'Egitto (Mahdia 931 - Il Cairo 975). Salì al trono nel 952. Sotto di lui la dinastia fatimida si spostò dalla Tunisia, dove aveva avuto origine col Mahdī ῾Ubaid Allāh, all'Egitto, conquistato [...] per al-M. da Giawhar aṣ-Ṣiqillī (969). La ulteriore conquista del Ḥigiāz, della Palestina e della Siria, e il dominio ancora mantenuto nel Maghrib, portò l'impero fatimida sotto al-M. alla sua massima ...
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Figlio (m. 1018) di Borrell II, cui successe (992); fu a Roma per chiedere aiuti a Silvestro II contro i Saraceni. Intervenne poi nelle loro lotte civili, a Cordova, in aiuto di Muḥammad ibn Hishām detto [...] il Mahdī. ...
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Dinastia musulmana sciita, che dominò su gran parte dell'Africa settentr., dell'Egitto e della Siria, dal sec. 10º al 12º. Sorse in Tunisia per opera di un emissario del movimento ismailita, ‛Ubaidallāh, [...] che si presentò quale Mahdī discendente da Fāṭima e riuscì a fondare il suo potere tra l'elemento arabo-berbero dell'Africa settentrionale. Di qui, nella seconda metà del sec. 10º, la dinastia conquistò l'Egitto e vi si trasferì, lasciando la Tunisia ...
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mahdi
‹màhdi› (o Mahdi) s. m. [dall’arabo mahdī, propr. «ben guidato»]. – Nelle credenze islamiche, personaggio, estraneo al Corano, che alla pienezza dei tempi apparirà per conquistare la Terra, sterminare gli infedeli, restaurare la retta...