Albo, Yosef
Albo, Yōsēf
Filosofo e teologo ebreo di Spagna (n. Monreal fine sec. 14° - m. tra il 1430 e il 1440). È autore del Sēfer ha-‛iqqārīm («Libro dei principi fondamentali»), che è un compiuto [...] sistema di teologia ebraica. Le sue dottrine si appoggiano in parte a Maimonide, in parte al diretto maestro dello stesso A., Ḥasday Crescas. Il fine della vita umana è da lui posto nel perfezionamento, più che intellettuale, morale e religioso. ...
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Orientalista ebreo (Glogau 1805 - Parigi 1867). Catalogò i manoscritti ebraici, aramaici e arabi della Bibliothèque Nationale di Parigi e nel 1865 fu nominato prof. di ebraico al Collège de France. Investigò [...] principalmente la filosofia giudeo-araba del Medioevo; sue opere principali sono l'edizione del testo arabo della Guida dei perplessi di Maimonide (1856-66) e gli importanti Mélanges de philosophie juive et arabe (1859). ...
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Semitista tedesco, nato a Flehingen (Baden) il 5 marzo 1851, morto a Berlino il 24 ottobre 1914, professore nel seminario rabbinico e poi nell'università di Berlino.
Oltre che di esegesi biblica e di letteratura [...] arabo-ebraica (in quest'ultimo campo pubblicò magistralmente il commento di Maimonide al trattato mishnico Makkoth, 1881), si occupò con singolare competenza dell'antica poesia araba, pubblicando tra l'altro il divano del poeta dell'età omayyade al- ...
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Esegeta dell'Antico Testamento, talmudista e medico ebreo (Cesena 1475 - Bologna 1550). I suoi commenti alla Bibbia eccellono per buon metodo filologico, e ciò gli procurò grande stima tra gli studiosi [...] cattolici. J. Reuchlin prese da lui lezioni di ebraico. È autore, tra l'altro, di un'opera intitolata Luce delle nazioni (1537), nella quale polemizzò contro Aristotele e Maimonide. ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] Ibn Tibbon sarà più volte citato da Mosè ben Salomon da Salerno nel suo Commento alla Guida dei perplessi di Mosè Maimonide.
Mosè ben Samuel Ibn Tibbon fu uno dei traduttori più prolifici della dinastia tibbonide. Le sue versioni datano dal 1244 al ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Medicina generale
Aurora Cano Ledesma
Medicina generale
Stabilito che la medicina è quel ramo della conoscenza che si occupa dello stato di salute e di malattia [...] e i lassativi (sebbene non debbano essere usati quando il corpo è magro; inoltre, sconsiglia l'uso del salasso).
MaimonideMaimonide (529-601/1135-1204) nacque a Cordoba e il padre fu il suo primo maestro. Nell'adolescenza, assistette alla conquista ...
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Medico arabo-siro (m. 857 d. C.), di origine cristiana, poi convertito all'islamismo; per primo scrisse opere di medicina in lingua araba. Noto nella letteratura italiana del primo Rinascimento col nome [...] di Mesuè il Vecchio o di Giovanni di Damasco, lasciò opere di dietetica e ginecologia, tra le quali gli Aforismi, pubblicati (Bologna 1489) nella raccolta di aforismi curata da Mosè Maimonide. ...
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Poeta ebreo (1170-1235), nato nella Spagna musulmana; fortemente influenzato dalla letteratura araba d'arte. Tra le sue opere principali è un rifacimento delle māqamāt arabe di Ḥarīrī (Māḥbĕrōt Itī'ēl) [...] e una imitazione della stessa opera (Taḥkĕmōnī), importante anche per le notizie che ci dà su poeti ebrei medievali e sulle esperienze di viaggi dell'autore. Tradusse anche dall'arabo in ebraico la Guida dei perplessi di Maimonide. ...
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Cabalista ebreo spagnolo (n. Medinaceli 1248 - m. 1325 circa), vissuto a Segovia; allievo (1272-74) di Abrāhām Abū'l-῾Afiya, ha dato nei suoi scritti una sistematica e lucida esposizione delle dottrine [...] e simbolici dell'alfabeto, in particolare in rapporto ai nomi divini; legato a suggestioni filosofiche e all'insegnamento di Maimonide, in quest'opera Y. identifica le sěfīrōt con le intelligenze della tradizione aristotelica. In una sua opera ...
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Orientalista, nato a Magonza il 21 agosto 1811, morto a Ems il 29 luglio 1895. Dopo essere stato insegnante privato a Amsterdam si trasferì nel 1838 a Parigi e vi rimase finché visse. Nel 1871 divenne [...] des Hautes Études. Fra le sue opere sono da ricordare le edizioni di testi arabi ed ebraici (opere di Sa‛adyāh, di Maimonide, di Ibn Gianāḥ, redazioni del Kalīlah e Dimnah, ecc.), e le sue opere di epigrafia semitica (specie per le iscrizioni sabee e ...
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