(ebr. Ḥebrōn; arabo al-Khalīl) Città della Cisgiordania (166.000 ab. nel 2006), posta sui Monti della Giudea, a 620 m s.l.m. e a 29 km da Gerusalemme, cui è congiunta da una strada. Mercato agricolo e [...] .
Nella narrazione biblica dei patriarchi, H. è strettamente associata alla figura di Abramo, che vi acquistò la grotta di Makhpēlāh come tomba di famiglia. Al momento dell’occupazione della Palestina, la città fu assegnata ai Calebiti. David vi pose ...
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Patriarca ebreo, figlio di Isacco e di Rebecca, chiamato anche Israele. Fu il padre degli eponimi delle 12 tribù israelitiche. Secondo la narrazione biblica (Genesi 25, 19-50, 14), sottrasse il diritto [...] Palestina ebbe la visione di Dio e una lotta misteriosa con lui. Trasferitosi a Mambre, scese poi col suo gruppo in Egitto e si insediò nella terra di Goshen, dove morì; la sua salma fu trasportata in Palestina e fu deposta nella grotta di Makhpēlāh. ...
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(ebr. Yiṣḥāq) Patriarca ebreo, figlio ed erede di Abramo. Secondo la narrazione biblica, nacque quando quest’ultimo era ormai molto vecchio; il suo nome, che in ebraico significa «egli ride», è posto [...] della sua obbedienza (Genesi 22, 1-19). A I. Abramo diede in moglie la congiunta Rebecca, fatta venire da Ḥārān; e da essa nacquero i gemelli Esaù e Giacobbe. I. morì in Hebron a 180 anni e fu sepolto nella tomba di Abramo, nella grotta di Makhpēlāh. ...
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