Minskij, Nikolaj Maksimovič
Cesare G. De Michelis
Pseudonimo del poeta russo N.M. Vilenkin (nato presso Vilna nel 1855 - morto nel 1937), annoverato tra i primissimi decadenti: la sua poesia si muove [...] tra una tensione ‛ filosofica ' e una fortissima inclinazione estetizzante, non senza peraltro indugiare anche su motivi sociali e politici (sue sono le parole dell'Inno dei lavoratori).
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Scrittore sovietico (Mosca 1888 - ivi 1945). Uno degli organizzatori dell'Opojaz, il gruppo di critici che diede vita alla scuola formalista indagando l'espressione artistica come meccanismo dotato di leggi autonome. Scrisse Zvukovye povtory ("Le iterazioni sonore", 1919) sulla poesia russa classica e Ritni i sintaksis ("Ritmo e sintassi", 1927). Fu collaboratore di Majakovskij, con il quale redasse ...
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Critico letterario (Pietroburgo 1891 - Leningrado 1971), uno dei rappresentanti più eminenti della scuola formalistica russa. Si è occupato di letteratura comparata (Nemeckij romantizm i sovremennaja mistika "Il romanticismo tedesco e il misticismo contemporaneo", 1914; Byron i Puškin, 1924), di letteratura russa (Poezija A. Bloka, 1921; Valerij Brjusov i nasledie Puškina "V. B. e l'eredità di P.", ...
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Giornalista e scrittore (Mosca 1899 - ivi 1994). Si fece notare col romanzo Barsuki ("I tassi", 1924), in cui è raffigurata la lotta in provincia pro e contro la rivoluzione. Alla tematica sovietica sono legati anche i suoi racconti minori: Konec melkogo čeloveka ("La fine di un uomo meschino", 1924), Vor ("Il ladro", 1927), Sot´ (1929), Skutarevskij (1932). Durante la seconda guerra mondiale ha scritto ...
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Uomo politico russo (Kiev 1929 - Mosca 2015). Ministro degli Esteri dal genn. 1996, nel sett. 1998 gli fu conferito da B. N. El´cin l'incarico di formare un governo di coalizione. Sostituito nel maggio 1999 da S. Stepašin, diede vita con il sindaco di Mosca, J. Luzkov, a una nuova coalizione di centrosinistra, che però alle elezioni del dicembre ottenne soltanto il 13,3% dei consensi, confluendo in ...
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Erudito ucraino (Varva, gov. di Poltava, 1808 - Mosca 1877), prof. di storia e di letterature slave nell'univ. di Mosca. Si occupò di storia russa delle origini e di poesia popolare. Tra le sue opere va ricordata O narodnoj poezii slavjanskich plemën ("Sulla poesia popolare dei popoli slavi", 1837); importante la sua attività di editore di antichi testi e monumenti slavi. È considerato uno dei fondatori ...
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Pittore russo (n. 1688 circa - m. forse Tobolsk, dopo 1742), uno degli iniziatori della pittura realistica in Russia. Pietro il Grande lo inviò a perfezionarsi in Italia (1716-18); fu a Venezia e a Firenze. Notevoli i numerosi ritratti: Pietro il Grande (1721), Caterina I (1721 e 1723), e altri (San Pietroburgo, Museo Russo); N. dipinse anche alcuni quadri storici ...
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Generale russo (Ust´-Chopërskaja, od. Serafimovič, oblast´ di Volgograd, 1861 - Novočerkassk 1918). Etmano dei cosacchi del Don, si distinse durante la prima guerra mondiale nella battaglia di Łuck. Avversò poi la rivoluzione bolscevica e sul finire del 1917 organizzò sul Don un esercito controrivoluzionario; dopo varî successi, fra cui la presa di Rostov, sconfitto, si uccise ...
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Pseudonimo del poeta russo N. M. Vilenkin (Vilnius 1855 - Parigi 1937). È uno dei principali rappresentanti del decadentismo russo. Oltre a versi (Polnoe sobranie stichotvoreni "Raccolta completa di poesie", 1907) scrisse anche drammi, trattati programmatici e saggi critici (Ot Danta k Bloku "Da Dante a Blok", 1922) ...
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Pittore russo (Lopino, Novaja Ladoga, 1844 - Pietroburgo 1911), studiò nei laboratorî dei pittori di icone. Autore di quadri di genere ispirati soprattutto alla vita delle campagne: L'arrivo dello stregone alle nozze contadine, 1875, Mosca, galleria Tret´jakov ...
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