uncinare
Vale " ghermire con l'uncino ", e ricorre solo in If XXIII 141 colui che i peccator di qua uncina; così Virgilio allude a Malacoda, il diavolo che colpisce con un uncino (v.) i dannati della [...] quinta bolgia ...
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Rubicante
Vincenzo Presta
Nome di uno dei diavoli della quinta bolgia (vedi If XXI 123, XXII 40-41), ultimo dei dieci scelti da Malacoda per il giro d'ispezione lungo l'argine sinistro; invocato a gran [...] voce dai suoi compagni perché scuoi coi suoi unghioni Ciampolo navarrese, pescato da Graffiacane nella pece.
Commentatori antichi e moderni concordano nel ritenere tal nome derivato da rubor, ruber o rubens, ...
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Alichino
Vincenzo Presta
Nome di uno dei diavoli della quinta bolgia (If XXI 118, XXII 112-117, 124-150); primo dei dieci scelti da Malacoda e inviati a ispezionare lungo l'argine sinistro; in tale [...] occasione A. convince i riluttanti suoi nove compagni ad accettare la proposta (per un ch'io son, ne farò venir sette / quand'io suffolerò, com'è nostro uso, XXII 103-104) del barattiere navarrese pescato ...
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Barbariccia
Vincenzo Presta
Uno dei diavoli della quinta bolgia (If XXI 120, 138-139, XXII 29, 59, 74, 94, 123, 145); decurione del drappello scelto da Malacoda per sorvegliare l'argine sinistro. La [...] riportare invece semplicemente a un attributo tradizionale dell'iconografia medievale dei demoni (la barba, come la coda per Malacoda, le zanne per Ciriatto, gli unghioni per Rubicante, ecc.). Quasi concordi tra loro, i commentatori antichi hanno ...
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approdare
Lucia Onder
Il verbo appare in due luoghi della Commedia, uno dei quali particolarmente d'interpretazione controversa. Alcuni ammettono la derivazione da ‛ proda ' (per il Buti " approdare [...] " interesse ", " utile ", e danno al termine il senso di " giovare ", " recare utilità ".
In If XXI 78 Tutti gridaron: " Vada Malacoda! "; / per ch'un si mosse - e li altri stetter fermi - / e venne a lui dicendo: " Che li approda? ": " quid prodest ...
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dugento
Federigo Tollemache
. Ricorre tre volte nel Convivio e una volta nell'Inferno. Nel Convivio d. s'incontra in numeri composti di misurazioni geodetiche o astronomiche. Infatti, il raggio terrestre [...] e Lucia, situate l'una agli antipodi dell'altra, è di diecimila dugento miglia (III V 11). In If XXI 113, invece, Malacoda spiega a Virgilio e a D. come mille dugento con sessanta sei / anni prima, alle tre del pomeriggio del giorno precedente, il ...
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bisogna
Angelo Adami
Il sostantivo ricorre cinque volte, soltanto in poesia. Nel senso proprio di " necessità ", in genere, è in Pg XXXIII 29, ove D. così si rivolge a Beatrice: Madonna, mia bisogna [...] " a chiedere l'elemosina ". Infine, nel senso di " faccenda ", " affare ", è in If XXIII 140: Virgilio dice che Malacoda, uno dei diavoli, Mal contava la bisogna, cioè rappresentava male la " faccenda ", avendo data un'indicazione sbagliata circa il ...
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fato [plur. fata]
Domenico Consoli
Nel linguaggio dantesco il termine perde la connotazione pagana di ‛ inesorabile e misteriosa forza che regge il corso delle cose ' sovrapponendosi alla volontà stessa [...] più volte v'ha cresciuta doglia? / Che giova ne le fata dar di cozzo? (If IX 97); e quelle di Virgilio a Malacoda: Credi tu, Malacoda, qui vedermi / ... sicuro già da tutti vostri schermi, / sanza voler divino e fato destro? (XXI 82; fato destro vale ...
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uncino
Alessandro Niccoli
Propriamente, è un arnese terminante con una serie di punte metalliche ricurve e inserito in cima a un'asta; D. chiama ‛ raffi ', ‛ roncigli ' o ‛ uncini ' i rampini di cui [...] mezzo la caldaia / la carne con li uncin, perché non galli (If XXI 57).
Nelle altre occorrenze si riferisce ai roncigli dei diavoli: Malacoda si lasciò cascar l'uncino a' piedi, XXI 86; altri esempi al v. 73, XXII 69 e 149.
In senso figurato, compare ...
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silvestro
L'aggettivo ricorre due volte nel senso di " selvatico ": in pianta silvestra, " idest arborem dura " et asperam " (Benvenuto), si trasforma l'anima del suicida (If XIII 100); così in Pg XXX [...] è la via " quae ducit ad Infernum, quae est profunda et aspera " (Benvenuto). L'espressione ritorna nell'ammonimento di Virgilio a Malacoda: Lascian' andar, ché nel cielo è voluto / ch'i' mostri altrui questo cammin silvestro (XXI 84).
Al passo del c ...
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uncinare
v. tr. [der. di uncino; cfr. il lat. tardo uncinare «pescare con l’amo»]. – 1. Piegare, foggiare a forma di uncino: u. un ferro, uno spiedo. 2. Ghermire con l’uncino: u. un grosso pesce; Colui che i peccator di qua uncina (Dante,...