ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] (The Guardian, 27 agosto 1965), da una rara sensibilità per gli elementi grotteschi della musica mahleriana e simbolico dopo la dura lotta che lo aveva fatto risorgere dalla malattia, presentò a Berlino, Vienna e Roma il nuovo ciclo beethoveniano ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] a studiare lettere e arti con tanta foga da prenderne una malattia. Fu questo l'avviamento al primo grande atto di volontà, compiuto e dell'educatore nazionale ebbe la dote fondamentale assai rara, del coraggio civile. In un momento delicato per ...
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Autismo
Salomon Resnik
Paola Bernabei
Il termine tedesco Autismus, dal greco αὐτός, "stesso", coniato dallo psichiatra svizzero E. Bleuler, designa, in senso generale, la patologia caratterizzata dalla [...] affettiva. Alcune ipotesi attribuiscono l'origine della malattia a disturbi della sfera affettiva; recenti indagini di più geni, la cui co-occorrenza è molto più rara.Le manifestazioni patologiche dell'autismo vengono definite come un disturbo della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ernesto de Martino
Riccardo Di Donato
Nel quadro culturale del suo tempo Ernesto de Martino si distingue per molte e ben diverse qualità. Storico del profondo degli uomini dei tempi più remoti e dei [...] Morì a Roma, in piena coscienza dell’esito della propria malattia, il 6 maggio 1965, lasciando alla giovane compagna un e – nella proiezione verso il futuro – degli interpreti. Rara eccezione pare la pagina incipitaria di Morte e pianto rituale, ...
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Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] suoi impegni di lavoro a causa dei troppi incarichi e di una grave malattia, è molto difficile che egli abbia potuto eseguire anche solo il disegno come precedentemente nella Pala Strozzi, una rara armonia di ordinamento planimetrico e spaziale, di ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] produzione scientifica italiana e straniera, cosa all'epoca ancora rara, nonostante il lavoro già avviato da G. I. stesso, come è stato rilevato da W. Belardi, parla di una "fiera malattia" che lo colse e l'impedì tra inverno e autunno del 1900 (Per ...
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LEVI, Primo
Simona Foà
Nacque a Torino, il 31 luglio 1919, da Cesare e da Ester Luzzati.
I genitori erano ebrei piemontesi (il padre, ingegnere, aveva talvolta soggiornato all'estero per lavoro), si [...] iniziò per il L. la pressante ricerca di un lavoro a causa della malattia del padre, che morì nel 1942. Il L. fu impiegato, dal alla cultura italiana un modello di scrittura saggistica di rara tensione morale e conoscitiva.
Prima della morte del L ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] reperiti e delle successive edizioni, incominciando da quella, molto rara, del trattato di astronomia dell'Albatenio fatta a Norimberga Pare che, avvertiti i primi sintomi di una grave malattia, abbia cercato di cedere la direzione allo stesso Favaro ...
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CORTI, Alfonso
Mirko D. Grmek
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del Regno sardo, ora prov. di Pavia) il 15 giugno 1822, primogenito di Gaspare marchese di Santo Stefano Belbo e da Beatrice [...] e le formazioni anatomiche osservate. Egli lo fa con una rara economia di parole e, tuttavia, con massima precisione. Le Esenbeck, suo presidente, si trova il primo accenno a una malattia "non pericolosa, ma molto noiosa", che cominciava a ostacolare ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] secondo una costante misura metrica, quella del sonetto caudato; più rara l'ampiezza del discorso del capitolo, di cui abbiamo solo alcuni il dettaglio di un'esperienza traumatica: il carcere, la malattia, la povertà. Ed è proprio a partire da un ...
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vaiolo delle scimmie loc. s.le m. Malattia virale, affine al vaiolo umano, causata dal poxvirus che colpisce animali selvatici (in particolare piccoli roditori e scoiattoli) presenti nelle foreste pluviali africane, che è in grado di trasmettersi...
peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...